[Missione] Sulla via della saggezza.

Giocatore: Mijix

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    Mijix stava sorvolando le grandi distese della Duveldraren, la Foresta Antica. Le enormi chiome di alberi secolari ricoprivano il terreno, tanto da sembrare placide onde di un mare verde, che si agitavano appena con il soffiare del vento. Alberi di diversi tipi crescevano rigogliosi, ricamando con il loro elegante disegno di rami e colori tutta la vallata. La terra che si intravedeva ogni tanto in qualche lontana radura era ugualmente verde, ricca di muschio profumato. Cervi, lupi e cinghiali si aggiravano in gran numero: di certo i draghi che vivevano in questa zona potevano vantare una casa ricca e lussureggiante. Magari proprio per questo non avrebbero gradito la presenza di un intruso nel loro territorio...
    Il fresco rumore di un ruscello si intensificò man mano che Mijix planava tra le alte colonne di legno di quell'immensa cattedrale vegetale. Il silenzio era interrotto solo dai numerosi versi di uccelli ed animali, e la luce soffusa e dorata che traspariva tra le foglie creando coni di luce si rifletteva come rame sul sottobosco pieno di aghi di pino e terra battuta.
    Mijix si guardò intorno, visibilmente stupefatto. Finora aveva visto solo poche oasi in mezzo a deserti di sabbia e tutta quella vita così rigogliosa gli sembrava quasi uno sfoggio di opulenza. Tuttavia si poteva percepire nell'aria che un posto del genere era antichissimo e maestoso. Il deserto era un mutevole mare nella terra, che ogni giorno cambiava il proprio aspetto a seconda di come soffiava il vento, un'eterna metamorfosi. Qui l'immobilità degli alberi ed il lento crescere della foresta rendevano palpabile la pazienza e la solidità di un luogo altrettanto potente.
    Mentre camminava tra gli alberi immerso nelle sue riflessioni Mijix sentì un rumore avanti a sè. Seminascosto da alti alberi dal tronco grande più di lui vi era un enorme macigno coperto di edera e muschio. Qualche alberello vi si aggrappava come tentando di scalarlo con le sue sottili radici. Il masso confinava con la base di una montagna, quindi probabilmente era caduto da chissà quanti secoli insieme ad una frana, ma allora come mai aveva un aspetto così strano?
    Era evidente infatti che qualcuno ne aveva scavato l'interno con artigli e fuoco, ricavando un guscio di solida pietra come propria tana.
    Un altro sbuffò, questa volta più forte, provenne dall'interno del masso. Una coda draconica si mostrò appena, muovendosi serpentina vicino all'entrata, come un invito ad entrare.


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    Turno: Mijix
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  2. Shadow Omega
     
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    Mijix
    Non aveva mai visto nulla di simile. Abituato a sporadiche macchie di vegetazione nelle oasi del deserto dove si potevano trovare solo palme, piante cespugliose ed appuntite, fichi d'india e dove l'erba appariva timida solo sulle rive dei ruscelli che riaffioravano in superficie dopo aver corso per chilometri nel sottosuolo, Mijix si sentiva dannatamente fuori posto in mezzo a quegli alberi secolari altissimi e rigogliosi. Udiva suoni nuovi: uccelli cinguettare da ogni parte, alcuni melodiosi altri invece più striduli ed acuti; richiami di creature selvatiche, predatori e prede che si nascondevano fra la vegetazione, pronti a cominciare ancora quel gioco infinito che è la caccia. Incuriosito ed eccitato dalla foresta, che sembrava avere un ascendente positivo su di lui, venne riportato alla realtà da un rumore indefinito dalla provenienza incerta più avanti. Scorse un masso, a pié di un monte, dall'aspetto antico e severo nella quale qualcuno ci aveva scavato dentro. Lo stesso rumore provenne dall'interno e una coda strisciò dentro quella cavità.
    Incuriosito più che mai si mosse subito per entrarvi. Ma, irrigiditosi per un momento, si fermò. Forse... dovrei lasciar perdere, magari quella è la tana di qualcuno e magari non gradisce visite... Si sedette a riflettere, sempre più incuriosito. Chi mai avrebbe scavato la sua tana in una roccia sotto una montagna? Forse proprio per questo era meglio starne fuori. Quando Mijix fece per proseguire il cammino, il suo istinto curioso prevalse e vi si fiondò all'interno. Nella peggiore delle ipotesi, qui c'è qualche creatura che mi usa come stuzzicadenti. Un modo originale di andarsene. Oltrepassò così la soglia.



