Allenamento Vahlok

Tarrqor

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    Inizio Allenamento con Tarrqor.
    Durata 6 mesi

    Nel tuo primo post devi descrivere il tuo viaggio fino al deserto dove vive questo maestro. Sei libero di descrivere il territorio circostante, i tuoi pensieri, le tue emozioni, come sei venuto a sapere che qui abitava un maestro, incontri casuali fatti durante il viaggio ed ogni altra cosa desideri per dare uno sfondo al tuo allenamento. Ciò che scrivi potrà essere spunto in questa mini-sessione. Puoi postare immagini (ridimensionate o sotto spoiler) per evidenziare il tuo viaggio.
    Ferma la descrizione nel momento in cui sei giunto a destinazione.
    La tua destinazione è una grande duna chiara in mezzo al deserto, circondata da una grande oasi con palme ed acquitrini.
     
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    Scusa ma non ho davvero idea di cosa scrivere XD

    Vahlok


    Appoggiai le zampe sulla graffiante e caldissima sabbia che si stava rapidamente raffreddando con il calare del sole. Avevo volato tre giorni di fila incontrando anche una tempesta di sabbia durante la notte tra il secondo e terzo giorno. Ero stanco e affamato. La prima cosa che però attirò la mia attenzione oltre alla bellezza del luogo era la fonte d'acqua. Mi ci avvicinai subito e bevvi avidamente quella fresca acqua che lavò la sabbia dalla mia gola in fiamme. Finito di rifornirmi esplorai la zona sperando di avvistare una qualche lucertolina o scorpioncino da rosicchiare. Cercai sotto le piante accanto alla pozza d'acqua e toccandolo ho notato la strana consistenza dei frutti rosa delle piante. Non avevo mai visto tale specie di frutti, per quanto ne sapevo potevano anche essere velenosi. Li studiai per bene prima annusandoli e poi aprendone uno. Avevano una consistenza stranissima nella mia zampa. Era peloso quanto un ragno delle giugle. Che queste piante fossero velenose come loro? Lo ruppi con gli artigli e l'interno aveva la stessa consistenza della carne anche il suo stesso colore. Quei cosi erano davvero strani. Non mi fidai a mangiarlo così lo riposi lì sotto la pianta da cui lo avevo preso. Passai oltre, non avevo certo voglia di morire in quel posto così desolato. Cercando creaturine credetti di avvistarne una: era un serpente. Mi misi in posizione per predarlo, ma quello uscì completamente dalla sabbia. Non era un serprente.Era un enorme Thunder.
    CITAZIONE
    - Chi sei? E perchè non mi hai cercato mentalmente per chiedere il permesso prima di entrare indisturbato nella mia tana? -

    - Chiedo perdono. Sono in viaggio da tanto tempo senza avere contatto draconico, perso in questo mare giallo, guidato solo dalle stelle e dai venti; non immaginavo neppure più di trovare qualcuno. Anche se qualcuno lo sto cercando. Sei forse tu magistro Tarrqor?-



    CITAZIONE
    Statistiche Attuali (LIV 2):

    FOR: 13
    RES: 10
    INT: 8
    VIT: 11
    AGI: 10
    VOL: 10

    VITA TOTALE (liv 1): 32
    PUNTI POTERE TOTALI: 30

    (Ultimi potenziamenti: +1 For +1 Vit)

    Attacco Fisico ATK F: 36 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare l'attacco_____ Attacco Corporeo (muscoli, zanne, artigli ecc...)
    Difesa Fisica DIF F: 33 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare la difesa_____ Difesa Corporea (squame resistenti, corazza ecc..)

    Attacco Magico ATK M: 26 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare l' attacco _____ (Capacità di piegare la mente altrui o creare magie)
    Difesa Magica DIF M: 28 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare la difesa_____ (Grande capacità di resistenza alle invadenze mentali o alle magie)

    Velocità VEL: 31 _____________________ Di quanti metri può muoversi.

    Soffio (15 m) = 31 + Punti Potere a scelta.

    Difesa dal Soffio di altri draghi = 30 + al massimo 5 punti potere

    Volo = 155 metri ( Il drago non può attaccare mentre usa questa azione) - [Se trasporta oggetti può avere solo VEL X 4 o X 3]

    Correre = 62 ( Il drago può compiere solo Attacchi Standard e Soffio mentre corre e può usare al massimo 5 punti potere aggiuntivi ad ogni attacco)

    Nascondersi = 31 (Se il drago attacca mentre è nascosto rivela la sua posizione. Inoltre può usare solo attacchi a distanza.) non è potenziabile con Punti Potere

    Cercare = 8 + Punti Potere a scelta. Ogni volta che si Cerca l'avversario si sottraggono i punti usati per cercarlo alla sua capacità di nascondersi fino a che non lo si scopre.


    Spero vada bene...

    Edited by Spyro17 - 29/8/2014, 00:24
     
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    Tarrqor sollevò lentamente la testa lasciando che solo gli occhi e parte della fronte sporgessero dalla sabbia. Acciambellato sotto la sua duna infatti era interessato a seguire le mosse del giovane Seragamma senza farsi notare. Cosa ci faceva quel drago ancora non adulto così in mezzo al deserto, in un posto così sperduto? Che avesse per caso sentito parlare di lui e volesse ricevere degli insegnamenti? Molto plausibile.
    Tarrqor sogghignò sotto la sabbia rovente e se ne restò perfettamente immobile, praticamente impossibile da trovare nonostante Vahlok fosse a meno di 40 metri da lui. Era quasi sera nel deserto e l'anziano Maestro sapeva trarre vantaggio del calore diurno anche di notte, quando la temperatura scendeva abbastanza da consentire persino ad un Ice di avvicinarsi alle Dune Roventi.
    Vahlok atterrò guardandosi intorno.
    L'oasi era grande e rigogliosa, come gli era stato descritto. C'era una grande lago cristallino profondo diversi metri e una grossa roccia cava zampillava nuova acqua senza tregua con un dolce mormorio. Lungo le rive lunghe canne profumate e fiori sgargianti stavano stretti l'un l'altro, oscillando appena nella lieve brezza del deserto. Le rive erano circondate da terra secca e crepata, ma non da sabbia che avrebbe potuto riversarsi nell'acqua limpida e contaminarla. Dopo qualche metro però inevitabilmente essa tornava, ancora più dorata e fine di prima e si stendeva in dune sempre più grandi tutto intorno al lago.
    Alte palme da cocco e piante grasse crescevano rigogliose, ed erano in grado di offrire un riparo anche ad esseri grandi come un drago, ma bisognava stare attenti alle spine minacciose. Tra le loro radici crescevano dei grossi cespugli rotondeggianti, come delle morbide sfere vegetali dall'aspetto strano. Sembravano coperte di pelo o da una seta filamentosa ed erano di un rosa delicato.
    Mentre osservava il nuovo arrivato il Magisto notò alcune cicatrici ancora fresche, e Tarrqor non ci mise molto a capire che erano state inferte da lance e pugnali e visto che il Seragamma non odorava di umano probabilmente erano stati i goblin... Quindi gli si proponeva un giovane drago da addestrare che già aveva avuto qualche esperienza di combattimento? Molto bene! Dopotutto era improbabile che fosse un ladro perchè nel qual caso sarebbe stato uno stupido e gli stupidi non sono in grado di sopravvivere per raggiungere la sua tana in mezzo al deserto. Il Seragamma doveva essere stanco e affamato.
    Era seccante quando gli si presentavano dei cuccioli con le ali ancora rattrappite che li chiedevano di allenarli come se nulla fosse. Tarrqor osservò anche con quanta cura e circospezione Vahlok stesse esaminando il suo territorio, per valutarne l'attenzione, i riflessi e le capacità di analisi. Sembrava un po' frettoloso da questo punto di vista, non si era nemmeno preoccupato di controllare se il padrone del luogo fosse presente o meno. Ma era giovane, qualcosa bisognava pure concederglielo, anche se si sarebbero dovuti avere più riguardi quando si entrava nella territorio altrui.
    Attese pazientemente che Vahlok esaminasse tutta la zona e aspettò con divertimento che toccasse una delle faralef, le morbide pianta-carne di cui lui si nutriva regolarmente, avevano una consistenza stranissima dopotutto.
    Quando vide che Vahlok gli era vicino quel tanto che bastava per toccarlo allora emerse all'improvviso, senza dare alcun avvertimento al suo ospite.
    Con uno scatto di reni alzò la coda dalla sabbia, che emerse come un enorme serpente guizzante, seguita dalla spina dorsale e dalle ali socchiuse, per poi finire con il lungo collo e la testa dalle pesanti corna nere. Una cascata di sabbia gli scivolò dal corpo come un velo, sbuffando in una nuvola opaca intorno a lui. Con un basso romboprese dunque a parlare.
    - Chi sei? E perchè non mi hai cercato mentalmente per chiedere il permesso prima di entrare indisturbato nella mia tana? -

