[Missione] Una situazione rovente.

Giocatore: Kirin

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    ok, pian piano capisco come funziona ^^

    Kirin
    uh, sembrava proprio essere lei! Kirin la vide chiaramente sentirsi presa in causa, la gioia di averla trovata venne però inghiottita dall'adrenalina della fuga, oltretutto capì da un suo cenno piuttosto schietto che doveva tacere "uh... ups è lei!" per un attimo quello sguardo poco rassicurante lo rese perplesso, ma non c'era molto tempo per porsi troppi dubbi, anche perchè non doveva semplicemente correre, ma tirare come non mai sforzando i muscoli delle zampe mettendoci il massimo impegno e fu emozionante anche se spaventoso il loro schizzare attraverso la vegetazione, volare di certo non avrebbe aiutato a sparire dalla vista della coppia di misfit controllati mentalmente, e l'unica possibilità per il dorato draghetto era confidare in lei, che lo aveva salvato.
    Che emozione poi finalmente sentirsi libero com'era sempre stato, senza più il condizionamento mentale da parte dell'umano, era felice in un certo senso, aveva paura di tornare sua vittima, forse questo permise al giovane Pigmy di non mollare fino all'ultimo... poi, un'ombra, non ne fu sicuro, ma il fermarsi improvviso dell'esperta Sora confermava il suo sospetto, infatti adesso i loro inseguitori li cercavano dall'alto, ragion per cui nemmeno Kirin si mosse, ma piuttosto imitò la crimson, che con la cautela di un esperto cacciatore si mosse silente e fluida di lato, Kirin si impegnò per non essere da meno, muovendo i passi per seguirla sotto quel sasso che celava un'apertura che sorprendentemente per lui si rivelò essere una galleria "accipicchia! non l'avrei mai notata..." già, l'anfratto era stretto e come l'altra dovette strisciare quasi appiattendo le ali passando in mezzo a quell'umido passaggio in mezzo alla terra, era buio, e se non fosse stato che la galleria presentava un unica via anche Sora sarebbe stata introvabile li sotto, sapeva nascondersi molto bene.
    Presto arrivò anche lui in un apertura più grande, il passaggio finì in questo buco più grande, una tana pavimentata in pietra molto spaziosa e che permetteva alla luce di penetrare attraverso la soffittatura bucherellata, un bel nascondiglio, Kirin si guardò attorno, c'era anche dell'acqua, al momento però Kirin era ancora occupato ad ansimare e proteggersi mentalmente mentre non proprio privo di tensione rimaneva dov'era a fissare colei che l'aveva salvato... notò che la cosa era reciproca e dopotutto le circostanze erano comprensibili, minuti interminabili di silenzio trascorsero, gli occhi azzurri fissi su di lei a studiarla, un pò curioso.
    Fu poi lei a cominciare per prima, Kirin arretrando col capo chinò il capo guardandosi risollevandolo subito -oh, dev'essere stato stamattina!- irritato ripensò al suo tocco ipocrita, a quel punto Kirin si stava apprestando a dire ovviamente quello che già lei sapeva, e fu prevenuto dalle sue parole, così che restò interdetto dalla sua prontezza -ah! non volevo...! ... ehm si...- poi fu pure sorpreso da una sabbiata sul muso, alla quale infastidito Kirin squittì sbatacchiando le palpebre e piegando la testa e con una zampa strofinandosi la zona oculare -hum...