Dragon Cave ITA

Posts written by The Sadistic One

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    O.o 255 pink?!?!?! D: <--- e lei che ne ha solo 4...

    Ti mando il teleport... grazie spy!!!
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    Nome Forum: Alya Angel (Alyangel nell'ufficiale)
    Scroll-name: http://dragcave.net/user/Alyangel
    Uova da influenzare:
    skywing,
    royal blue,
    red striped
    secondo red striped
    pink
    Genere richiesto: maschi

    Edited by Alasse - 8/6/2014, 15:26
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    qui si può chiudere, scambio avvenuto u.u nya
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    spam_zps65cff33c



    Edited by Alasse - 21/2/2014, 10:23
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    ti ho trovato questo e breedato questo, scegli quale vuoi xD anche se credo sia scontato... se li vuoi tutti e due te li posso dare in cambio di un altro winter u.u anche in iou....
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    Oh allora okay! Appena sblocco le uova ci penso :3
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    Perfetto! Allora quei draghetti li vuoi tutti e 4? Il royal ti va bene un 2gen pb?

    ps: non so quanto possa trovarti un nebula cb in giro...
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    Posso procurartene io se vuoi, sono interessata, ma sono anche egg-locked, puoi aspettare un giornino?
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    Narrato
    «Parlato»
    {Parlato altrui}
    “Pensato”

    ps: per il momento uso il document fornito perché non ho avuto ancora tempo di creare il mio ç.ç