    Belle immagini e bella descrizione. Avrei preferito che avessi aggiunto come ti fossi orientato nel deserto, magari seguendo le tracce del tuo maestro (è un Thunder per la precisione). Ora descrizi pure la tua ispezione dell' accampamento prima di rispondere a Tarrquor
     
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    Vahlok


    Appoggiai le zampe sulla graffiante e caldissima sabbia che si stava rapidamente raffreddando con il calare del sole. Avevo volato tre giorni di fila incontrando anche una tempesta di sabbia durante la notte tra il secondo e terzo giorno. Ero stanco e affamato. La prima cosa che però attirò la mia attenzione oltre alla bellezza del luogo era la fonte d'acqua. Mi ci avvicinai subito e bevvi avidamente quella fresca acqua che lavò la sabbia dalla mia gola in fiamme. Finito di rifornirmi esplorai la zona sperando di avvistare una qualche lucertolina o scorpioncino da rosicchiare. Cercai sotto le piante accanto alla pozza d'acqua e toccandolo ho notato la strana consistenza dei frutti rosa delle piante. Non avevo mai visto tale specie di frutti, per quanto ne sapevo potevano anche essere velenosi. Li studiai per bene prima annusandoli e poi aprendone uno. Avevano una consistenza stranissima nella mia zampa. Era peloso quanto un ragno delle giungle. Che queste piante fossero velenose come loro? Lo ruppi con gli artigli e l'interno aveva la stessa consistenza della carne anche il suo stesso colore. Quei cosi erano davvero strani. Non mi fidai a mangiarlo così lo riposi lì sotto la pianta da cui lo avevo preso. Passai oltre, non avevo certo voglia di morire in quel posto così desolato. Cercando creaturine credetti di avvistarne una: era un serpente. Mi misi in posizione per predarlo, ma quello uscì completamente dalla sabbia. Non era un serpente. Era un enorme Thunder.
    CITAZIONE
    - Chi sei? E perchè non mi hai cercato mentalmente per chiedere il permesso prima di entrare indisturbato nella mia tana? -

    - Chiedo perdono. Sono in viaggio da tanto tempo senza avere contatto draconico, perso in questo mare giallo, guidato solo dalle stelle e dai venti; non immaginavo neppure più di trovare qualcuno. Anche se qualcuno lo sto cercando. Sei forse tu magistro Tarrqor?-



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    Statistiche Attuali (LIV 2):

    FOR: 13
    RES: 10
    INT: 8
    VIT: 11
    AGI: 10
    VOL: 10

    VITA TOTALE (liv 1): 32
    PUNTI POTERE TOTALI: 30

    (Ultimi potenziamenti: +1 For +1 Vit)

    Attacco Fisico ATK F: 36 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare l'attacco_____ Attacco Corporeo (muscoli, zanne, artigli ecc...)
    Difesa Fisica DIF F: 33 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare la difesa_____ Difesa Corporea (squame resistenti, corazza ecc..)

    Attacco Magico ATK M: 26 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare l' attacco _____ (Capacità di piegare la mente altrui o creare magie)
    Difesa Magica DIF M: 28 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare la difesa_____ (Grande capacità di resistenza alle invadenze mentali o alle magie)

    Velocità VEL: 31 _____________________ Di quanti metri può muoversi.

    Soffio (15 m) = 31 + Punti Potere a scelta.

    Difesa dal Soffio di altri draghi = 30 + al massimo 5 punti potere

    Volo = 155 metri ( Il drago non può attaccare mentre usa questa azione) - [Se trasporta oggetti può avere solo VEL X 4 o X 3]

    Correre = 62 ( Il drago può compiere solo Attacchi Standard e Soffio mentre corre e può usare al massimo 5 punti potere aggiuntivi ad ogni attacco)

    Nascondersi = 31 (Se il drago attacca mentre è nascosto rivela la sua posizione. Inoltre può usare solo attacchi a distanza.) non è potenziabile con Punti Potere

    Cercare = 8 + Punti Potere a scelta. Ogni volta che si Cerca l'avversario si sottraggono i punti usati per cercarlo alla sua capacità di nascondersi fino a che non lo si scopre.


    PS: ho fatto una caz...ssata apocalittica. invece di copiare solo il codice dal post prima ho copiato questo messaggio lì inviando il tutto. chiedo scusa.
     