- poi ricevette una lavata di capo pazzesca, tenne istintivamente arretrata la testa e si sedette sorbendosi il caratterino delle crimson, vedendola poi lasciandosi andare sul suo bel giaciglio, Kirin si stava quindi osando a rispondere, alzando leggermente la zampetta -ehm...- per poi venire interrotto da un'altra domanda, che aveva la precedenza, ed addirittura adesso si sentì un pò preoccupato dall'atteggiamento aggressivo della draghetta, se avesse risposto male rischiava davvero di essere attaccato? -uh, davvero non sapevo che il suo potere fosse collegato al sapere il nostro nome!!... sono stato catturato giusto ieri, ma sta tranquilla! mh.. non ho detto a nessuno il tuo! eh eh... uh? ma come ha fatto a sapere il mio?...- cominciò rispondendo a lei, pian piano rendendo il tutto una riflessione nervosa e rapida della sua mente un pò fra se e se, specie sull'ultima domanda, fino a che con tono squillante sobbalzò quasi -ah! jarad ieri me l'ha chiesto... ohimè! che stupido!- esclamò scuotendo la testa, adesso si era messo a camminare avanti e indietro lungo lo spazio a sua disposizione a distanza da Sora, facendo ora irritato fra se e se-grrr però questa me la paga! oh si se non ridurrò a pezzettini il suo piccolo diadema!! così proverà lui stesso come ci si sente ad essere invasi mentalmente! mh...- era ora di sfogare un pò tutta la frustrazione repressa e fu così, all'improvviso, che ricordandosi della domanda principe della draghetta sollevò la testa, e fermandosi le fece, con la solita lingua sciolta -oh... ah e comunque è una lunga storia Sora, ti stavo proprio cercando!- fece entusiasta di esserci finalmente riuscito.
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    Sora si fece ancora più sospettosa per quanto arretrò nell'udire che Kirin non aveva fatto menzione del nome di lei con l'umano o i draghi prigionieri.
    - Probabilmente ha preso il tuo nome quando ti ha catturato a creato un contatto fisico la prima volta, non quando hai detto il tuo nome a Jarid o come cavolo si chiama! -
    - grrr però questa me la paga! oh si se non ridurrò a pezzettini il suo piccolo diadema!! così proverà lui stesso come ci si sente ad essere invasi mentalmente! mh...-
    - ohhh!!! Finalmente qualcuno che ragiona! Io ho liberato per qualcosa, e a quanto pare hai ilf egato per farlo! bene bene, non ho sprecato tempo e pietra rarissima a quanto pare, questo mi migliora la mia pessima giornata. -
    La Crimson Flare lasciò che Kirin si sfogasse e gli permise di abbeverarsi a mangiare alcune delle sue gemme in attesa di cacciare qualcosa di più sostanzioso.
    - oh... ah e comunque è una lunga storia Sora, ti stavo proprio cercando! -
    Sora piegò di lato la testa riluttante e sbuffò esasperata. - Rispondi alla mia domanda e dimmi chi ti ha detto il mio nome, dimmi come ti chiami solo se ti fidi di me ed infine dimmi il motivo per cui mi cercavi. Come puoi constatare da solo non sono più padrona del MIO territorio da un anno a questa parte, quindi non so cosa mai un pigmy vagabondo come te possa volere da me. -
    Il suo sguardo invece si fece all'improvviso furbo (e leggermente maniaco) mentre spalancava un occhio per osservarlo da vicino - Lo sai che mi devi la libertà vero? Lo sai che io non do mai nulla gratis, vero?!?-
     