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    Edited by Shadow Omega - 7/1/2014, 17:50
     
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    Mijix si fiondò all'interno della tana senza mostrare alcuna prudenza. Non poteva sapere che l'imboccatura aveva delle dimensioni ingannevoli e che l'interno del masso era stato scavato talmente in profondità che una vera e propria grotta si apriva dinnanzi a lui. Anche il suolo era stato eroso dal proprietario, fino a scavare un'enorme galleria che conduceva presto a un livello molto più basso del terreno.
    Mijix perse l'equilibro dal momento che il sentiero scendeva ripido e sconnesso e la base della tana era parecchi metri sotto di lui. Inciampò e quasi non cadde rovinosamente, ma certo fece un gran rumore.
    Uno sbuffo forte e possente gli accarezzò le ali grigie, mentre due occhi color ghiaccio lo fissavano dal fondo della grotta. Alcune lanterne magiche e pietre luminescenti erano appese lungo le pareti e formavano una lunga spirale fino al pavimento costellato di gemme ed oro. Un drago antico, un Copper verde dalle scaglie rovinate dal tempo, ma ancora lucenti e dure lo fissava con evidente disappunto. Il suo corpo ricopriva quasi interamente il fondo della grotta, gli occhi carichi di saggezza e i denti affilati dimostravano che era uscito vincitore da molte battaglie ancor più di quanto non facessero le numerose cicatrici sul suo corpo.
    - Non è opportuno introdursi così nella tana di un altro drago... se non ti stessi aspettando avrei anche potuto punirti per la tua arroganza e di te non sarebbero rimaste altro che misere ossa! -
    Si mosse con lentezza, portando il muso verso il piccolo ospite.
    - Ho percepito che ti stavi avvicinando quando ancora volavi sopra la chioma del mio regno. Dimmi dunque, quali intenti ti portano fino alla Duveldraren? Odori di sabbia e terra di lontani deserti, sei decisamente lontano da casa.-
    Poi attese, mentre la coda si agitava spazientita su pile di oro.
     