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    Tarrqor rimase un attimo interdetto, ma poi sbuffò con rassegnazione - Un altro giovane drago senza esperienza alcuna... Si sono io Tarrqor, e sono stati in molti a venire a chiedere il mio consiglio... tu chi sei? E per cosa mi hai cercato?-
    Aspettò la risposta del giovane Seragamma, il quale colse anche l'occasione per presentarsi. (inserisci qui il motivo della tua visita)
    Il Thunder studiò Vahlok attentamente, sondando i margini della sua coscienza per vedere se stava sulla difensiva o se era sincero.
    - Ammiro la tua dedizione. Sei riuscito a trovarmi e ciò non è cosa da poco per un drago poco avvezzo alle Dune Roventi. Potrei anche prenderti come allievo se è ciò che vuoi... Non ho mai avuto una Viverna come apprendista. Direi che ti sei meritato un po' di riposo-
    Si mosse verso i frutti carnosi che Vahlok aveva saggiamente evitato e con un ringhio che si poteva interpretare come una risata fece rotolare verso il suo ospite quello ormai rotto dallo stesso Vahlok.
    - E' la principale fonte di sostentamento di questa oasi. Ci sono anche delle rachin che viaggiano in branco per le dune, hanno il dorso ondulato e lunghi colli e zampe. Corrono veloci e cacciarli non è facile: domani metteremo alla prova le tue capacità su di loro. Intanto mangia.-
    Disse senza aspettarsi un rifiuto. era chiaro che era abituato a trattare con stranieri di tutte le razze.
    Le sue squame erano percorse di tanto in tanto da rapide scosse elettriche che lo facevano brillare a tratti come una pietra preziosa. Il color petrolio delle sue ali oscurava il sole cocente del deserto e se le apriva forniva ombra a Vahlok senza difficoltà.
    Il lungo muso da cui sporgevano le zanne era coperto da cicatrici e mezzo corno mancava tra quelli che contornavano la testa, probabilmente residui di feroci battaglie.
    - Non sono un Magistro paziente, ma mi diverte osservare l'inesperienza dei giovani... Dovrai essere svelto e veloce nell'apprendere, e rcorda che io ammetto domande ma non dissensi. Questo è pur sempre il mio territorio, giovane Vahlok, e tu sei un ospite che finito questo addestramento dovrà darmi qualcosa in cambio, come sempre accade in queste circostanze. Ma non è l caso di preoccuparsene ora -disse con noncuranza - ci aspettano ancora molte settimane davanti di allenamento. -
    Detto questo si accovacciò all'ombra di una grossa palma e bevve avidamente dallo specchio d'acqua, socchiudendo gli occhi ambrati.

    tranquilla, va bene anche così! Così non devo aprire a parte la tua scheda XD
     
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    - Un altro giovane drago senza esperienza alcuna... Si sono io Tarrqor, e sono stati in molti a venire a chiedere il mio consiglio... tu chi sei? E per cosa mi hai cercato?-

    Sorrisi. La prima prova, trovare il magistro delle sabbie era stata appena superata. Festeggiai orgoglioso nella mia mente per qualche secondo, ma subito mi ricordai di chi avevo di fronte e tornai serio.
    - Il mio nome è Vahlok e come potreste già aver intuito sono qui da voi per farmi addestrare. Chiedo che mi sia insegniato a lottare e vincere contro un lodorak. Alcuni miei amici.... sono nei guai. -
    Spiegai brevemente, non credo che volesse sapere tutta la storia, ma poi decisi di raccontargli tutto ciò che mi era successo cosìcchè potesse illuminarmi con la sua saggezza. Gli raccontai della grotta, dei goblin, degli orchi, del cucciolo di daydream, di sua sorella, dei goblin-stregoni e infine del clan dei daydream, della promessa di ritorno e della ricerca del magistro. Nel raccontare condivo il racconto con immagini sensazioni suoni e tutto ciò che era rimasto intrappolato nella mia mente condividendo con lui tutto. Speravo che la sua millenaria conoscenza avrebbe trovato degli indizi nelle immagini in modo da scoprire chi fosse il lodorak da sfidare.
    Ascoltai la sua risposta mentre a mia volta osservavo colui che sarebbe stato il mio maestro. Aveva dei colori particolari tendenti al nero ed era incredibile che un essere tanto grande e scuro potesse essersi mimetizzato così bene sotto la sabbia. Rimasi affascinato dalle scariche elettriche che correvano lungo la sua figura; davano un senso di enorma potenza e mi intimidivano leggermente.
    CITAZIONE
    - E' la principale fonte di sostentamento di questa oasi. Ci sono anche delle rachin che viaggiano in branco per le dune, hanno il dorso ondulato e lunghi colli e zampe. Corrono veloci e cacciarli non è facile: domani metteremo alla prova le tue capacità su di loro. Intanto mangia.-

    Mi spiegò lanciandomi la stessa bacca che avevo analizzato poco prima. Avevo sbagliato l'analisi certo, ma era meglio essere prudenti Senza troppi complimenti e sopprassedendo alla risata-ringhio la mangiai di gusto. Aveva un sapore molto particolare; Il succo assomigliava molto al sapore del sangue e la consistenza sotto i denti era quella della carne della selvaggina. Certo che ci sono cose stranissime qui nel deserto... Mi parlò anche di certe creature cacciabili, ma molto veloci e se a dirlo era lui, un drago abituato a questo posto, come poteva un novellino come me prendere quelle creature? Già mi sentivo preoccupato per l'imminente prova, certo che sarebbe stato un fallimento totale.
    Mi mossi accanto al cespuglio che produceva quelle bacche e sperando che non mi rimproverasse mi accavacciai li attorno staccando un altro frutto dal cespuglio per mangiarlo.
    CITAZIONE
    Dovrai essere svelto e veloce nell'apprendere, e rcorda che io ammetto domande ma non dissensi.

    -Cercherò di non deludervi, maestro.- Era incredibile come ogni frase delll'anziana creatura mi mettesse a disagio.
    CITAZIONE
    e tu sei un ospite che finito questo addestramento dovrà darmi qualcosa in cambio, come sempre accade in queste circostanze.

    Parlò ancora e la sua ultima affermazione mi spaventò ancora di più.
    - Come posso darvi qualcosa se non ho nulla con me a parte i ricordi del mio passato?-
    Dubitavo che avrebbe risposto, ma feci comunque la domanda.





    CITAZIONE
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    INT: 8
    VIT: 11
    AGI: 10
    VOL: 10

    VITA TOTALE (liv 1): 32
    PUNTI POTERE TOTALI: 30

    (Ultimi potenziamenti: +1 For +1 Vit)

    Attacco Fisico ATK F: 36 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare l'attacco_____ Attacco Corporeo (muscoli, zanne, artigli ecc...)
    Difesa Fisica DIF F: 33 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare la difesa_____ Difesa Corporea (squame resistenti, corazza ecc..)

    Attacco Magico ATK M: 26 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare l' attacco _____ (Capacità di piegare la mente altrui o creare magie)
    Difesa Magica DIF M: 28 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare la difesa_____ (Grande capacità di resistenza alle invadenze mentali o alle magie)

    Velocità VEL: 31 _____________________ Di quanti metri può muoversi.

    Soffio (15 m) = 31 + Punti Potere a scelta.

