• Vahlok •


Sorrisi. La prima prova, trovare il magistro delle sabbie era stata appena superata. Festeggiai orgoglioso nella mia mente per qualche secondo, ma subito mi ricordai di chi avevo di fronte e tornai serio.
- Il mio nome è Vahlok e come potreste già aver intuito sono qui da voi per farmi addestrare. Chiedo che mi sia insegniato a lottare e vincere contro un lodorak. Alcuni miei amici.... sono nei guai. -
Spiegai brevemente, non credo che volesse sapere tutta la storia, ma poi decisi di raccontargli tutto ciò che mi era successo cosìcchè potesse illuminarmi con la sua saggezza. Gli raccontai della grotta, dei goblin, degli orchi, del cucciolo di daydream, di sua sorella, dei goblin-stregoni e infine del clan dei daydream, della promessa di ritorno e della ricerca del magistro. Nel raccontare condivo il racconto con immagini sensazioni suoni e tutto ciò che era rimasto intrappolato nella mia mente condividendo con lui tutto. Speravo che la sua millenaria conoscenza avrebbe trovato degli indizi nelle immagini in modo da scoprire chi fosse il lodorak da sfidare.
Ascoltai la sua risposta mentre a mia volta osservavo colui che sarebbe stato il mio maestro. Aveva dei colori particolari tendenti al nero ed era incredibile che un essere tanto grande e scuro potesse essersi mimetizzato così bene sotto la sabbia. Rimasi affascinato dalle scariche elettriche che correvano lungo la sua figura; davano un senso di enorma potenza e mi intimidivano leggermente.

Mi spiegò lanciandomi la stessa bacca che avevo analizzato poco prima. Avevo sbagliato l'analisi certo, ma era meglio essere prudenti Senza troppi complimenti e sopprassedendo alla risata-ringhio la mangiai di gusto. Aveva un sapore molto particolare; Il succo assomigliava molto al sapore del sangue e la consistenza sotto i denti era quella della carne della selvaggina. Certo che ci sono cose stranissime qui nel deserto... Mi parlò anche di certe creature cacciabili, ma molto veloci e se a dirlo era lui, un drago abituato a questo posto, come poteva un novellino come me prendere quelle creature? Già mi sentivo preoccupato per l'imminente prova, certo che sarebbe stato un fallimento totale.
Mi mossi accanto al cespuglio che produceva quelle bacche e sperando che non mi rimproverasse mi accavacciai li attorno staccando un altro frutto dal cespuglio per mangiarlo.

-Cercherò di non deludervi, maestro.- Era incredibile come ogni frase delll'anziana creatura mi mettesse a disagio.

Parlò ancora e la sua ultima affermazione mi spaventò ancora di più.
- Come posso darvi qualcosa se non ho nulla con me a parte i ricordi del mio passato?-
Dubitavo che avrebbe risposto, ma feci comunque la domanda.

• Vahlok •


Appoggiai le zampe sulla graffiante e caldissima sabbia che si stava rapidamente raffreddando con il calare del sole. Avevo volato tre giorni di fila incontrando anche una tempesta di sabbia durante la notte tra il secondo e terzo giorno. Ero stanco e affamato. La prima cosa che però attirò la mia attenzione oltre alla bellezza del luogo era la fonte d'acqua. Mi ci avvicinai subito e bevvi avidamente quella fresca acqua che lavò la sabbia dalla mia gola in fiamme. Finito di rifornirmi esplorai la zona sperando di avvistare una qualche lucertolina o scorpioncino da rosicchiare. Cercai sotto le piante accanto alla pozza d'acqua e toccandolo ho notato la strana consistenza dei frutti rosa delle piante. Non avevo mai visto tale specie di frutti, per quanto ne sapevo potevano anche essere velenosi. Li studiai per bene prima annusandoli e poi aprendone uno. Avevano una consistenza stranissima nella mia zampa. Era peloso quanto un ragno delle giungle. Che queste piante fossero velenose come loro? Lo ruppi con gli artigli e l'interno aveva la stessa consistenza della carne anche il suo stesso colore. Quei cosi erano davvero strani. Non mi fidai a mangiarlo così lo riposi lì sotto la pianta da cui lo avevo preso. Passai oltre, non avevo certo voglia di morire in quel posto così desolato. Cercando creaturine credetti di avvistarne una: era un serpente. Mi misi in posizione per predarlo, ma quello uscì completamente dalla sabbia. Non era un serpente. Era un enorme Thunder.