    Kheynra'Shi-Ren
    Dispiegò maggiormente le ali possenti, quella sinistra era leggermente piegata, a causa della cicatrice, che gli impediva di sforzare troppo i muscoli ormai atrofizzati inviandogli fitte di dolore, quando esagerava. Avvertiva distintamente le carezze del vento sulla membrana di pelle un artiglio e l’altro. Era così piacevole, volare nel cielo, senza pensare a nulla, se non al senso di libertà che lo invadeva. Era una bella giornata, il cielo era quasi del tutto terso, ad eccezione di alcune sparute nuvole di passaggio, e i raggi del sole battevano sulle sue scaglie, scaldandolo e creando un meraviglioso contrasto con l’aria fresca. Inspirò profondamente, chiudendo gli occhi ambrati e godendosi l’odore salmastro del mare. Aveva trascorso tre giorni nel nido della sua famiglia. Di solito non era tipo da scapicollarsi per rispondere a una chiamata, ma stavolta aveva deciso di comportarsi da bravo cucciolo, per evitare che il resto del branco decidesse di venire nella sua tana, per controllare che stesse bene. Era stato estremamente stressante: conoscendo suo padre, era sicuro che non si fosse lasciato sfuggire il forte odore di umano che aveva addosso. Insomma, non era facile disfarsene, soprattutto dopo anni di convivenza con una di quelle creature tanto bizzarre. Non avevano squame e la maggior parte del loro corpo era senza peli, tranne la testa, che ne era piena. Visto che non avevano il manto per proteggersi dal freddo, usavano le pellicce e la pelle degli altri animali, avvolgendosele attorno. Erano fragili, ma intelligenti: anche se non avevano zanne e artigli temibili, erano capaci di crearsele dalle rocce e dagli alberi, e costruivano nidi persino più belli e complessi delle case degli uccelli. Lo affascinavano… e lui era così stupidamente curioso. Sho pensava che gli umani fossero orrende creature capaci solo di uccidere (in effetti, per un po’ gli aveva creduto, quando aveva visto Zaime procurarsi la sua prima pelliccia di volpe), ma non era così. Khey era convinto che in realtà avessero solo una grandissima (e a volte incontrollata) capacità di adattamento e sopravvivenza. Insomma, facevano tutto ciò che era in loro potere per riuscire a vivere. Solo che suo padre questo non lo poteva sapere, visto che li evitava come se fossero draghi mille folte più grandi e forti di loro. Eppure, non sembrava ne avesse paura: più che altro, li disprezzava. Sbatté un paio di volte le ali, per mantenersi a una buona quota. Dall’altezza in cui si trovava, riusciva già a vedere la spiaggia in lontananza. Lanciò uno sguardo allo stormo di albatros, che si stavano cimentando in vistose picchiate per catturare il pasto del giorno. Avrebbe potuto banchettare con un paio di uccelli, ma per loro fortuna aveva già cacciato, prima di mettersi in viaggio per tornare al proprio nido. Ora il suo pensiero più impellente era controllare le condizioni di Zaime. L’ultima volta che l’aveva lasciata sola per più di due giorni, era riuscita ad allontanarsi di diverse leghe dal suo nido e a finire cacciata da una Flamingo particolarmente feroce. Al solo pensiero, gli sfuggì un ringhio di frustrazione: dannato cucciolo di umano… sembrava che cacciarsi nei guai fosse la sua attività preferita. Riprese a sbattere le ali, accelerando di molto la velocità in volo. Stava ormai arrivando nei pressi della terraferma, quando notò un certo trambusto sotto di sé. Abbassò la testa, per capire di cosa si trattasse: un gruppo di creature grasse e quadrupedi correva terrorizzato di qua e di là. Fiutando l’aria e osservando meglio si rese conto che si trattava dei “muuuuuu muuuuuuuu”. Era così che li chiamava Zaime: per lui erano solo prede. A poca distanza dal bestiame, un grosso drago bianco stava planando. Sulle prime Kheynra non gli diede troppa attenzione: in fin dei conti le battute di caccia degli altri draghi non gli riguardavano, finché non coinvolgevano la cucciola che proteggeva tanto gelosamente. La tana dell’umana era parecchio lontana da lì, quindi, a meno che lei non se ne fosse di nuovo andata in giro per conto suo, cosa che non faceva da almeno due anni, per via dello spavento che aveva preso grazie al Flamingo Wyvern, ciò che lo sconosciuto stava cacciando era fuori dal suo interesse. Stava quasi per riprendere quota e volare dritto fino a casa, quando un odore diverso raggiunse il suo fiuto e lo bloccò. Si fermò appoggiandosi a una nuvola e chiudendo le ali sul corpo sinuoso, riprendendo ad annusare l’aria e osservando con attenzione l’essere verso il quale il suo simile stava volando. Umani… si erano spinti fin lì? Com’era possibile? Si sistemò meglio sulla nuvola, la coda ondeggiava e le orecchie erano dritte sul capo, lo sguardo curioso. Ora che prestava maggiori attenzioni alla situazione che gli era capitata davanti, iniziava a preoccuparsi: l’altro drago, un White che sembrava avere più o meno la sua stessa età, non pareva avere un assetto da caccia, anzi, dava l’idea che fosse attirato dall’essere sconosciuto che aveva visto. L’atteggiamento pacifico, però, non poteva essere attribuito anche all’umano: questi infatti era visibilmente terrorizzato e teneva in mano uno strano pezzo di legno. Aveva trascorso abbastanza tempo insieme a Zaime e aveva visto tanti altri umani da riuscire a riconoscere i loro comportamenti e i messaggi del corpo: non solo quello lì era impaurito, ma anche ostile. Inoltre quell’oggetto che teneva in mano… era familiare…

    “Oh, no!”, si era improvvisamente reso conto di cosa l’uomo stesse puntando contro il White: era uno “sputa-artigli-volanti” (così lo chiamava lui), lo conosceva perché aveva visto diverse volte altri umani usarlo per cacciare e proteggersi.

    «Cosa stai facendo?!», ruggì, rivolto al drago bianco in discesa, uscendo fuori dalla nuvola, allo scoperto, avvicinandosi un po’, ma tenendosi a distanza di sicurezza dall’umano, «Sbrigati e allontanati, o ti ferirà!», sì beh, era un egoista, ma non fino al punto da non avvertire un conspecifico del pericolo che correva.
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    Thank you <3 ti mando mp
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    Nome Forum: Alya Angel
    Scroll-name: Alyangel
    Uova da influenzare: this one
    Genere richiesto: maschio
    Altro: è estremamente urgente dato il poco tempo, invierò il trade via mp a chi mi aiuterà thnaks D:

    Edited by Alasse - 21/2/2014, 10:35
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    Modulo da compilare per richiedere una tab personalizzata:
    CODICE
    <b>Link scheda pg:</b> (obbligatorio)
    <b>Colore principale (testo, bordi, ecc):</b> (facoltativo)
    <b>Colore di sfondo:</b> (facoltativo)
    <b>Smusso angoli:</b> (facoltativo)
    <b>Stile bordi:</b> (facoltativo)
    <b>Stile generale tab:</b> (facoltativo, basta dire qualcosa di generale come dark, metallizzato, hippie, ecc xD)
    <b>Immagine 1:</b> (obbligatoria, larghezza minima: 450px
    <b>Immagine 2:</b> (obbligatoria, larghezza minima: 450px)
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    1) *-* non vedo l'ora di vedere dragon trainer 2!
    2) u.u grazie alasse, e cosa vinco?
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    NOME: Kheynra'Shi-Ren;
    RAZZA: Daydream;
    SESSO: Maschio;
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    ETÀ: 34 anni umani;
    LUOGO DI NASCITA: il suo uovo si è schiuso su una nuvola che sorvolava la zona della costa;
    DIMENSIONI: 13 metri di altezza, 15 di lunghezza (di cui 8 metri composti dalla coda) e 30 di apertura alare;