    Difesa dal Soffio di altri draghi = 30 + al massimo 5 punti potere

    Volo = 155 metri ( Il drago non può attaccare mentre usa questa azione) - [Se trasporta oggetti può avere solo VEL X 4 o X 3]

    Correre = 62 ( Il drago può compiere solo Attacchi Standard e Soffio mentre corre e può usare al massimo 5 punti potere aggiuntivi ad ogni attacco)

    Nascondersi = 31 (Se il drago attacca mentre è nascosto rivela la sua posizione. Inoltre può usare solo attacchi a distanza.) non è potenziabile con Punti Potere

    Cercare = 8 + Punti Potere a scelta. Ogni volta che si Cerca l'avversario si sottraggono i punti usati per cercarlo alla sua capacità di nascondersi fino a che non lo si scopre.


    PS: Hai capito male. Guarda lo scorso messaggio e quello ancora prima. Sono uguali. Questo è successo perchè ho per sbaglio sovrascritto il messaggio prima con quello nuovo quando invece volevo solo copiare la scheda.
    PPS: C'è da modificare nuovamente la scheda di Vahlok. Stando alla wikia ufficiale i seragamma sono poco più grandi di un umano adulto:
    CITAZIONE
    They aren't very large creatures; Just a tad bigger than a human.
     
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    Come posso darvi qualcosa se non ho nulla con me a parte i ricordi del mio passato?- I tuoi ricordi sono una cosa ben preziosa, non sottovalutarli disse l'antico Thunder. Hai parlato di Lodorak equesto ha suscitato il mio interesse. Hai forse una vaga idea di quanto sia pericoloso un drago del genere? Quando verrà il momento non basteranno i miei insegnamenti, ma dovrai raccogliere un gruppo di draghi esperti per sconfiggere questa creatura e il suo esercito. Io stesso se vedrò buone possibilità di successo mi unirò alla battaglia. Ora che mi hai parlato della tua storia ecco cosa desidero: quando avremmo ucciso quell'essere malvagio voglio il suo cuore. Esso è una fonte di energia inestimabile e la voglio per me. Non dovrai nè distruggerla nè darla ad altri draghi o la mia furia sarà terribile-
    Concluse con uno sguardo strano. Poi si ritirò nuovamente sotto la sabbia, agitando la coda lentamente. Dormiamo ora, nel deserto la notte è gelida, ti conviene ripararti sotto la sabbia calda. Ai primi bagliori dell'alba andremo a caccia.

    La notte passò senza problema alcuno anche il cielo stellato era così meraviglioso e luminoso da attirare in continuazione l'attenzione di Vahlok. Si videro dei nebula muoversi in gruppo sotto di loro, proiettandosi nel cielo come pezzi di galassie perdute. Strani rumori echeggiavano portati dal vento, un vento freddo e continuo che trasportava i suoni da grandi distanze e faceva sembrare il mondo enorme e vuoto come non mai.

    Il sole ruppe il magico velo della notte con le sue lame sottili di luce. Non era rovente e implacabile come durante la giornata, ma piuttosto una calda mano che calmava i brividi portati dal buio.
    Quando aprì gli occhi Vahlok vide che il maestoso Thunder già era in piedi e beveva avidamente dalla pozza. - Bevi ora,- disse - non potrai più farlo per molte ore-
    Poco dopo partirono, lasciandosi alle spalle l'oasi per addentrarsi nelle dune senza fine. Presero il volo dopo aver superato una decina di dune: era faticoso camminare sulla sabbia, le ampie di un Seragamma non erano large e piatte abbastanza per evitare di sprofondare nel terreno cedevole. Dopo due ore il sole già rischiarava molto, anche se ancora non bruciava. In lontananza videro dei dromedari camminare placidamente sul bordo di una duna.
    -Avanti, mostrami che sai fare- disse Tarrqor.

    Edited by Zaphira Serafine - 1/4/2015, 11:31
     
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    Ascoltai con attenzione le parole del vecchio Thunder. I suoi occhi parvero illuminarsi alla parola Lodorak e ancora di più quando finalmente espose la sua richiesta. Non sapevo che il cuore di un drago potesse essere considerato una fonte di energia, pensavo si deteriorasse come il resto del corpo morto. Inoltre se lo desidera così tanto perché non è sicuro se unirsi o meno alla battaglia? Se dovessi perire sfidando il drago malvagio, lui non otterrebbe mai qualcosa in cambio per il mio addestramento.
    Fui distratto dalle parole del Thunder che stava sparendo alla mia vista celatosi sotto la sabbia.
    Cercai di imitare i suoi movimenti per sotterrarmi anche io, ma prima andai troppo in superficie e al tentativo dopo andai troppo a fondo e non riuscivo a scavarmi un buco per respirare. Non avevo mai pensato a quanto la sabbia potesse pesare sul tuo corpo ne quanto fosse fastidioso ritrovarsela in bocca e tra le narici. Starnutii due o tre volte e tornai in superficie. Bevvi un altro sorso d’acqua per schiarirmi la gola dalla sabbia e ritentai di nascondermi dentro di essa. Di sicuro Tarrqor stava ridendo di me, ma cercai di non farci troppo caso: ero abituato a essere preso in giro da cucciolo.
    Il terzo tentativo fu quello buono sebbene probabilmente ero visibilissimo ad un occhio attento come quello del Thunder e forse non solo il suo. La notte passò tranquilla e stranamente silenziosa, uno di quegli assordanti silenzi che ti fa tremare. Ora mi spiego i racconti del mio vecchio zio viaggiatore quando mi raccontava che gli umani che attraversano i deserti erano soliti cantare inni alla sabbia, ai venti e alla luna.
    Già alla luna. E’ piena e mi sta passando sopra in questo momento… un po’ come quei nebula. La notte è davvero magnifica vista da qui, ma è anche freddissima. Tarrqor ha mentito quando diceva che la sabbia mi avrebbe protetto dal freddo visto che è lei stessa fredda. Prossima volta cerco un mentore in un posto caldo…
    Quando aprii di nuovo gli occhi, coperti in parte da sabbia portata dal vento, vidi mastro Tarrqor già in piedi che non esitò a darmi subito un nuovo ordine. Dovevo essermi nascosto male se ha notato che ero sveglio. Ubbidii prontamente al suo ordine e ci mettemmo in viaggio.
    Dopo qualche ora di volo, era facile vedere il passare del tempo dato il movimento del sole e l’aumento della temperatura. Nonostante tutto non era ancora così caldo da non riuscire a sopportarlo, ma lo stava diventando abbastanza velocemente.
    Finalmente alla vista dopo ore apparvero delle creature: erano due dromedari che attraversavano il deserto tranquilli. Non vedevo umani vicino a loro, che fossero selvaggi?
    CITAZIONE
    -Avanti, mostrami che sai fare-

    - Emh si, subito –
    Mi allontanai dal maestro per cercare una posizione migliore da cui abbrancarli, possibilmente per catturarli entrambi. Essendo il deserto così vasto e senza nascondigli, soprattutto non volevo azzardarmi a nascondermi sotto la sabbia, decisi di attuare una strategia diversa dal solito. Decisi di volare alle loro spalle e lanciare un fulmine contro quello che stava guidando la fila nel tentativo di paralizzarlo più che di fargli male. Poi sarei balzato sul dromedario che lo seguiva. Era un piano azzardato, ma quel territorio così diverso da quello in cui sono nato e cresciuto non mi aiutava per niente nella caccia. Lanciai un attacco elettrico sul dromedario davanti.