- Chiedo perdono. Sono in viaggio da tanto tempo senza avere contatto draconico, perso in questo mare giallo, guidato solo dalle stelle e dai venti; non immaginavo neppure più di trovare qualcuno. Anche se qualcuno lo sto cercando. Sei forse tu magistro Tarrqor?-

• Vahlok •


Appoggiai le zampe sulla graffiante e caldissima sabbia che si stava rapidamente raffreddando con il calare del sole. Avevo volato tre giorni di fila incontrando anche una tempesta di sabbia durante la notte tra il secondo e terzo giorno. Ero stanco e affamato. La prima cosa che però attirò la mia attenzione oltre alla bellezza del luogo era la fonte d'acqua. Mi ci avvicinai subito e bevvi avidamente quella fresca acqua che lavò la sabbia dalla mia gola in fiamme. Finito di rifornirmi esplorai la zona sperando di avvistare una qualche lucertolina o scorpioncino da rosicchiare. Cercai sotto le piante accanto alla pozza d'acqua e toccandolo ho notato la strana consistenza dei frutti rosa delle piante. Non avevo mai visto tale specie di frutti, per quanto ne sapevo potevano anche essere velenosi. Li studiai per bene prima annusandoli e poi aprendone uno. Avevano una consistenza stranissima nella mia zampa. Era peloso quanto un ragno delle giugle. Che queste piante fossero velenose come loro? Lo ruppi con gli artigli e l'interno aveva la stessa consistenza della carne anche il suo stesso colore. Quei cosi erano davvero strani. Non mi fidai a mangiarlo così lo riposi lì sotto la pianta da cui lo avevo preso. Passai oltre, non avevo certo voglia di morire in quel posto così desolato. Cercando creaturine credetti di avvistarne una: era un serpente. Mi misi in posizione per predarlo, ma quello uscì completamente dalla sabbia. Non era un serprente.Era un enorme Thunder.

- Chiedo perdono. Sono in viaggio da tanto tempo senza avere contatto draconico, perso in questo mare giallo, guidato solo dalle stelle e dai venti; non immaginavo neppure più di trovare qualcuno. Anche se qualcuno lo sto cercando. Sei forse tu magistro Tarrqor?-

• Vahlok •

Uscendo dalla grotta osservai con rabbia e disprezzo tutte quelle creature. Per un attimo pensai di attaccarli, ma non aveva senso rischiare la vita per batterli. Volai Via sempre più in alto schivando facilmente gli attacchi di coloro che mi avevano mirato. Nonostante la sua fuga non ci misi molto a raggiungere Flemmeth che credo avesse rallentato per aspettarmi. Quando arrivai al suo fianco mi sentii subito costretto a indietreggiare. Lei agitava la coda irritata dalla mia affermazione.

-Hai sentito quei tamburi? il loro suono era troppo alto. Se suonano così ogni volta che vanno a caccia .... bah lasciamo perdere- Volevo concludere la frase con un "come hanno fatto i tuoi parenti anche se addormentati a non sentirli?" ma non volevo offenderla perciò tagliai corto.
Continuammo a volare in silenzio, io sempre dietro di lei osservando Raegar che ci imitava. Come cresceva in fretta! Era così bello vederlo volare. Sembrava davvero a suo agio nel cielo.

- Tra dodici lune sarò qui al tuo fianco e li stermineremo insieme. Non ho bisogno di ricompense, la mia l'ho già- Risposi volando fianco a fianco al cucciolo. Mi dava una così gran felicità vederlo felice!
- Ma ora- continuai - Ora non posso restare. Se vogliamo sconfiggerli devo diventare più forte. Nei miei viaggi ho saputo che ci sono dei draghi che ti possono far da maestro. Mi recherò da uno di loro. Voglio diventare più forte, per lui- indicai Reagar.
Arrivammo in quello che sarebbe stata la casa di Flemmeth per tutto quell'anno e lì ci separammo.
- Tornerò presto -

• Vahlok •

Se fossimo stati in alta quota sarebbe stata ben visibile la nuvoletta di fumo che emettevo ad ogni respiro. Stavo affilando gli artigli graffiando il pavimento della grotta in attesa di uscire e sterminarli. Si muovevano la fguori, coi loro tamburi rituali. Era davvero molto troppo stupido che quei piccoli idioti stessero cacciando con tutto il baccano che facevano. Già mi leccavo i denti pronti ad azzannarli al collo, recidergli la giugulare e ucciderli.

La sua voce mi distolse dal desiderio di carneficina.
- Ma possiamo prevenire ORA che anche solo pensino di zombieficarli! - Dissi per tentare di consolarla. Si era infatti accasciata triste a terra. Subito dopo la frase si alzò e prese Raegar in bocca e mi chiese di seguirla spiegandomi che non potevamo farla finita adesso con il piccolo.
Ringhiai sommessamente. Per quanto volessi non potevo negare che aveva ragione. Lei non badò ne a me ne a Raegar anche lui stava ringhiando (oh il mio...suo draghetto, ero così fiero di lui!) e con un poderoso scatto uscì dalla cascata e scappò dalla morse della massa al di fuori.
- Sconsiderata! Non ci stavano cercando, non c'era fretta di scappare!- Le urlai mentalmente, ma ormai la frittata la covata era fatta.
Il gruppone tra cui distinsi cinque maghi, dannatissimi loro, altrettanti orchi e una miriade quasi infinita di piccoli goblin puzzolenti stava puntando me ora.
- Al diavolo!- ringhiai tra me e me. Corsi diretto verso la cascata attraversandola e subito dopo esserne uscito presi un volo verticale, ma zigzagando per evitare i colpi di quegli infami. Raggiunta una buona altezza a cui nessuno riusciva ad arrivare avrei preso a seguire la dragonessa.