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    Kirin
    nonostante il fatto che l'atteggiamento non proprio amichevole della draghetta più anziana non era esattamente accomodante per il più giovane pigmy dorato, ecco, almeno il suo carattere estroverso ed attivo gli permetteva di mantenere una certa libertà di parola ed anche un certo ardire da parte sua, la sua spiegazione fu tuttavia esaustiva, e Kirin scosse il capo... ora anche se si mostrò arrabbiato e fuori di se non era davvero un tipo in grado di incutere timore o che, ed era divertente vederlo così, tenendo poi presente che il suo umore variava in fretta la scena poteva farsi buffa.
    Inaspettatamente però Sora pareva gradire quella vena decisa di ipotetica vendetta, Kirin alzò gli occhi verso di lei, che sembrava volergli addirittura permettere di abbeverarsi, e data la fame, anche sgranocchiare qualche gemma per compensare -uh! grazie Sora, soprattutto per avermi salvato!...- e così favorì, non voleva approfittare in maniera avida però, perciò si limitò a bere il necessario dalla risorgiva, avvicinandovisi piano e poi consumare un paio delle pietre preziose che l'altra gli aveva messo a disposizione, sicuramente avrebbe dovuto poi cacciare qualcosa in un secondo momento, ma al momento andava bene per tornare un pò in forze.
    Nuovamente si soffermò a guardare poi la crimson, quando con il suo atteggiamento un pò forse spazientito ripropose la sua domanda, Kirin silenzioso e con un che di obbedienza nello sguardo ed in posizione seduta acoltò le varie richieste, così poi si prodigò nel rispondere nello stesso ordine -ehhm... allora, Dorum mi ha detto di te! è stato veramente gentile... ah già, non ti ho detto che mi chiamo Kirin! grazie ancora per il salvataggio... e... mi dispiace davvero che le circostanze non siano le migliori, comunque ti stavo cercando perchè ho fatto un lungo viaggio qui alla ricerca di Kahlerea! Dorum mi ha detto però che solo tu potresti darmi il permesso...- e rispose a tutto ciò non smettendo di utilizzare l'enfasi delle sue espressioni e gesti corporei, manifestando rispettivamente prima una certa allegria, visto il bel ricordo che aveva del red dragon che l'aveva salvato (un abitudine ormai) poi gratitudine visto che chinò il capo un paio di volte concitato, per poi terminare con un tono entusiasta e speranzoso.
    Comunque il cambiamento nell'espressione di lei fu un pochettino inquietante, Kirin piegò la testa e lo sguardo, ammutolendosi un poco come quando ci si sente studiati da un predatore che sta già gustando il suo spuntino con la mente, abbozzò quel che poteva essere un sorriso nervoso, ed alle sue parole molto candidamente, ma un pò poco convinto rispose -eh.. già, hm non potrò mai ringraziarti abbastanza per avermi tolto dalla testa l'influenza di quell'umano eh?...ehm è solo... che non avrei portato con me nulla di prezioso... ecco, eh.. sai... il viaggio lungo... oh si! ma Jahara mi aveva promesso un bel pò di gemme se le avessi mostrato il mio nuovo fuoco con il potere della pietra mh mh- si trovò un pò in difficoltà all'inizio, buffamente nervoso per quella situazione, in fondo si chiedeva cosa mai volesse lei da lui, di colpo gli sembrava di tornare ad essere di fronte a quella grandissima Ember che lo fissava malevola... comunque riprese sul finale, giungendo un pò freneticamente ad annuire, sporgendosi un poco, senz'altro questa possibilità gli piaceva di più, tanto quel che gli interessava era Khalerea.
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    Sora ascoltò dapprima perplessa poi man mano sempre più sorpresa le parole di Kirin. Era decisamente colpita dal fatto che quel piccolo pigmy straniero avesse avuto l'onore di incontrare Dorum, un antico e rinomato drago della zona e persino la solitaria famiglia di Emeber governata da Jahara. Mantenne per sè il crescenterispetto che stava provando per Kirin, preferendo invece mostrarsi ancora un po' irritata per quella parlantina veloce e un po' confusa tipica di Kirin.
    - Non sei un tipo da sottovalutare a quanto sembrerebbe... Khalerea dici? Intanto oltre al mio permesso ti serve anche sapere il nome che ha per noi pigmy. Noi pigmy la chiamiamo Falerea ed è una cosa che ti servirà sapere quando la troverai. -
    - eh.. già, hm non potrò mai ringraziarti abbastanza per avermi tolto dalla testa l'influenza di quell'umano eh?...ehm è solo... che non avrei portato con me nulla di prezioso... ecco, eh.. sai... il viaggio lungo... oh si! ma Jahara mi aveva promesso un bel pò di gemme se le avessi mostrato il mio nuovo fuoco con il potere della pietra mh mh -
    Sora scoppiò a ridere divertita - Mi stai forse offrendo ciò che già mi appartiene? Credi forse che non conosca a menadito ogni cava di pietre preziose del mio territorio? No caro cucciolo ingenuo, non ho bisogno delle tue pietre, penso anzi che ti meriterai di tenerle se sarà nientemeno di un Ember a donartele. Su una cosa però hai ragione, non potrai mai ringraziarmi abbastanza per averti liberato. Ciò che ti si prospettava era peggio della morte.-
    Fuori la luce della luna e delle stelle, più bianca e fredda che mai dopo il caldo rovente del sole nell'arcipelago dei vulcani, cominciò a splendere tra le fessure illuminando con delicati raggi tutta la grotta di Sora.
    - Ebbene io voglio sapere cosa faresti se io ti lasciassi andare ora senza chiederti nulla in cambio. Non illuderti, perchè tanto non lo farò. Quale sarebbe il tuo primo obiettivo? -
    Gli occhi di lei lo fissarono indagatori e ricchi di aspettativa mentre la coda strisciava a destra e a sinistra, accentuando la delicata inclinazione della testa verso destra.
     