    Soffio (15 m) = 31 + 5

    CITAZIONE
    Statistiche Attuali (LIV 2):

    FOR: 13
    RES: 10
    INT: 8
    VIT: 11
    AGI: 10
    VOL: 10

    VITA TOTALE (liv 1): 32
    PUNTI POTERE TOTALI: 30

    (Ultimi potenziamenti: +1 For +1 Vit)

    Attacco Fisico ATK F: 36 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare l'attacco_____ Attacco Corporeo (muscoli, zanne, artigli ecc...)
    Difesa Fisica DIF F: 33 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare la difesa_____ Difesa Corporea (squame resistenti, corazza ecc..)

    Attacco Magico ATK M: 26 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare l' attacco _____ (Capacità di piegare la mente altrui o creare magie)
    Difesa Magica DIF M: 28 _____Si possono usare Punti Potere (facoltativo) per aumentare la difesa_____ (Grande capacità di resistenza alle invadenze mentali o alle magie)

    Velocità VEL: 31 _____________________ Di quanti metri può muoversi.

    Soffio (15 m) = 31 + Punti Potere a scelta.

    Difesa dal Soffio di altri draghi = 30 + al massimo 5 punti potere

    Volo = 155 metri ( Il drago non può attaccare mentre usa questa azione) - [Se trasporta oggetti può avere solo VEL X 4 o X 3]

    Correre = 62 ( Il drago può compiere solo Attacchi Standard e Soffio mentre corre e può usare al massimo 5 punti potere aggiuntivi ad ogni attacco)

    Nascondersi = 31 (Se il drago attacca mentre è nascosto rivela la sua posizione. Inoltre può usare solo attacchi a distanza.) non è potenziabile con Punti Potere

    Cercare = 8 + Punti Potere a scelta. Ogni volta che si Cerca l'avversario si sottraggono i punti usati per cercarlo alla sua capacità di nascondersi fino a che non lo si scopre.


    Edited by Spyro17 - 4/3/2015, 12:34
     
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    Tarrqor osservò i movimenti del Seragamma che pur non essendo precisi erano lisci e dinamici. Tuttavia sospirò quando vide che Vahlok non aveva considerato la sua posizione rispetto al sole. Certo, aveva rovato a prenderli alle spalle, ma i dromedari hanno un udito fine e pronto a cogliere se il vento cambia per prepararsi alle tempeste di sabbia improvvise ed il suono delle ali di Vahlok unito alla sabbia che muoveva li aveva allarmati. La cosa più grave tuttavia fu che il giovane drago non previde che la sua ombra lo avrebbe anticipato distendendosi proprio sopra alle sue prede, le quali prontamente partirono al galoppo. Non c'erano nuvole nel deserto ed un'ombra incombente poteva voler dire solo morte.
    Il fulmine mancò il primo drmedario e sfiorò il secondo che scartò lanciando un grido stridulo. Correvano prendendo velocità ad ogni secondo, meglio di qualsiasi Rachin che il seragamma avesse mai visto. Si tuffarono praticamente dietro una duna e prima che Vahlok raggiungesse la sua sommità erano già in procinto di scavalcarne un'altra. Non erano destinati tuttavia ad andare lontano perchè un grosso mostro del deserto emerse in quel momento dalla sabbia afferrando la zampa della bestia già ferita e trascinandola nuovamente nel sottosuolo con un gran vortice dorato nel punto in cui si inabissava.
    Un verme gigante dal carapce spesso e le fauci enormi. Senza occhi e dalla pelle marrone scuro maculato. Una bestia enorme da cui stare alla larga.
    -Porta pazienza, insegui l'altro! Non stare troppo vicino al suolo, qul Kombobath potrebbe tornare-
     
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    Vahlok

    Vahlok non poteva crederci: come poteva aver sottovalutato un fattore così importante? Era la seconda volta che durante la caccia sotto gli occhi di un estraneo faceva un errore così elementare. Prima con Raegar dove si era fatto sentire, e ora con maestro Tarrqor. Non aveva assolutamente considerato la sua posizione rispetto al sole e si ritrovò a volare lanciando di fronte a se’ la sua pesante ombra nera e ovviamente i due dromedari non potevano non notarla. I due rachin cominciarono a scappare allontanandosi dal drago molto più rapidamente di quanto questi si aspettasse: non era abituato ad un luogo così tanto diverso da quel territorio che chiamava casa. Cercò di rimediare al suo stupido errore atterrando e scagliando da terra un fulmine per paralizzare i due animali. Ne beccò solo uno, ma questi sebbene ferito continuò a correre finché sotto di lui non si formò un cratere. No, non un cratere, non una fossa, non delle sabbie mobili, ma una vera e propria bocca. Tarrqor fece irruzione nella sua mente istruendolo di stare lontano dal terreno mentre inseguiva e, speravano entrambi, prendeva la seconda preda.
    “ Che cos’era quella cosa?!” Chiese Vahlok agitato mentre staccatosi nuovamente dal terreno sabbioso cercava di tenere testa al dromedario sopravvissuto. Non aveva mai visto un serpente, verme o qualunque creatura fosse, così grande. Ne aveva visto solo il muso, ma probabilmente sotto la sabbia nuotava un mostro molto più grande persino di Tarrqor che come grandezza non scherzava.
    Vahlok non poteva più contare sull’effetto sorpresa per via del sole e perché il rachin ancora vivo era già allarmato, né poteva contare sul suo soffio elettrico che non aveva fatto altro che scalfire solo leggermente il primo dromedario senza nemmeno paralizzarne il piede. Vahlok decise che il modo migliore per attaccare fosse di raggiungere il dromedario in picchiata di afferrarlo e portarlo in cielo con se’. Non avrebbe passato un istante di più vicino al terreno, nemmeno in un posto che Tarrqor reputava sicuro.