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    ASPETTO: Khey è un drago relativamente giovane, la cui età fisica potrebbe essere paragonata alla fine dell'adolescenza umana e all'inizio della maturità. Come in tutti i Daydream, il corpo è ricoperto da lucide e sgargianti scaglie azzurro cielo, che gli permettono di confondersi facilmente con la volta celeste quando è in volo, e sul dorso della schiena e sulla punta della coda riporta dei ciuffetti di manto di un delicato e morbido color lilla. La sua apertura alare è circa il doppio della lunghezza totale del suo fisico e le ali sono molto forti e capaci di permettergli un'ottima capacità di volo; la sinistra tuttavia è sfregiata da una lunga cicatrice, dovuta a una ferita riportata quando era più giovane e che ha inevitabilmente danneggiato l'arto. Al contrario della maggioranza dei suoi conspecifici, Kheynra ha gli occhi di un intenso color giallo ambra, con una sottilissima pupilla nera che denuncia una forte consapevolezza e uno sguardo determinato, le zanne sono ben sviluppate ma raramente le sguaina apertamente contro qualcuno, così come anche gli artigli, la coda costituisce poco più della metà della lunghezza complessiva del suo affusolato corpo, che si presenta leggero e adatto all'attività di qualsiasi Daydream: volare e riposare tra le nuvole più alte e soffici;
    CARATTERE: Spesso le persone, quando pensano ai Daydream, immaginano dei draghi un po' svogliati, giocherelloni, spensierati, che amano la vita senza complicazioni e pacifica: beh, Khey non rientra nello stereotipo. Malgrado anche lui ami la pace e il gioco del suo gruppo famigliare e dimostri tanta curiosità quanto amore sconfinato per il volo, risulta anche più audace, più assetato di avventura e di conoscenza rispetto ai suoi conspecifici. Dimostra quasi un ingenuo e forse troppo azzardato spregio del pericolo, anzi, ama le situazioni complicate, gli piace rischiare, è letteralmente attratto dalle situazioni difficoltose, dal mistero, dall'ignoto, da tutto ciò che è vietato, che è tabù. C'è chi la chiama imprudenza, chi coraggio da vendere, chi stupidità. A lui non interessa: non si è mai curato delle opinioni altrui, in effetti è molto raro riuscire a turbarlo o infastidirlo, l'unica cosa che può suscitare la sua rabbia è un atteggiamento irrispettoso nei confronti della famiglia. Kheynra infatti è molto orgoglioso del proprio lignaggio: la sua stirpe è composta solo di Daydream e, malgrado ormai lui rappresenti la quarta generazione, insieme a suo fratello Ashikra, il loro sangue puro è rimasto incontaminato, in quanto non si è mai mescolato con quello di nessun'altra razza. Questa discendenza di pureblood lo rende particolarmente orgoglioso, ma, purtroppo, anche leggermente arrogante e suscettibile se il buon nome della famiglia viene infangato o deriso, una delle poche occasioni in cui risponde aggressivamente a delle provocazioni. In pratica stravede per suo fratello maggiore Ashi e per suo padre Sho, entrambi dei punti di riferimento e degli insegnanti di vita. Ha uno smisurato interesse per gli esseri umani: per quanto nelle terre dei draghi quegli strani esseri bipedi non abbiano trovato molta accoglienza e, anzi, siano più rari di quanto non si possa credere, il giovane ha sempre mostrato una forte attrazione per l'ignoto che essi rappresentano. Ha sempre desiderato viaggiare oltre le terre del suo popolo e vedere le caverne degli umani: si chiede come sia possibile che siano tanto diversi dai draghi, si domanda come siano fatti e perché, si chiede come mai suo padre lo abbia sempre ammonito di non avvicinarsi troppo a loro. Ciò che però distingue davvero Khey da tutti gli altri draghi è la tendenza a esplorare gli incubi delle persone e non i sogni superficiali e frivoli: data la natura spensierata e giocherellona dei suoi conspecifici, infatti, pochi Daydream s'adoperano abbastanza per sondare gli orrendi sogni del subconscio, invece che le iniziali e frivole illusioni di un sonno tranquillo;
    SEGNI PARTICOLARI: Ha una cicatrice sull'ala sinistra che attraversa la membrana tra il terzo e quarto artiglio;
    PARENTI:
    - Lai-shamie (Lai) Daydream: Si tratta di sua madre, è una Daydream molto bella e graziosa dal cuore incredibilmente puro e dal comportamento molto materno, è dolce, comprensiva e amorevole, ma anche severa quando si tratta di farsi rispettare, anche lei è leggermente affascinata dagli umani come il suo secondo figlio Khey, ma non ne ha mai incontrato uno. Sua madre gli ha insegnato a controllare al meglio il potere unico della loro specie, ossia l'esplorazione dei sogni altrui e il canto.
    - Sho'Rien-Ftav (Sho) Daydream: Suo padre è un Daydream forte e coraggioso, ma anche estremamente timoroso degli umani: li ha incontrati una volta sola e sembra che l'esperienza sia stata talmente tremenda da convincerlo che questi siano dei predatori persino più temibili dei draghi stessi. Nonostante il suo atteggiamento anti-umanità, Kheynra è sempre stato dipendente da ogni sua nozione: lui gli ha insegnato a cacciare, a scontrarsi con gli altri draghi, a volare, a confondersi tra le nuvole e a percepire gli odori e le tracce delle prede. La saggezza di Sho è direttamente proporzionale al suo antagonismo verso gli umani.
    - Ashikra-rath (Ashi) Daydream: Il primogenito di Sho e Lai, suo fratello maggiore, è praticamente il suo migliore amico e confidente, con lui parla praticamente di tutto, condividono la stessa passione per il volo e per la caccia e, nonostante Ashi trovi un po' strano l'interesse del fratellino per gli incubi e gli umani, non ha mai giudicato questa sua strana tendenza, anzi, spesso e volentieri lo trova quasi interessante allo stesso modo di Khey. E' attratto da una bella femmina di Blusang Lindwurm, ma è talmente orgoglioso del lignaggio della famiglia che non vorrebbe mai sentirsi responsabile dell'inquinamento del loro sangue puro, nemmeno con quello di una creatura tanto "bella, leggiadra e rara", come è solito definire la dolce Nijansha.
    - Qu'umaai-na (Qu) Daydream: Si tratta del terzo e ultimo figlio della famiglia, il più giovane in assoluto, è ancora un piccolo cucciolo, ma sta crescendo a vista d'occhio. Khey lo adora, davvero, ritiene che sia la creatura più dolce e divertente che abbia mai conosciuto, gli piace giocare con lui e insegnargli un sacco di cose sul volo e sulla caccia, ama passare il tempo insieme a lui e probabilmente sarebbe capace di uccidere qualcuno, pur di proteggerlo. In effetti è un cucciolo adorabile, è dolce, giocherellone e adora i suoi fratelli maggiori e la madre, mentre è leggermente intimorito dal padre Sho, perché, a causa dell'interesse di Kheynra per gli umani, ha iniziato ad ammonire il povero Qu già dalla sua giovane età contro l'umanità e i pericoli che rappresenta per i draghi.
    IMMAGINE: >CLICK<