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    se sopravvive a Sora niente potrà minacciarlo o.o

    Kirin
    si be, forse Sora avrebbe dovuto ascoltare tutta la storia per non farsi troppi castelli in testa riguardo a Kirin ed alle sue gesta, spesso sconsiderate quanto le sue parole, in ogni caso fu poi il momento del più giovane Kirin di ascoltare, i suoi occhi azzurri manifestavano la sua viva curiosità ed attenzione, senza alcuna nota di fastidio o offesa per via dell'atteggiamento dell'altra, o per il suo carattere, quel che disse gli fece venire in mente alcune parole di Jahara, tanto che annuii un paio di volte mentre Sora specificò il nome corretto per la loro razza -oh!... giusto! perciò si chiama Falerea per noi? aha! chissà quando la troverò...- non si trattenne dal mostrarsi più sprizzante di gioia dato che stava andando avanti in quella ricerca, dopo tanti sacrifici... scalpitò un pò con le zampette agitando la coda, forse confidò in particolar modo che non sarebbe stato così ostico ottenere dunque a quel punto il permesso della draghetta, il tempo avrebbe mostrato se faceva bene o no.
    Adesso venendo invece alle "trattative", Kirin non si aspettò quella risata da parte di Sora, per tanto si fermò stavolta lui perplesso a guardarla "uh? ho fatto una battuta?" generalmente quando ne raccontava una se ne accorgeva... forse era qualcos'altro, si scoprì essere proprio la risposta in se, non aveva idea di quanto in realtà la crimson Flare non avesse bisogno del suo piccolo gruzzolo di gemme che FORSE sarebbe riuscito a recuperare (e sicuramente avrebbe preferito non tornare da Jahara affatto) -ah... uh... ok, be si, è proprio vero...- un pò interdetto non seppe bene cosa rispondere, aveva senz'altro ragione che restare schiavo di quell'umano sarebbe stata la peggior cosa, forse Kirin si sentì anche un pò imbarazzato per via dell'ilarità non voluta e del nomignolo che gli era stato affibiato, ma ovviamente lo mascherò con alcuni manierismi, e passando rapidamente alla domanda successiva, tanto ormai si faceva buio quindi avevano tutto il tempo (relativamente parlando).
    La domanda fu strana, e con una smorfia associata ad un piegamento di capo, il Pigmy dorato ci pensò su, muovendo debolmente la coda, si sentiva un pò osservato, un pò troppo "brr.. mi guarda peggio di quel flamingo..." si ritrovò a pensare, scacciò la cosa scuotendo leggermente la testa, e sbloccandosi prese a dire con la solita parlantina sciolta -be, supponendo che tu davvero lo facessi allora senza dubbio salverei Jarad e Hizara mh mh!... e darei una bella lezione a quell'umano oh si! Falerea dopo...- alzò dunque il capo, e come contraddicendosi scosse la testa, ora stava prendendo a parlare, ma non direttamente verso Sora, infatti lentamente prese a muoversi nuovamente a destra ed a sinistra, esprimendo a se stesso il suo ragionamento (sempre rapido e confusionario ovviamente) -... però no, sicuramente l'umano mi catturerebbe di nuovo! hmmm però con un piano potrei... ma come faccio a liberarmi poi degli altri Misfit se li dovessi incontrare?... oh però non posso proprio cercare la pietra e fare come se non fosse successo nulla mhhh... ah! aspetta!- ok adesso si fermò e concitato riprese a parlare con chi avrebbe dovuto fin dall'inizio, ovvero Sora -ci dev'essere per forza un modo per annullare i suoi poteri! senz'altro anche il suo diadema ha i suoi limiti... per esempio Jarad mi ha detto che si tiene alla larga da grandi Dovarum perchè potrebbe perdere il controllo, stava anche per dirmi qualcosa tipo che sicuramente ci dev'essere un'altra pietra più potente della sua, e Khalerea?! ehm Falerea... scusa...?- i movimenti nervosi ed agitati mostravano il suo entusiasmo nel seguire quel lungo ragionamento, sicuramente fastidioso ai più che doveva invece rispondere ad una semplice domanda... e dopo solo pochi secondi piegò ulteriormente la testa, ora più calmo chiese ancora -...ehh che vorresti allora in cambio da me?-