    CITAZIONE
    Vahlok cerca di afferrare il dromedario in picchiata.
    Se mi tiri fuori un altro 1 critico sul tuo d20, perchè scommetto che per decidere cosa succede nei post usi un d20, giuro che mi arrabbio XD

    CITAZIONE
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    Il dromedario ansimava nella sua corsa forsennata, sentendosi preso in una morsa tra cielo e terra, draghi e vermoni giganti della sabbia. La paura gli fece mettere un piede in fallo, ma il suo corpo non fece in tempo ad accasciarsi a terra perchè degli artigli lunghi lo afferrarono prendendo la gobba e il collo e sollevandolo per 3-4 metri prima di farlo cadere al suolo stordito.
    Il dromedario era ben più pesante di quanto non sembrasse! Nella fretta di risalire in cielo come aveva voluto il peso lo fece ricadere a terra. Decisamente una preda ghiotta e gassa che valeva tutta la fatica compiuta per ottenerla. Il dromedario semisvenuto nella sabbia non sentiva arrivare il Kombobath anche se un'onda di sabbia avanzava minacciosamente verso di lui, indicando una grossa massa in avvicinamento sotto terra.
    Tarrqor fu pronto ad intervenire in aiuto del suo allievo. - Bene, ora finiscilo mentre io tengo occupato il nostro rivale.-
    Detto questo si lanciò con eleganti giravolte sopra la duna di sabbia, procedendo a soffiare fulmini dalla testa alla coda del mostro, per evitare che questi alzandosi all'improvviso lo colpisse. Saette scendevano dalle sue ali come una cascata lungo un ruscello roccioso, fragorose e costanti. Se si avvicinava troppo scattava con la coda, spingendosi verso l'alto muovendo appena le ali. Un movimento fluido che non si interrompeva bruscamente, nè sprecava energie per riprendere velocità nelle acrobazie.
    La massa sottoterra tremo e si inabissò, sorpresa da quell'attacco aereo inaspettato. Un gorgo riapparve qualche decina di metri più distante ed un occhio scuro con l'iride rossa fissò i due draghi in cielo per un istante. Tarrqor ne approfittò per lanciare un ringhio mentale talmente forte da far tremare i denti persino a Spyro per via della sua risonanza. Il mostro si inabissò lasciandosi dietro una gran polvere e un piccolo cratere.
    - I Kombobath sono bestie enormi ed antiche che di regola evitiamo di combattere a meno che non siamo costretti. Sono troppo primitivi per comunicarci, ma li si deve saper intimidire... quasi sempre almeno-

    Uccidi la preda, descrivi che la si riporta alla tana. Tarrquor ti dà una mano a trasportarla per via del peso.
     
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    Vahlok


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    - Bene, ora finiscilo mentre io tengo occupato il nostro rivale.-

    - Subito!- Rispose secco Vahlok. Non notò Tarrqor passargli sopra la testa e frapporsi fra lui e il Kombobath rivale. Tornò ad avventarsi sulla preda che giaceva a terra dopo che gli era caduta per il troppo peso forse confusa o forse stava solo accettando l'inevitabile. Atterrò su di lei tenendola ancorata al suolo con il suo di peso. La morse al collo e lo strattonò a destra e a sinistra con tutta la sua forza per spezzargli la spina dorsale. Quando sentì un crack risuonargli nella bocca e fra i denti lasciò cadere sulla sabbia il collo della creatura ormai senza vita. In quel momento sentì un forte urlo pervadergli la mente: non poté bloccarlo in alcun modo tanto era imprevisto e forte. Quella che aveva sentito era la voce di Tarrqor che con il suo ruggito spaventò il mostro che tornò nella sabbia per andare via. Tarrqor scrutò la sabbia ancora qualche secondo e accertatosi che il Kombobath se ne fosse andato raggiunse il suo allievo che era rimasto pietrificato e sconvolto da quel grido. Tarrqor incitò quindi il suo nuovo giovane allievo a riprendersi e a prendere la testa del dromedario mentre lui avrebbe preso le zampe. Vahlok si riscosse e ubbidì prontamente. Allora il giovane seragamma notò l’immane potenza anche fisica del Thunder: praticamente era come se stesse sollevando la creatura morta da solo.
    Volarono verso casa con la bestia che pendeva a pancia in su mentre il Thunder sopra di lui lo reggeva per le zampe. Il più piccolo seragamma invece reggeva la testa delle creatura fra le fauci mentre con le ali cercava di tenere il passo dell’anziana creatura.
    Vahlok si sentiva deluso. Aveva perso una delle prede e ora gli serviva l’aiuto di Tarrqor per portare a casa l’altra. Era amareggiato con se stesso e intimorito da ciò che Tarrqor gli avrebbe detto a cena. Si aspettava una forte ramanzina per aver fatto una così scarsa battuta di caccia e degli errori così banali. La posizione del sole. Come aveva fatto a non considerare la posizione del sole? Raggiunsero l’oasi che dove l’anziano Thunder abitava e vi gettarono la creatura che cadde a pochi centimetri dall’acqua. Poi atterrarono i due draghi.
    Sapeva che l’argomento sarebbe stato portato in auge a breve perciò Vahlok cerco di anticipare l’altro.
    - Servitevi pure, maestro -
    Con questo gesto sperava almeno di guadagnarsi un punto positivo dopo una giornata andata così male.










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    Il thunder non replicò, accettando l'offerta di Vahlok che manifestava indirettamente un rispetto molto apprezzato.
    Tuttavia diede solo pochi morsi, accennando al fatto che aveva cacciato da poco ne giorni precedenti. Osservò l'espressione abbattuta del seragamma, come quella di cucciolo che aspetta un rimprovero e si sorprese. Non riteneva fosse andata male come prima caccia, c'erano molti fattori da considerare: il fatto che era un posto nuovo all'allievo, l'attacco del mostro delle sabbie, il calore notevole che non poco affatica le ali e la vista. Riteneva che tutto considerato non si era comportato male. Certo, ogni ambiente ha le sue asperità, e anche se il sole colpisce ovunque nelle terre dei draghi lo fa in modo divreso ogni volta: nelle alpi si riflette sulla neve, colpendo dal basso. Nella foresta è pronto ad abbagliarti con lame di luce improvvise appena i rami si spostano con il vento. Nella giungla più fitta esso riscalda l'aria che è talmente umida e pesante da voler preferire di volare nel mare e nelle terre vulcaniche rende le colonne di fumo nerastro confuse e opache, difficili da valutare. Tuttavia parco com'era di complimenti lasciò Vahlok crogiolarsi nell'incertezza per qualche ora, anche dopo che l'ebbe lasciato mangiare.
    - Hai ucciso in modo netto e veloce, il che ci ha fatto risparmiare tempo per portarlo qui. E' stata una buona cosa. Ho notato che ci muovi svelto ad agile in aria, ma come tutte le viverne non possedere gli arti anteriori vi facilita in questo. Cerca di muovere maggiormente il collo, così da avvicinare le fauci più in fretta alla tua preda e diventare agile nel direzionare. Ripeto, mai il caso volle che una viverna mi fosse allieva, ma noto delle potenzialità che possono essere sfruttate in te.-
    In questo periodo dell'anno il deserto era nella sua fase più torrida. Tarrquor passò il resto della giornata ad istruire Vahlok sulle sua caratteristiche principali.
    E' nei mesi più freddi che si verificano più spesso le tempeste di sabbia. Se capitano d'estate sono molto più rare ma anche più devastanti perchè sfruttano le correnti che discendono dalle montagne per ingrossarsi. Per sfuggirgli bisogna ripararsi dietro una duna alta, non bassa, e scavare nel suo fianco stando attenti a tenere lontana la testa dal terreno. Gli occhi vanno tenuti stretti, il fiato trattenuto fino a che non si può riparare la testa dietro la spalla per prendere una boccata d'aria, ma sopratutto MAI e poi MAI aprire le ali se si è a terra durante la tempesta. Se invece si è n volo bisogna cercare di sorvolarla prendendo quota immediatamente. Si dovrà combattere contro correnti di vento fortissime, ma è la sabbia che rende ciechi e disorientati che bisogna evitare per prima.
    Poi parlò dei Kombobath, animali solitari che si raggruppano in branchi di 5-6 solo durante la stagione degli amori e nidificano nelle profondissime Caverne dei Cristalli, sepolte centinaia di metri sotto la sabbia. Si dice siano posti bellissimi e ricchi d'acqua fresca e pura, scintillanti come diamanti e dalle pareti lisce come seta. Tuttavia giacciono nel buio più totale perchè le larve di Kombobath prima di avventurarsi nel deserto maturano in queste grotte nutrendosi dei funghi luminosi che le popolano. In questo modo crescono in fretta e permettono alla madre (che è cieca) di restare accanto a loro fino a che non la raggiungono all'esterno.
    Parlarono fino a metà pomeriggio, poi approfittarono delle ore più calde per riposare. Alla sera, quando i Nebula fecero la loro comparsa nel cielo stellato planando appena per salutare riverenti il loro Guardiano, Tarrquor decise la loro prossima mossa.
    - Queste viverne dai colori della notte potrebbero esserti di aiuto. Conoscono il deserto alla perfezione e sono famosi per la loro agilità: ti daranno consigli sul volo e ti condurranno dove di solito conduco i miei allievi: nel luogo adatto per farti apprendere il mio insegnamento più importante, si intende.
    I nebula fissavano curiosi dal cielo senza mai avvicinarsi a più di 5 metri dal suolo. Erano avvezzi a simili richieste e valutavano Vahlok da lontano, aspettando la sua risposta. erano in cinque esemplari, maschi e femmine, giovani e anziani. erano molto simili tra loro anche se quello che sembrava essere il capo aveva colori più vividi e intensi. Non facevano rumore alcuno battendo le ali, come pipistrelli.