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  4. Shadow Omega
     
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    Mijix
    Non se lo immaginava che dopo l'ingresso dovesse compiere un tale salto nel vuoto. Si ritrovò dopo un tonfo, a terra nella profondità della grotta scavata nella roccia. Le pareti erano mosaicate di lanterne e pietre luminose mentre il terreno era coperto di altre pietre e d'oro. Lo spavento dovuto all'improvvisa caduta fu subito sostituito dallo stupore. Ma ciò che più lo colpì fu quel grande drago dagli occhi gelidi e dall'espressione dura e severa le cui scaglie erano di rame ossidato e quindi verde. Doveva essere un drago che aveva vissuto mille avventure e battaglie e dalla grande esperienza di vita. Mijix non sapeva cosa fare. Non sapeva come comportarsi e se il drago che aveva davanti aveva buone o cattive intenzioni. Se queste fossero state cattive sarebbe stato di sicuro masticato, quindi decise che era meglio restare fermo nel luogo dove era caduto. Gli occhi in un'espressione pensierosa e fissi sul Copper che aveva di fronte, i nervi tesi e gli arti pronti a scattare nel caso fosse stato attaccato.
    -Non è opportuno introdursi così nella tana di un altro drago... se non ti stessi aspettando avrei anche potuto punirti per la tua arroganza e di te non sarebbero rimaste altro che misere ossa!- Disse l'altro. Ovvio che lo so e... un momento! Come sarebbe che mi aspettava? Poi, prima che Mijix potesse rispondergli, il drago metallico continuò:
    -Ho percepito che ti stavi avvicinando quando ancora volavi sopra la chioma del mio regno. Dimmi dunque, quali intenti ti portano fino alla Duveldraren? Odori di sabbia e terre di lontani deserti, sei decisamente lontano da casa.-
    Quindi rispose:
    -So che mi sono introdotto in casa di qualcun'altro senza riguardi e perciò ti chiedo di scusarmi.- Chinò il capo in segno di rispetto. Le intenzioni dell'altro, a quanto pare, non erano malvage. -Hai ragione. Vengo da un'oasi nel deserto molto lontano da qui, ed è la prima volta che vedo una foresta. Ho sempre vissuto lì, ed ho pensato che era ora di iniziare a viaggiare, conoscere il mondo, trovare uno scopo...- L'espressione sul volto di Mijix cambiò e divenne molto più seria;
    -Hai detto che mi stavi aspettando... perchè?
    Attese teso una risposta.



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    Il grande copper chinò la testa sbuffando e chiudendo i grandi occhi arancioni.
    - La tua giovinezza... porta con sè anche molta impazienza. Sono passati troppi secoli ed io ho ormai perso il tuo entusiasmo. Ma non la mia forza, bada bene. -
    Rialzò il capo, con un gran scricchiolio di squame.
    - Aspettavo da alcuni mesi l'arrivo di uno straniero, un drago che non appartenga alla foresta e che quindi possa intercedere in modo neutrale. Io, Galog, come Guardiano di questa parte della Duveldraren sono incaricato di proteggerla, di sedare i conflitti e mantenere la pace tra le famiglie draconiche che la abitano. Tuttavia mi infastidisce interrompere una lunga meditazione che ho iniziato circa un secolo fa per sedare uno stupido bisticcio.-
    Si interruppe un attimo, scuotendo la testa come se il solo ricordo gli provocasse disgusto. Con la zampa afferrò rapidamente una pila di grandi libri, avvicinandoseli per una successiva lettura.
    - Uno stupido disguido, dicevo. Un piccolo gruppo di Grifoni si è insediato nel territorio di un Clan di Purple e Pink.
    I draghi non vogliono la presenza di queste creature, non vogliono che caccino nel loro territorio e tanto meno vogliono che prolifichino. Ci sono state delle schermaglie e dei feriti da ambo le parti e per quanto sia nei diritti dei draghi reclamare un proprio territorio è anche vero che non posso negare ad una razza, chiunque essa sia, di abitare pacificamente nella foresta. Mi sono capitate centinaia di queste inutili e ridicole schermaglie, non mi farò distrarre proprio ora! - come per sottolineare il concetto sbattè con forza la coda, irritato.
    Si volse nuovamente verso Mijix. - In qualità della mia posizione, del mio rango e della mia età quanto ti sto chiedendo non è una proposta... è un incarico che mi aspetto che tu esegua! Tuttavia sono curioso riguardo a te e desidero sapere il tuo nome.- La sua voce rimbombò sulle pareti della grotta, grave e pesante. Era un grande onore che un drago così anziano gli affidasse un incarico e che addirittura si interessasse a lui.