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    Sora lo guardò più confusa che mai mentre si agitava come un cucciolo indeciso e mentre seguiva i suoi movimenti con uno sguardo corrugato alla fine perse la pazienza e sbottò-E STAI UN PO' FERMO! Sei un drago o una cavalletta??- Prendendo un lungo sospiro per salvaguardare la propria pazienza Sora si concentrò sull'unico pezzo sensato del discorso di Kirin, chiedendosi per l'ennesima volta come avesse fatto a sopravvivere fino ad allora. -ehh che vorresti allora in cambio da me?-
    - Bhè, tu mi devi due favori- disse lei candidamente - Uno per averti liberato dall'umano ed uno perchè ti ho rivelato il nome della pietra e ti darò il mio permesso per impossessartene, anche se non sei nativo delle Isole del Fuoco.-
    Dopo essersi gettata in bocca con noncuranza una gemma fissò Kirin per vedere se suscitava in lui sconcerto o rabbia. Ma come prima il pigmy aveva celato il suo disappunto sembrava farlo anche ora, sebbene un'esperta dragonessa come Sora sapesse leggere tra le righe. A Kirin piaceva essere sottovalutato per poi sorprendere l'avversario, così pensava Sora.
    - Sono lieta del fatto che vuoi aiutare quei due incoscienti di Mysfitt. Io non li aiuto per una questione di principio, dal momento che oltre ad attraversare il mio territorio senza alcun riguardo sono stati anche talmente impudenti da non darmi retta e dirigersi proprio tra le braccia pelose dell'umano... questo capita a chi non mi ascolta! - esclamò stizzita -direi che la loro punizione è durata quanto basta. Se avessi saputo che la femmina doveva avere le sue uova forse li avrei salvati prima. ma dopo l'affronto che hanno voluto farmi... Bhò! Non ci devo pensare! Per fortuna sei giunto tu, un pigmy che mi deve un favore! Liberarli dall'umano, questo è il primo favore che ti chiedo.-
    Si prese una pausa per grattare via della terra da un artiglio, come se Kirin nemmeno fosse là. - Per riuscirci devi far addormentare l'umano e prenderti il diadema. Non ti puoi avvicinare a lui mentre dorme, la magia del cristallo lo sveglierebbe, ti serve un oggetto magico e anche piuttosto potente. E non voglio Dovarum più grandi di me nel mio territorio, cosa credi? Di portare qui quello stupido Flamingo della costa? Un pallone gonfiato e rimbambito che non se le deve nemmeno pensare le mie terre! -
    Ricordandosi però dei dubbi di Kirin si affrettò a spiegare come avrebbe fatto a fare addormentare il carceriere prima che il pigmy la subissasse con altre frasi senza senso e balbettanti - Hai presente i fiori velenosi della prima isola che hai visitato? Quella con i golem? Ecco, devi prendere uno di quelli che crescono in centro all'isola, non sulle coste, perchè sono più potenti. Direi che una cosa utile da sapere è che se bagnati quei fiori sono inutili come dell'erba secca, quindi mi sa che ti conviene bagnarli spesso nel viaggio di ritorno. Devi addentrarti e non rischiare di venire addormentato o schiacciato dai costrutti di pietra, prendere il fiore più grande che trovi e portarli dall'umano, facile no? Probabilmente dopo un fatto del genere si deciderà finalmente ad andarsene!-
    - Il secondo favore che mi devi invece è di andare nell'isola a nord, dalla parte opposta a dove ci troviamo noi ora. Lì devi parlare a mia sorella Galia e farti dare una Radice Nera per la mia magia, non sarà difficile. Prometti di farmi questi due favori in questo ordine ed io ti do ufficialmente il permesso, Kirin figlio di Keredav di prendere ed assorbire Falerea, che il fuoco bruci senza ferirti, che le tue zanne restino sempre affilate e che la fortuna ti assista! - Disse, completando la formula di rito con un tono solenne.