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    TIPO DI SOFFIO: Ghiaccio;
    TECNICHE DI COMBATTIMENTO: //;
    PUNTI ESPERIENZA: //;
    PUNTI ABILITA' E NARRAZIONE: //;

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    Kheynra è nato da un uovo che si è schiuso su una nuvola che sorvolava la costa. Dal primo istante in cui ha aperto gli occhi, la prima cosa che è saltata all'attenzione dei suoi genitori è stata la sua estrema curiosità: era appena uscito dal guscio, non aveva nemmeno ricevuto il primo pasto, che già tentava di svolazzare di qua e di là, annusando ed esplorando i dintorni. La sua attrazione per l'ignoro si manifestò subito e proseguì anche durante i decenni seguenti. Non c'era maniera di tenere a bada questa piccola canaglia: nonostante gli ammonimenti del padre, dopo aver imparato a volare decentemente, molto spesso usciva dalla tana nella nuvola della famiglia per esplorare i dintorni e conoscere le altre specie di draghi che vivevano nella costa. Insieme a suo fratello conobbe le storie su luoghi lontani e venne a conoscenza dell'esistenza gli esseri umani. Gli venne raccontato da sua madre che i Daydream viaggiavano sulle nuvole per il mondo ed esploravano i sogni degli altri, ma che a causa degli umani la loro famiglia aveva deciso di rimanere nel territorio dei draghi. Lentamente Khey sviluppò un crescente interesse per quella misteriosa specie e iniziò a esplorare sempre di più i confini tra le terre dei draghi e quelle degli umani. Non gli importava di venire scoperto: era solo troppo curioso per resistere.
    Fu così che, un giorno del suo trentesimo anno di vita, la incontrò, una femmina umana. Era solo una cucciola, una bambina, ed emetteva degli strani versi. L'aveva trovata sul confine sud-ovest delle terre, tutta sola, coperta di pelle pendente (vestiti, che cose strane...) e piangente. La curiosità bruciante lo spinse ad avvicinarsi, ma non appena lei lo vide, si ricordò degli ammonimenti di suo padre e voltò via, nascondendosi dietro una nuvola. Nei giorni successivi, continuò a tornare sul confine e a osservare l'umana dall'alto del cielo, al sicuro dai suoi piccoli occhietti verdi. Erano creature davvero strane, gli umani, così piccole e indifese... non riusciva ancora a capire come fosse possibile che Sho li temesse tanto, visto che gli sembravano più prede che predatori. Credeva che gli umani fossero creature persino più potenti dei draghi, ma la verità era che quella cucciola era totalmente vulnerabile alle sue zanne o ai suoi denti. Per assicurarsi di non considerarla un succulento pranzetto, ogni volta si premurava di cacciare a volontà: quella creaturina era troppo preziosa per ucciderla. Iniziò a esplorare anche i sogni di quell'esserino, rendendosi conto che gli incubi invece erano di gran lunga più interessanti e più utili per comprendere gli umani. Nessun altro umano adulto tentò mai di venire a riprendere la bambina: poteva essersi persa o essere stata disconosciuta dai genitori, Khey questo non lo sapeva... anzi, la verità era che non gli interessava. Più tempo lei rimaneva, più lui avrebbe avuto occasione di saziare la curiosità che lo tormentava. Trascorsero due anni, durante i quali la creaturina pianse, si disperò, poi, a causa della fame, imparò a procurarsi il cibo. E il drago imparò a conoscere le debolezze e le forze di un singolo essere umano.

