Allenamento Vahlok

Tarrqor

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  1. Spyro17
     
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    Vahlok Ascoltò senza fiatare le accuse che l'anziano magistro gli rivolgeva. Avrebbe voluto controbattere, avrebbe voluto spiegare il motivo della sua paura, ma non trovò spazio di farlo nemmeno quando il magistro smise di parlare. Gli chiuse la mente. Vahlok volò ietro a lui, anch'egli chiudendogli la mente. L'inesperienza dei giovani lo divertiva, aveva detto all'inizio. Cosa lo divertiva? Vedere draghi caricare a testa bassa un nemico più forte di loro? Più che il silenzio del magistro era proprio il suo carattere che faceva innervosire Vahlok. Se fosse stato uno di quei draghi testardi, quelli che attaccavano per la minima offesa, avrebbe spezzato Tarrqour in dieci secondi netti. Ma lui no, lui era diverso e covava l'astio per un magistro che non voleva insegnare. Aveva pensato più volte di fermarsi in volo, di non seguirlo, ma non aveva la minima idea di dove si trovasse e di come tornare a casa... dov'era casa? Cosa era per lui casa? Non aveva ancora un luogo in cui tornare. Poteva tornare da Flemmeth... se fosse stata ancora viva... ma per quanto lei lo avrebbe accettato nel suo territorio?
    CITAZIONE
    -Ho deciso!-

    Tuonò Tarrqor rompendo quel silenzio che per settimane aveva regnato fra i due.
    CITAZIONE
    -Ti porterò nelle Caverne dei Cristalli. Ci vuole un certo fegato per incrociare una madre Kombobath nella sua tana con i piccoli. Vivrai lì fino a che non temerai più le ombre, nè creature così immense da strapparti le ali con un morso. All'inizio sarò con te, ma passerai l'ultimo mese da solo perchè da solo affronterai le battaglie della vita!-

    -Mi rifiuto- Tuonò di risposta Vahlok, sia a voce che con la mente. Per la prima volta nella sua vita sentiva il bisogno di dire la sua. -Mi rifiuto di andare a morire in quelle grotte. Mi rifiuto di muovermi un un solo battito d'ala. Affronterò le battaglie della vita da solo, mi sta bene, ma non caricherò a testa bassa il mio nemico se non so chi sto affrontando. Come posso battere chi si ciba dell'ombra che io creo? Come posso sopravvivere se non mi insegni a sopravvivere? -
    Lo aveva detto. Per la prima volta nella vita Vahlok aveva sentito una forza nuova dentro di se' una forza per opporsi a quelle che per lui erano ingiustizie.
    -Se non hai intenzione di aiutarmi, indicami la strada per le montagne, Tarrqor- Non voleva avere più niente a che fare con quel drago. Non lo avrebbe chiamato maestro se non gli avesse insegnato. Se non l'latro non lo voleva come allievo, perchè lo reputava un fifone a Vahlok non importava. Lo avrebbe sciolto dal suo incarico di maestro come lui si sentiva sciolto dal suo di studente.
     
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