    - Ti consiglio di aggioranre il tuo topic con le informazioni apprese durante l'allenamento perchè puoi riusarle in futuro.
    - In quanti mesi vuoi allenarti nel gdr? (non vita reale ovviemente) ? 2 - 4 - 6 ? più sono e più alto è il bonus narrazione
    - Descrivi la tua partenza con i nebula. Viaggiate per tutta la notte, il giorno e e la notte seguente. Ovviamente con pause. Diretti verso delle rocce aguzze nel centro del deserto che si stagliano come pilastri giganti in mezzo al nulla.
     
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    Io me la sparo. Facciamo sei mesi.

    Vahlok

    Il Thunder accettò l’offerta di Vahlok e si mise a mangiare. Il suo apprendista chiuse gli occhi e rimase immobile concentrandosi sul suo potere, l’elettricità. Era lo stesso del maestro e forse Tarrqor avrebbe potuto insegnargli come dominare meglio anche quello. Aprì un occhi e scrutò il maestro assaggiare la preda. Osservò come anche in quel momento di calma piccoli fulmini attraversavano la pelle del drago stagliandosi su di esso per il loro colore. “Voglio provarci” Si disse fra se e se. Richiuse l’occhio aperto focalizzandosi ancora di più sul suo soffio. Moderò il respiro. Inspirare e espirare. Inspirare e espirare. Piccoli fulmini che corrono sul corpo…. Facciamo sulla zampa è più facile. Portò la zampa davanti al muso. Inspirare…. Immaginò la sua zampa coperta di saette. Espirare, inspirare. Immaginò un piccolo fulmine che accerchiava la sua zampa come un anello e che correva rapida come un serpente. Aprì gli occhi e scagliò il suo soffio sulla sua stessa zampa. La sua volontà di avere solo qualcosa di estetico non bastò a non fargli esclamare un ahi quando si ferì col suo stesso soffio. Per un attimo gli parve che l’energia stesse stabile nella sua zampa, ma si dissolse subito dopo. Vahlok riportò lo sguardo sul maestro che si stava avvicinando a lui invitandolo a servirsi visto che era il suo turno. Gli disse ciò con un leggero cenno del capo. Ancora nessuna parola da parte del maestro. Quanto poteva essere grave il suo errore col sole? Lo guardò negli occhi, ma non riuscì a cogliere nessuna emozione. Abbassò lo sguardo a terra e senza dire nulla si avvicinò al dromedario iniziando a mangiare. Per u attimo si sentì in colpa ma alla fine il suo stomaco ebbe la meglio e in pochi minuti Vahlok divorò l’intera carcassa. Solo le ossa con qualche piccolissimo residuo erano rimaste sulla sabbia. Finito di mangiare si abbeverò, anche qui più che potè dato che non aveva idea di cosa aspettarsi per il tempo seguente.
    Senza dire nulla Tarrqor si rintanò sotto la sabbia. Vahlok guardò in alto la posizione del sole e in effetti stava raggiungendo il suo apice e quindi la temperatura sarebbe aumentata ancora.
    Si nascose anche lui sotto la sabbia di una duna, stavolta gli ci vollero solo due tentativi per mettersi in una posizione comoda. Il silenzio da parte del maestro lo turbava. Sapeva che non poteva parlare mentre era sotto la sabbia, ma non aveva nemmeno avuto un messaggio mentale. Vahlok passò quindi le ore più calde ad occhi chiusi a rivivere la scena del combattimento.
    Il sole è stato il primo grande errore. Doveva attaccare dalla direzione adiacente. Secondo errore la paralisi. Certo non aveva idea che un verme gigante gli avrebbe rubato il pasto, ma aveva dato la tranquillità per scontata: terzo errore.
    Le ore più calde passarono e verso le quattro/cinque del pomeriggio Tarrqor uscì dal suo nascondiglio e a spettò che l’apprendista, che intanto stava facendo un pisolo, fece lo stesso. Vahlok uscì dal suo buco si stiracchiò e sbadigliò comprando subito il muso con l’ala per non essere visto. Tarrqor non sembrò farci caso e quando l’allievo si fu riassestato iniziò a spiegare. Prima, sorprendentemente, gli fece notare come la caccia non fosse andata male, poi lo istruì su deserto e i suoi pericoli tra cui le tempeste di sabbia e i Kombobath. Vahlok lo ascoltò paziente cercando di immagazzinare più informazioni possibili.
    Si fece sera attorno a loro e mentre il sole si tuffava nell’orizzonte ad ovest nel cielo apparvero le prime stelle e con loro i nebula.
    Tarrqor allora si fermò nella sua spiegazione guardando in alto. Vahlok imitò il maestro e vide cinque nebula, viverne dalle ali dai colori della notte, che stavano volando a circa cinque metri dal suolo e si erano fermati per omaggiare il loro mentore e guardiano.
    Queste viverne dai colori della notte potrebbero esserti di aiuto. Conoscono il deserto alla perfezione e sono famosi per la loro agilità: ti daranno consigli sul volo e ti condurranno dove di solito conduco i miei allievi: nel luogo adatto per farti apprendere il mio insegnamento più importante, si intende.
    Vahlok porse loro un cenno col capo a mo’ di saluto.
    - Come desiderate Maestro – Rispose al Thunder. Gli fece un rapido inchino prima di alzarsi sulle zampa posteriori e prendere il volo. Si avvicinò ai nebula stando distante due metri da loro e lì salutò più cortesemente
    – Salute, confratelli. Guidatemi dove sapete. –
    Il gruppo di sei viverne si mise quindi in viaggio. Dapprima Vahlok cercò di seguire rispettosamente la viverna più anziana, quella dai colori più sgargianti, ma ben presto finì col crogiolarsi coi due cuccioli di cui da una parte cercava di imitare i movimenti, dall’altra cercava solo di stare attento che non si facessero male. Erano pur sempre cuccioli e stavano volando come fanalino di coda del gruppo. Vahlok fu grato di aver schiacciato quel pisolino a metà pomeriggio perché il vecchio nebula li guidò in volo senza sosta tutta la notte. Il gruppo volava abbastanza in alto e faceva piuttosto freddo nella landa desertica eppure il volare e correre dietro ai cuccioli lo scaldava sia nel corpo che nel cuore. Vahlok si sentiva a suo agio, anche se non erano della sua specie. Volarono per tutta la notte fin quando l’anziano non fece segno di fermarsi Si guardò in giro e guidò il gruppo in una direzione diversa da quella in cui avevano viaggiato fin’ora. I raggi del sole iniziarono a spuntare tagliando l’oscurità quando il gruppo raggiunse una piccola oasi.
    – Nanna voi, Tu guardia. – Il vecchio nebula di poche parole augurò la buona notte (?) ai due adulti e al cuccioli mentre lui e Vahlok avrebbero montato la guardia per controllare che nessuno arrivasse a disturbarli. Vahlok approfittò di quei momenti per dialogare col vecchio per farsi passare la sua saggezza sul volo sulla caccia e in genere sulla vita in quei posti.
    – Qual è l’insegnamento più importante di Tarrqor – chiese infine Vahlok, ma il vecchio non sembrò rispondergli. A quanto pare lo avrebbe scoperto a sue spese. All’arrivo delle ore più calde si nascosero tutti sotto le dune, mentre passate quelle i due adulti, probabilmente i genitori dei cuccioli didiere il cambio a Vahlok e il vecchio iniziando loro a fare la guardia e andarono a caccia per i cuccioli. Tornati dalla caccia gli adulti sfamarono i cuccioli e dopo una lunga bevuta si riprese il volo. Il vecchio li riguidò sulla giusta traiettoria e da lì dopo un’altra lunga e fredda notte arrivarono al centro del deserto.
    In una valle Vahlok vide diverse rocce aguzze stagliarsi verso il cielo. Il vecchio zio viaggiatore di Vahlok avrebbe potuto descriverlo come uno strano luogo in cui forse gli umani facevano rituali. Fu per questo motivo che Vahlok si mise in testa che avrebbe incontrato, forse fronteggiato degli umani quando il vecchio gli disse secco – Sei arrivato –.
    Vahlook si avvicinò al terreno che ora distava solo sei metri e annusò l’aria in cerca di odori strani. Da lontano sembrava un luogo abbandonato, ma forse qualcuno si nascondeva nei paraggi.