    Edited by Zaphira Serafine - 22/3/2014, 14:09
     
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  6. Shadow Omega
     
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    Mijix
    Così si chiamava Galog ed era il guardiano di quel posto. Mijix ascoltava attentamente ed iniziava a comprendere ciò che voleva il grande drago metallico. Ad un tratto sbattè irritato la coda a terra e Mijix sobbalzò. Il copper tornò a parlargli.
    - In qualità della mia posizione, del mio rango e della mia età quanto ti sto chiedendo non è una proposta... è un incarico che mi aspetto che tu esegua! Tuttavia sono curioso riguardo a te e desidero sapere il tuo nome.-
    Mijix si divise in due. Da una parte si rifiutava di eseguire un ordine proveniente da qualcuno che non aveva niente a che fare con lui o con la sua vita. Non viveva nella foresta, lui non c'entrava nulla, perchè doveva preoccuparsene? Tuttavia si sentiva quasi in debito con il grande guardiano che non lo aveva nemmeno sfiorato, nonostante si fosse introdotto nella sua tana. Inoltre, che scopo avrebbe avuto il suo viaggio se ora fosse tornato indietro e se ne sarebbe andato, sempre permettendo che, nel caso avesse rifiutato, Galog glielo avesse permesso? Quella domanda poi, riguardo il suo nome, lo aveva onorato. Ci riflettè qualche istante e poi aveva la risposta: avrebbe fatto il possibile per aiutare l'antico drago di rame.
    -Mi chiamo Mijix, ma non ho nulla degno di curiosità, sono solo un Gray in cerca di avventura- disse - Anche se non sono un abitante della foresta, farò quanto rientri nelle mie possibilità per aiutarti. Dimmi solo con esattezza cosa devo fare...- Mijix era emozionato ed era pronto ad entrare nell'avventura.




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    Galog Lo fissò per un lungo momento con uno sguardo indecifrabile. Poi dopo parecchi secondi sbuffò piano.
    - Per essere giovane hai anche una gran dose di umiltà e questo è un pregio che pochi draghi sanno mostrare dal momento che la nostra indole è per natura superba. Apprezzo questo tuo carattere, hai fatto il meglio per le condizioni in cui eri. Se la mia esperienza non mi inganna diventerai un drago molto più saggio di altri tuoi simili.-
    Poi Il Copper si alzò e mostrò tutta la sua grandezza.
    Il suolo era stato scavato sotto la roccia che faceva da entrata alla tana per almeno un centinaio di metri e Galog lo riempiva abbondantemente. I muscoli possenti guizzarono sotto la sua pelle coriacea mentre le grandi zampe si alzarono fino ad incidere nella parete di terra e pietra un sottile disegno.
    - Esci dalla mia casa e procedi verso est. Sorpassa la zona dei laghi e giungi fino ai piedi della Montagna Verde. Il mio territorio si estende anche lungo i suoi pendii, tuttavia ti sconsiglio di salirvi dal momento che confina con il regno di un altro Guardiano.
    Alla base della montagna troverai una cascata molto limpida che forma un grande lago sotto di essa. Lungo le coste di quest'ultimo abitano sia il Clan dei Pink che quello dei Purple in perfetta sintonia. I Grifoni si sono insediati poco lontano, inoltrandosi nella foresta piuttosto che stare troppo vicini al lago e quindi ai draghi che non li hanno mai bene accolti.-
    Galog volse la testa verso Mijix, osservandolo attentamente - I grifoni sono creature molto bellicose, ma hanno una certa intelligenza anche se nemmeno paragonabile a quella di un drago. Stai attento se dovrai combattere, se ti attaccano in gruppo non la avrai facile!-
    Detto questo si voltò, e la discussione fu chiusa. Era evidente che non voleva essere disturbato oltre e che lo stava congedando per tornare ai suoi studi.
     