    Chiamò quella cucciola umana col nome di Zaime-Niska.

    In quei due anni, quando lei era troppo debole, era Khey a procurarle del cibo. Si era lentamente affezionato a quello scricciolo sbucato dal nulla, ma non si era mai permesso di farsi vedere, così come aveva sempre tenuto quel segreto per sé, senza rivelarlo nemmeno a suo fratello. Per quanto si fidasse, non poteva rischiare che qualche drago decidesse di eliminare l'umana, perché magari ritenuta pericolosa. Si sforzò di mantenerla al sicuro dai suoi stessi conspecifici, sperando che sopravvivesse nelle terre dei draghi. Un giorno, però, con la pioggia che batteva prepotentemente sulle sue ali tese nel volo, Khey tornò al solito luogo, senza trovare la ragazzina. Iniziò a cercarla, seguendo le tracce del suo odore. La pioggia rendeva difficile ritrovare le tracce, finché non incontrò le orme inconfondibili di piccole zampe umane. Le seguì. Udì il ruggito di un drago, misto al grido della bambina. Immediatamente drizzò le orecchie e il muso, iniziò a correre verso la fonte del trambusto, spiccò il volo per arrivare più in fretta. E giunse alla zona di caccia di un Flamingo Wyvern. Non aveva idea di come l'umana fosse finita in quel guaio, ma appena la viverna aveva fiutato il suo odore, subito l'aveva puntata come una preda. Kheyran in quel momento si rese conto che non avrebbe mai potuto sopportare di perdere la piccola Zaime: per quanto non sopportasse doverlo ammettere, si era affezionato a quel piccolo esserino. Così scese in picchiata, aggredendo con i denti e con gli artigli il predatore. Ingaggiarono un duello cruento: lui non aveva mai combattuto contro un altro drago, era privo di esperienza e molto più giovane del Flamingo Wyvern, tanto che all'inizio ebbe la peggio. Gli artigli poderosi del nemico squarciarono l'ala sinistra, procurandogli una profonda e dolorosa ferita. Fu il dolore stesso a innescare l'istinto di sopravvivenza: improvvisamente la priorità non era solo proteggere l'umana, ma anche sé stesso. Così riuscì in qualche modo a sconfiggere il nemico, che batté in ritirata. Lui però uscì dallo scontro ferito e malconcio: non poteva volare e zoppicava visibilmente, aveva anche perso molto sangue. Troppo sangue.

    L'oscurità che lo aveva avvolto improvvisamente si diradò con lentezza. Si trovava ancora nella zona di caccia della viverna, ma era notte. Man mano che riprendeva coscienza dal mancamento procurato dalla perdita di sangue, i sensi tornarono attivi. La prima cosa che percepì, fu un tocco, sull'ala. Ruggì di spavento e dolore e si allontanò di scatto, prima di rendersi conto che ciò che lo aveva sfiorato era la manina pallida dell'umana. La fissò, basito e stupito: sentiva l'odore della sua paura, eppure lei non stava scappando. La osservò meglio e si rese conto che stava applicando sulle ferite una strana mistura melmosa, la stessa che le aveva visto preparare molte volte per curarsi le ferite. Lentamente si calmò, capendo che voleva solo aiutarlo. Si era ripromesso di non farsi più vedere dalla cucciola, invece ora erano entrambi lì, lui l'aveva protetta e lei in cambio gli stava medicando le lesioni causate dalla lotta. Quel giorno, fu quando Khey diventò amico di un esserino di nome Zaime. Non riuscivano a capirsi, poiché i loro versi erano molto diversi, ma con lo sguardo si leggevano dentro l'un l'altro:

    "Grazie", dicevano gli occhi di lei.
    "Cerca solo di non cacciarti di nuovo nei guai", rispondevano quelli del drago.
    Anima:
    15 bontà, 15 malvagità
    (anima standard)


    Edited by Alya Angel - 11/1/2014, 14:14
  15. .
    ho provato a breedare ma mi dice ancora che c'è il limite di uova .-.
283 replies since 31/12/2007
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