    Edited by Zaphira Serafine - 29/6/2014, 14:56
     
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    Kirin
    Kirin era veramente coinvolto nel proprio stesso monologo, infatti si fermò di botto quando Sora, giustamente irritata gli urlò di starsene un pò fermo, il draghetto giallo in particolare fermò tutti i movimenti nervosi tranne quello della coda, si sedette guardandola negli occhi e fece silenzio uh... scusa.. riconosceva durante le sgridate che spesso si lasciava andare, ma essendo fatto così nessuno era mai riuscito a cambiarlo.
    Potè perciò ascoltare con che candido tono gli venne illustrato ciò che significava la restituzione dei favori, a quanto pare erano due, cosa che sorprese il Pigmy giallo, ma che se ne stette zitto, con un pò di disappunto e sbattendo le palpebre...
    uh!... ma quindi avrò il tuo permesso?! si accese, dando l'impressione di scordarsi per quei pochi attimi del punto che invece voleva mettere in risalto Sora, cioè che Kirin avrebbe dovuto far qualcosa per lei, l'eccitazione prese quindi il posto del disappunto precedente e cancellò anche alcuni dubbi, questo dal momento che stava evidentemente gustando anticipatamente il raggiungimento del proprio obiettivo e perciò fu ben più allegro "aha! hey non sembra così male come me l'avevano descritta..." ma pensò un pò troppo presto.
    Quando il draghetto giallo quindi ascoltava la spiegazione successiva restò incuriosito dal racconto, probabilmente trovando un pò strano quel modo di vedere le cose verso i due Mysfitt, sembrava non le interessasse così tanto della loro sorte, anzi... ovviamente poi, nel dubbio se doveva o meno farlo, Kirin si affrettò ad annuire non molto convinto quando Sora manifestò stizzita ciò che pensava su chi non ascoltasse la sua presunta saggezza mh mh... e quindi andò avanti, incredibile quanto fosse comunque in grado il draghetto dai colori caldi di starsene buono ad ascoltare visto quanto sapeva parlare... alla fine sorrise quasi contento di aver fatto sentire Sora fortunata addirittura del suo arrivo, quasi si sarebbe impettito se non gli avesse tagliato le zampe subito mettendo tale fortuna in relazione al favore che lui le doveva, quindi giunti al termine del primo incarico Kirin si prese un paio di secondi per pensarci ehhm... per poi constatare ah bene! avevo intenzione di farlo comunque... si questo gli andava bene, ed annnuì convinto, piegando successivamente il capino solo un pò stranito dalla considerazione che in quel momento stava NON ricevendo, ma vabbè, prestò comunque attenzione alle istruzioni...
    quando sentì nominare quel Flamingo di cui aveva ancora forse uno o due segni sulle scaglie, be, Kirin rabbrividì un pochino affrettandosi a scuotere il capo nonono! eh, ed io non penso proprio vorrebbe aiutarmi... sicuramente lo avrebbe seguito però, passando però oltre si parlò della vera soluzione al problema, Kirin era ora un misto fra lo stupito e quell'espressione tipo "hmm non mi piace quel che mi stai dicendo" ed infatti fece un paio di smorfie mentre sentì quel che avrebbe dovuto fare, dondolò la testa e con una zampa posteriore si grattò dietro un corno... alla fine avendo anche saputo del suo secondo incarico rispose a Sora wow... stava soppesando la formula di rito con un pò troppa serietà d'accordo Sora! accetto volentieri! eh... non pensavo sarebbe stato così semplice chiederti il tuo permesso, mhh non capisco proprio perchè mi abbiano augurato tutta questa buona fortuna con te... mah.. non stava mai zitto quand'era il caso.
    In ogni caso si alzò da seduto, e pareva abbastanza pimpante nonostante i difficili compiti che avrebbe dovuto svolgere, Kirin era probabilmente concentrato sulla ricompensa che lo attendeva e perciò guardava la crimson con una bella dose di gratitudine
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    Sora sorrise nel vedere l'allegria del giovane pigmy, probabilmente pensando che Kirin prendesse troppo alla leggera il compito che gli era stato affidato.
    - Buona fortuna allora - disse, e senza altri preamboli lo invitò ad uscire per continuare la sua avventura che durava già da diversi giorni.
    Rifocillato dalla pausa e dal discorso a Kirin si apriva un crocevia di possibilità. Avrebbe potuto benissimo andarsene e lasciarsi tutto alle spalle, oppure tornare dagli Ember e farsi aiutare da draghi di stazza possente. Per farlo però avrebbe dovuto passare di nuovo sulla cosa controllata dal Flamingo, e la prospettiva di rincontrarlo non era tra le migliori.
    Seguire le indicazioni di Sora alla fine sembrava la scelta migliore perchè avrebbe portato più benefici (anche se pure i rischi sarebbero aumentati). Dirigendosi a nord-est Kirin sarebbe presto giunto nuovamente alle isole fiorite, dove il dolce profumo dei petali portava ad una morte certa. E purtroppo non sarebbe bastato fermarsi sulle coste, ma sarebbe servito un fiore che cresceva nell'entroterra perchè a detta della Crimson flare essi erano più potenti e uno normale non sarebbe servito ad addormentare l'umano e prendergli il diadema.
    L'aria della sera era pungente, calda, ma allo stesso tempo un refolo d'aria portava con sè una punta di gelo. Le stelle erano offuscate dalle volute fumose dei vulcani e l'aria in cielo era ricca di polveri, ceneri e lapilli che sembravano prendere il posto prepotentemente alle abituali luci notturne.
    Il fuoco di quel posto arrivava fino al cielo, a punteggiare l'aria. Rumori di animali, tra cui gufi e passi felpati di alcune volpi si facevano sentire tra l'erba secca e risuonavano in aria molto spesso. L'isola era piuttosto rigogliosa in quel punto e la vegetazione avrebbe offerto una buona copertura per la partenza di Kirin, specie se unita al favore delle tenebre.
    Senza stelle ci si poteva orientare solo con le correnti d'aria calda, che faceva intuire dove fossero i cinque grandi vulcani delle isole. Inoltre il mare diffondeva la sua voce instancabile infrangendo continuamente onde sugli scogli e portando il loro rumore con folate di vento ricche di salsedine.
    La notte era nel suo pieno ed in cielo non si vedevano altri draghi, per la fortuna del giovane Kirin.
     