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  8. Shadow Omega
     
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    Mijix
    Il grande copper lo aveva congedato e Mijix uscì dalla tana. Non aveva mai avuto esperienze con un grifone prima, aveva solo udito racconti dal padre, e mentre pensava a quel che sarebbe accaduto quando se ne fosse trovato davanti uno, si accorse di quanto il mondo fosse vario e di come lui ne conoscesse solo una minuscola parte. Galog ha detto verso Est...il sole sta scendendo verso Ovest, quindi devo andare di la. Per fare più in fretta Mijix decise di volare. Mentre planava sopra le chiome degli alberi osservava il paesaggio sotto di se, costantemente verde e coperto da alberi che raramente si interrompevano per lasciare spazio a piccole radure erbose. La zona di laghi di cui aveva parlato il Copper non tardò a mostrarsi sotto gli occhi di Mijix. Dapprima in lontananza non aveva dato peso alla cosa, ma quando si trovò a sorvolarne uno a pochi metri di distanza e Mijix guardò verso il lago fu colto da un attacco di panico improvviso. Alla memoria gli riaffiorarono brevissimi attimi di quella che era stata la sua prima esperienza con l’acqua. Sconcentratosi perse l’equilibrio e dondolò pericolosamente verso il basso ma con un rapido guizzo di nuovo fu verso l’alto e lontano dall’acqua. Per non pensarci si concentrò sul suo compito. Vedeva già la montagna nominata da Galog e in pochi minuti la cascata. Atterrò a debita distanza dall’acqua ed osservò il luogo. Ecco la cascata di cui mi ha parlato Galog… devo solo trovare i draghi ed i grifoni e mantenermi a distanza dall’acqua.



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    Il lago si presentava placido e calmo, emetteva un sottile gorgogliare nei pressi della cascata, ma per il resto era un luogo molto sereno, dove l'unico suono era il canto degli uccelli e di qualche animale.
    La cascata cadeva limpida e veloce, diffondendo spruzzi che al sole si coloravano di mille tonalità.
    Le piante si chinavano desiderose verso le rive del lago e solo qua e là qualche masso coperto di rigoglioso muschio decorava le coste.
    Improvvisamente un Pink comparve dalla foresta e senza accorgersi (o ignorando) la presenza di Mijix si tuffò nel lago con un gesto rapido e fluido. L'acqua si infranse avvolgendolo nel suo fresco abbraccio, finchè la testa del drago non apparve nuovamente tra gli spruzzi, mentre il suo corpo nuotava leggero. Fu subito imitato da un paio di Purple più giovani, i quali si rincorsero lanciandosi bassi richiami fino a cadere nell'acqua. Il Pink più anziano decise di lasciarli ai loro giochi e di allontanarsi per conto suo. Fu allora che vide Mijix, su di un masso a circa 20 metri dal lago.
    Allarmato dispiego le grandi ali rosa e con un balzo poderoso fu fuori dall'acqua limpida, aprendo le ali bagnate al sole luccicava come oro. Era più grande di Mijix di circa la metà.
    Mantenendo un volo a bassa quota, ma con le ali ben aperte e lievemente minacciose si rivolse a Mijix.
    - Chi sei tu, straniero? Abbiamo già ricevuto troppe visite nel nostro territorio senza che noi acconsentissimo -
    Intanto i due giovani purple si erano inabissati nel lago, come per nascondersi.




    Hai commesso un piccolo errore da GDR. Hai detto che sei già arrivato alla zona dei laghi e alla cascata, ma questo non si potrebbe fare perchè hai portato avanti la storia al posto mio. Metti che volessi farti fare un incontro lungo la strada...
    Per questa volta non importa, ma sta attento in futuro a non far accadere cose, ma limitarti a descrivere bene il tuo momento (ad esempio ho apprezzato molto che riprendessi il tuo background e la tua paura per l'acqua) e non ciò che deve ancora accadere o peggio muovere personaggi altrui, ok? :)
     