    La storia degli umani nasce con me che mi immagino questo nel deserto: large
    E questa è la risposta più lunga per un gdr che io abbia mai fatto.
     
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    Man mano che Vahlok si avvicinava la sua attenzione veniva attirata da quei Menhir, come se fisicamente non potesse distoglierne lo sguardo. La testa divenne pesante, gli occhi cominciarono a bruciare di stanchezza improvvisa. Una sensazione di allarme e confusione sgradevole invase il giovane seragamma.
    Un colpo di coda lo riscosse. Il suo maestro Tarrqor lo colpì con una lieve spinta come per ridestarlo e nello stesso momento i Menhir smisero di intorpidire i sensi di Vahlock, come se una forza invisibile avesse smesso di opprimergli la coscienza
    -Non farti ingannare dalle magie del deserto. Stiamo per inoltrarci nelle Montagne Cave, luogo impervio e desolato, ma proprio per questo adatto per allenare il corpo e la mente. I Menhir che hai visto sono le porte di questo luogo, messi come un avvertimento. Sono ricchi di magia antica il cui scopo e farti desistere dall'avventurarti oltre questo luogo. Sono loro che hanno schermato con un velo di sabbia l'orizzonte, per non farti vedere questi picchi selvaggi.-
    Mentre parlava i due draghi avanzavano attraverso le pietre, che sembravano risonare come un campo elettromagnetico. I fulmini della pelle del Thunder vennero automaticamente attirati su di esse, rendendo il luogo ricco di scintille.
    Persino Vahlok che non emanava elettricità naturalmente sentì formicolare la pelle e la lingua: probabilmente perchè normalmente padroneggiava quell'elemento.
    Appena passarnao il circolo di Mhenir la cadde cortina di sabbia che dava l'illusione ottica che il deserto avanti a loro fosse vasto e confuso.
    Vahlok posò gli occhi su delle montagne aspre, ricche di fori luccicanti come se fossero tempestate di gemme bianche. La polvere si alzava a fiotti dal terreno ad ogni passo, ma non c'era più sabbia sotto i loro piedi: poco dopo i Mhenir essa lasciava spazio ad una terra arida coperta di crepe.
    I messi erano stati affilati come rasoi dal vento, eppure qua e là crescevano arbusti secchi e duri e piccoli rettili correvano a nascondersi nelle fenditure del terreno.
    Il silenzio innaturale lasciava soli con se stessi e la voce di Tarrqor sembrò rimbombare nella mente quando parlò: "Sono giunto qui con un giorno di anticipo rispetto a voi, ho preso una via più lunga ma sfruttando correnti stagionali ho potuto controllare un gruppo di Red della zona est del deserto prima di raggiungervi"
    Camminarono per qualche ora sulla dura terra, persino l'implacabile sole del deserto sembrava avere paura del luogo: la luce che filtrava tra le alte vette aguzze veniva filtrata dall'aria polverosa e l'ombra delle montagne lasciava un brivido freddo innaturale per quel luogo.
    Tarrqor non prese il volo, e disse all'allievo di non farlo. Ad un certo punto si fermarono alle radici di uno di questi picchi dove crescevano delle rocce a forma di cono, taglienti ma dall'aspetto fragile.
    - Devi imparare a colpire il tuo nemico sui punti più deboli, veloce come un serpente, preciso come un aquila e forte come un lupo.-
    Senza avvisarlo compì un mezzo giro su se stesso, colpendo 4 delle rocce cuneiformi senza ferirsi e spaccandole in due.
    - Ti insegnerò ad usare la tua coda come un'arma formidabile, per raggiungere questi punti dove le zanne non possono e cogliere di sorpresa chi hai di fronte. Tu prova con queste più piccole, scegli bene come inclinare la coda.-
     
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