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    Kirin era allegro a motivo della ricompensa che ormai vedeva più vicina, ma senz'altro a freddo non era proprio contento di ritornare dalle parti di quell'isola in cui ci aveva quasi lasciato le scaglie, di certo però non ci stava pensando adesso, infatti scodinzolante e pronto per quella nuova avventura accolse bene l'augurio che Sora gli fece grazie Sora, partirò subito già, si sentiva carico e senza altri fronzoli uscì dunque per lo stesso cunicolo che aveva percorso entrando, piegandosi ed appiattendo le ali sul dorso per passare, fino a sgusciar fuori dall'altra parte, e come prima cosa constatò i dintorni, il cielo, gli odori, con un pizzico di circospezione, dopotutto non ci sarebbe stato da sorprendersi se l'umano fosse così insensibile da spingere i due Misfit nel continuare a cercarli fino allo sfinimento, il Pigmy di fra l'erba alta annusò ma senza percepire pericoli nell'immediato, era ormai buio da un pezzo e se non fosse stato per le fiamme dei coni vulcanici ed i lapilli incandescenti per via delle fitte nubi quella notte sarebbe stata molto più buia. Oltretutto anche più fredda, visto che il caldo non era più soffocante come di giorno, a parte i soliti rumori della notte, come gli animali notturni ed i loro movimenti tipici di un luogo rigoglioso come quello, non si sentivano, perciò Kirin fu abbastanza sicuro di poter partire in sicurezza, anche perchè gettando lunghe occhiate al cielo non vi vedeva alcun Dovarum solcarlo hmm perfetto! non vedo l'ora di portare uno di quei fiori all'umano peloso! eheh.. si, l'aveva fatto un pò ridere il modo in cui Sora l'aveva chiamato, ed oltre al desiderio di rivalsa Kirin non avrebbe lasciato di certo Jarad ed Hizara in balia di quello schiavista, pericolosa o meno che fosse la cosa.
    Perciò non perse altro tempo, alzando la testa cercò di orientarsi, dato che nella corsa per fuggire dai due pigmy azzurri aveva fatto poco caso alla direzione, non essendoci stelle si basò sulla conformazione del territorio e l'andamento delle brezze calde, così che localizzò prima il vulcano di quell'isola, per poi capire in base al rumore dove stesse il mare, che fortunatamente non era lontano, riconobbe più o meno da dove era arrivato, e quindi anche la direzione in cui doveva andare, e senza indugiare iniziò a procedere a zampe fra l'erba alta, non voleva ancora alzarsi in volo, avrebbe sfruttato il buio e la copertura della vegetazione finchè sarebbe stata la scelta migliore, l'udito e l'olfatto potevano oltremodo aiutarlo ad orientarsi ed a percepire eventualmente la presenza di pericoli, con un occhio anche verso l'alto ogni tanto per assicurarsi che non lo stessero ancora cercando, comunque non voleva essere ancora li per quando sarebbe stata mattina, perciò per quanto gli concedeva la sua furtività nel muovere i passi in maniera silenziosa cercò di darsi una mossa.
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    Kiri si aggirò, ombra tra le ombre, nell'alta erba secca, senza far notare la sua presenza nemmeno agli animali sempre attenti e spaventati dai predatori.
    Muovendosi con circospezione evitò dunque di imbattersi in potenziali nemici, ma anche di allertare Rachin come civette che con il loro acuto stridio avrebbero rivelato la sua posizione.
    Quando la terra cominciò a fondersi con la sabbia Kirin seppe di star passando ai margini della pineta entro la quale l'umano aveva messo radici. Un rumore sordo lo colse all'improvviso, una scossa di energia che colpisce sempre chi si muove di soppiatto. Kirin potè notare i due pigmy azzurrini dormire esausti ai piedi di un albero, accovacciati l'uno affianco all'altra e probabilmente senza più forze per controllare se il loro ex compagno di aggirasse nei dintorni. Dormivano respirando piano, le zampe coperte di graffi per la lunga ricerca e le ali abbandonate lungo i fianchi sembravano pesanti il doppio, come se trasportassero tutt'ora la fatica compiuta.
    Il chiaro della luna era più che sufficiente per intraprendere la direzione giusta: verso est si sarebbe diretto alla scogliera a strapiombo che aveva avuto modo di esplorare e dove, con sua sfortuna il pappagallo controllato dall'umano lo aveva attirato. Tutt'ora il grande muro di roccia risplendeva sotto la luna, arrossato appena dal lontano fuoco del vulcano instancabile. Partire da là sarebbe stata la via più breve, come gli aveva consigliato Sora. Avrebbe però dvuto sorvolare un tratto di mare molto ventoso, con forti correnti d'aria e senza alcuna isoletta dove riposare, inoltre nell'isola successiva si sarebbe potuto trovare subito davanti i famosi fiori con i loro guardiani, non sarebbe stato facile

    nuova mappa, molto meglio della prima ;)
     
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    Kirin riuscì ad essere furtivo e silenzioso, così con un basso profilo potè procedere senza intoppi, i rumori della sera e l'aria leggermente fresca lo accompagnarono nel suo silenzio e nella sua circospezione fino al superamento delle zone boscose, ancora non pareva proprio che ci fosse traccia di alcuna ostilità o pericolo, perciò andò abbastanza tranquillo.