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  10. Shadow Omega
     
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    Mijix
    Farò tutto il possibile ma di entrare in acqua non se ne parla! Sono quelli che devono uscire! Pensava irrequieto Mijix mentre vide un Pink e due Purple che si tuffavano nel lago. Quella grande pozzanghera era molto più grande del laghetto presente nell'oasi dove Mijix aveva vissuto, e pure la cascata gli era nuova. Il Pink nel lago si accorse della sua presenza, con grandi folate arrivò davanti al Gray.
    - Chi sei tu, straniero? Abbiamo già ricevuto troppe visite nel nostro territorio senza che noi acconsentissimo - Era evidentemente allarmato e gli altri due si erano nascosti sott'acqua. Dopo una rapida occhiata al lago ora vuoto, Mijix rispose:
    -Avete paura del drago sbagliato... sono stato mandato qui da Galog, il guardiano di questa parte di foresta! Il mio nome è Mijix... qual'è il tuo?-



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    Ok, ricevuto! Lo terrò bene a mente...
    in questo caso allora sarei solo dovuto uscire dalla tana e dire che partivo, quindi?
     
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    - Avete paura del drago sbagliato... sono stato mandato qui da Galog, il guardiano di questa parte di foresta! Il mio nome è Mijix... qual'è il tuo? -

    Il Pink inclino la testa sorpreso, abbassando le ali.
    - Tutto ciò mi sorprende - disse, scivolando dolcemente in acqua e muovendosi rapidamente verso Mijix - Galog raramente manda dei suoi emissari. Ti ha inviato qui per risolvere la questione di quegli stupidi grifoni, suppongo? Oh, si è assolutamente nel suo stile. Il nostro antico guardiano è troppo occupato per giungere per ogni sciocchezza... anche se detto tra di noi, mi sembra un po' altezzoso da parte sua.-

    Il pink scoppiò a ridere fragorosamente, mettendo a nudo i lunghi denti candidi e mostrò subito una certa confidenza dal momento che seppe gli intenti dello sconosciuto.
    - Noi avere paura di te? Piccolo scricciolo, per la tua età io, Hiroben, dimenticherò subito il tuo errore, ma sta più attento. Se trovassi draghi meno pazienti non te la vedresti così bene-
    Lo raggiunse sulla terraferma, scrollandosi di dosso l'acqua limpida.
    - Cosa intendi fare, dunque per adempiere a tale compito? -
    Il Pink era decisamente più grande di Mijix, tuttavia non si mostrò minaccioso, solo alquanto desideroso di sapere che tutta quella faccenda sarebbe finita presto.
    - In ogni caso non ti avvicinare ai nostri nidi. Ci prendiamo cura anche di uova di altri draghi e pertanto per mantenere la loro fiducia non possiamo permettere che nessun estraneo si avvicini.-
    Un'ombra oscurò il cielo terso, coprendoli dia caldi raggi del sole e provocando in Mijix un lieve brivido. Un Purple adulto, grande il doppio del Pink li stava sorvolando, in grandi cerchi concentrici. Alla fine atterrò vicino a loro e si fece avanti a passi pesanti. Era chiaro che aveva seguito la conversazione non visto. Il suo atteggiamento fu molto più deciso.
    - Spero che farai in fretta! Non sopporterò ancora a lungo la loro presenza, qui si rischia una battaglia ben più grave.-
    La grande femmina di purple ringhiò sommessamente nel dirlo, come per sottolineare l'astio che provava. - I miei figli, coloro che vedi giocare così spensieratamente, sono stati attaccati ingiustamente dai grifoni la settimana scorsa, quale onta! Se non fosse stato per Galog il quale non vuole conflitti tra le razze li avrei sistemati io stessa! Mi auguro che tu abbia un buon piano.-
    Detto ciò si voltò rapida per unirsi ai suoi piccoli nel lago.
    - Ecco, ad esempio quella era una dragonessa meno paziente di me.- disse Hiroben - Se le avessi detto di non aver paura probabilmente sarebbe andata da Galog stesso, chiedendo il permesso di insegnarti come ci si rapporta ad un drago più anziano. Lei ha sempre avuto un atteggiamento piuttosto autoritario-



    Esatto, dovevi descrivere la tua partenza dalla tana e il volo che compivi sopra la foresta, magari i pensieri e i ricordi che ti suscitava. Riflettevi sull'incontro appena avvenuto e magari mandavi anche a quel paese un drago che ti dà ordini tanto espliciti, se volevi XD Perchè se per caso avessi voluto far succedere qualcosa durante il viaggio saremmo stati in confusione ^^
     
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  12. Shadow Omega
     
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    Mijix
    Il tono del pink non era minaccioso. Mijix sospirò udendo le parole del grande drago rosa. Non sono un emissario, ma va bene... pensò. Poi a sua sorpresa l'altro scoppiò a ridere.
    - Noi avere paura di te? Piccolo scricciolo, per la tua età io, Hiroben, dimenticherò subito il tuo errore, ma sta più attento. Se trovassi draghi meno pazienti non te la vedresti così bene- A Mijix quelle parole sembravano familiari. Una cosa simile gliel'aveva detta anche Galog quando si era introdotto nella sua tana. Intanto Hiroben lo aveva raggiunto a terra e continuò chiedendogli:
    - Cosa intendi fare, dunque per adempiere a tale compito? In ogni caso non ti avvicinare ai nostri nidi. Ci prendiamo cura anche di uova di altri draghi e pertanto per mantenere la loro fiducia non possiamo permettere che nessun estraneo si avvicini.-
    Ma Mijix non ne aveva intenzione. Avrebbe preferito risolvere la cosa a parole senza passare ai fatti, dopotutto era proprio questo che Galog voleva evitare, scontri e schermaglie. Mijix e il suo interlocutore si trovarono improvvisamente in una zona d'ombra. L'ombra di una grande Purple che atterrò vicino ai due. Era molto più grande del Gray ed era più decisa del Pink.
    - Spero che farai in fretta! Non sopporterò ancora a lungo la loro presenza, qui si rischia una battaglia ben più grave. I miei figli, coloro che vedi giocare così spensieratamente, sono stati attaccati ingiustamente dai grifoni la settimana scorsa, quale onta! Se non fosse stato per Galog il quale non vuole conflitti tra le razze li avrei sistemati io stessa! Mi auguro che tu abbia un buon piano.-
    Aveva ascoltato.
    - Ecco, ad esempio quella era una dragonessa meno paziente di me. Se le avessi detto di non aver paura probabilmente sarebbe andata da Galog stesso, chiedendo il permesso di insegnarti come ci si rapporta ad un drago più anziano. Lei ha sempre avuto un atteggiamento piuttosto autoritario-
    Continuò Hiroben riferendosi alla creatura appena atterrata e subito andatasene nel lago raggiungendo i due cuccioli. Mijix non aveva alcun timore e si affrettò a dire le cose come stavano.
    -Mah, però vi siete allarmati quando sono arrivato. In ogni caso non era questo che volevo insinuare.- No. I membri del clan di Pink e Purple, dalla sua impressione, non avrebbero mai accettato di dividere il territorio con i grifoni.
    -Non so ancora cosa fare. Non è giusto scacciare i grifoni, tuttavia sono loro che si sono insediati nel vostro territorio…
    Ancora una volta Mijix si sentiva diviso. Aveva bisogno di più informazioni per capire bene le cose come stavano.
    -Perchè i grifoni vi disturbano così tanto? Qual è il problema? Non vi basta semplicemente condividere il territorio in pace?


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    -Non so ancora cosa fare. Non è giusto scacciare i grifoni, tuttavia sono loro che si sono insediati nel vostro territorio… Perchè i grifoni vi disturbano così tanto? Qual è il problema? Non vi basta semplicemente condividere il territorio in pace?-
    Il pink rimase interdetto dalle sue parole, e lo guardò piuttosto perplesso, inclinando la testa di lato. - Questo è il nostro territorio, dove cresciamo i nostri piccoli, e nel nostro caso anche quelli degli altri a volte. Le prede di questa zona ci appartengono, non vogliamo condividerle con una razza tanto irrazionale come i grifoni i quali dubito si mostrerebbero disponibili a discutere, la loro mente è come quella di un drago accecato dalla rabbia: lucida solo per brevi tratti prima di tornare selvaggia e intrattabile-
    Il pink arretrò di un passo, mentre un tratto di lieve offesa si delineava sul suo muso.
    - Prima di tutto è nostro dovere allarmarci per un intruso di cui non conoscevamo l'arrivo, infatti se Galog stesso non ti avesse inviato avremmo avuto tutto il diritto di cacciarti, ed in fretta anche. Secondo, se non credi alle mie motivazioni sulla necessità di cacciare i grifoni dal nostro territorio credo che ci debba provare tu stesso a convincerli con le buone... Li troverai a qualche ora di volo verso nord, nel mezzo della foresta -
    Detto questo gli voltò le spalle e si avviò verso il purple anche se Mijix non mancò di notare le occhiate che gli venivano lanciate di sottecchi a entrambi i draghi. Vide che vicino alla cascata altri esemplari delle sue specie, Pink e Purple, stavano raggiungendo coloro che aveva già visto formando un gruppo di circa 20 draghi in totale, di diverse età. Vi erano cuccioli più piccoli di quelli che aveva già visto prima, ma anche un Pink molto grande, che per dimensioni raggiungeva il Purple minaccioso che aveva avuto "l'onore" di incontrare...
    I due giovani purple stavano ancora giocando ed ogni volta che guizzavano fuori dall'acqua le loro cicatrici bianche sul muso o su di un'ala rilucevano al sole come perle.
     
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    Mijix
    Creature irrazionali? Mijix non poteva saperlo se non li avesse visti con i suoi occhi. Più passava il tempo e più si convinceva della tesi del clan di draghi: i grifoni si erano sistemati nel loro territorio e per di più li avevano attaccati. Non poteva proprio essere che dei cuccioli di drago attaccassero quelle creature, a meno che non si siano spinti troppo in là verso i loro "nemici", dovevano essere stati proprio gli altri a cominciare. "Li troverai a qualche ora di volo verso nord" ha detto Hiroben... decise perciò di ascoltare anche la voce dei grifoni, per quanto potesse essere possibile. Non andrà da loro con cattive intenzioni, glielo farà capire, ma se ciò che Hiroben gli aveva detto fosse stato vero allora sicuramente non sarà facile farsi ascoltare.
    -Grazie Hiroben per le informazioni!
    Ringraziato il drago che ormai stava tornando in acqua riprese il viaggio.


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    Il mare verde si riaprì nuovamente sotto le ali tese di Mijix, intervallato raramente da qualche radura che spiccava per il suo marrone chiaro. Pini, larici, betulle, frassini, querce e molti altri alberi che il gray non aveva mai visto gli sfilarono sotto gli occhi, ma lui era attento a trovare l'obiettivo della sua missione.
    Vide anche qualche drago verde, probabilmente Green o Vine sollevare la testa verso di lui per capire le sue intenzioni. Un piccolo stormo di Baloon, composto da circa 5 esemplari galleggiava placidamente davanti a lui. La loro andatura balzollante era stranissima e siccome non abitavano nel deserto Mijix ne fu alquanto sorpreso. Per un attimo pensò addirittura che non fossero draghi.
    Si scontravano rimbalzando sui loro stessi corpi gonfi e il loro verso era stridulo e giocoso.
    Vedendolo si ricomposero, anche se tuttavia non sembrava potessero stare fermi, dal momento che continuavano a dondolare su e giù. Uno di loro fece una capriola in aria. Era impacciati e goffi, tuttavia sembravano saper bene quello che stavano facendo. Incuriositi dal suo arrivo si avvicinarono con la loro strana andatura.
    - Straaaniero? Dove sei diretto? Desideri aiuto dal mio clan? -
    A quanto pare sembravano creature molto disponibili... anche se alquanto strane.
     
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