    Fu a quel punto che il draghetto dei caldi colori sobbalzò quasi, dopo alcuni metri passati con la rinnovata sensazione di sabbia fra le zampe oltre alla terra e l'erba, ecco venne colto da un improvviso rumore, che lo fece appiattire immobile li dov'era, quindi prestò attenzione tendendo i muscoli, ma scorse poi la ragione di tutto ciò, e restò a bocca aperta nel vedere che più in la c'erano proprio coloro che lui stava evitando... Jarad e Hizara erano sotto al tronco di un albero e parevano sfiniti, o almeno, dormivano affiancati tutti malmessi e mostranti evidenti segni che facevano pensare che forse non da molto si erano fermati dalle ricerche volte a trovarlo. Kirin deglutì a vuoto "oh.. no.. Hizara.. Jarad.." alzò la testa, poi il collo, infine il corpo e posizionò solo un passo in avanti verso i due "gn come si è permesso di ridurvi così quell'umano!? ... cavoli se vorrei aiutarli!..." fece una smorfia al pensiero di vederli così e non potersi avvicinare per non essere scoperto ed attaccato da loro, sapeva che c'era un solo modo di aiutarli "ok, allora devo darmi da fare e non fallire!! ts.. farò pentire quell'umano di aver mostrato il suo brutto muso liscio! ... resistete, presto sarete liberi! parola mia!" si risolse nei suoi pensieri, annuì con determinazione rinnovata a portare a termine la sua missione e non sbagliare, a quel punto proseguì, di nuovo facendo attenzione a non passare vicino ai Misfit e senza far rumore.

    La luce degli astri e della luna riusciva a superare le coltri nuvolose e sulfuree a sprazzi, e ciò era sufficiente per il Pigmy giallo a decidersi su che rotta imboccare, dalla sua posizione poteva dunque vedere a lato in lontananza la scogliera che aveva scelto di seguire all'inizio, perciò volse l'occhio verso il mare, annusando l'aria, e ragionando su che strada prendere "hm .. si, farò sicuramente prima se parto da lassù, però il vento è forte, è proprio un problema se arrivato la sono stanco ed arriva un mostro!! meglio di qua... ma... guardò dritto, sapeva esserci l'isola centrale più grande dall'altra parte, con il suo grande vulcano, ma era comunque pericoloso "gnnf.. non voglio proprio rivedere quella viverna con più stomaco che cervello, però potrei, ecco! stando più a est, forse posso evitarlo e ripartire subito e..." non finì il ragionamento, era tempo di agire, sapeva che rotta prendere e tentare, perciò non tardò ad alzarsi in volo nella notte.

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    Il draghetto confidava nei suoi occhi per vedere attraverso l'oscurità, e le ombre per coprire almeno un pò la sua posizione, si alzò di quota per fare meno fatica, e cercando con il fiuto dove le correnti d'aria inebriate dal puzzo di zolfo sarebbero state più calde ed agevoli da cavalcare... prese una direzione assimilabile ad un nord nord-est, l'obiettivo era quello di raggiungere l'isola principale, ma in particolare il punto in cui la costa era più vicina al tratto di mare che la separava dall'isola con i fiori velenosi, punto che era decisamente più ad est di dove ricordava aver fatto quel suo brutto incontro con il Flamingo... in effetti non doveva essere nemmeno lontano dal territorio degli ember "brr.." ebbe un brivido.. e comunque poi da li avrebbe potuto riposare qualche minuto, e poi avrebbe senz'altro potuto partire da li per giungere più o meno al centro dell'isola "aha! piano perfetto! come sempre del resto..." convinto lui...
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    Avendo evitato la scogliera ventosa ora Kirin doveva affrontare solo le raffiche d'aria marina che provenivano dall'oceano, ma che se non alro permettevano di orientarsi perchè portavano con sè l'odore salmastro del mare. Giunse finalmente alla spiaggia dove era precedentemente atterrato quando i delfini lo avevano scortato da Sora e caiì ancora meglio dove fosse quando vide il sentiero irto della scogliera allungarsi alla sua destra. La dura roccia però none ra la sua attuale destinazione, infatti senza ulteriori indugi prese il largo, facendo nuovamente il tratto di mare che separava l'isola a sud con quella centrale.

    Man mano che proseguiva le correnti d'aria si facevano sempre più altalenanti, ora sospingendolo come un carezza premurosa ed ora rallentandolo come una forza invisibile che gli si opponeva. Dovete restare concentrato per tutta la traversata, specie perchè si ostinava a volare con attenzione e circospeione tramite i suoi movimenti furtivi che lo portavano a nascondersi tra le onde e gli spruzzi marini. Quando l'alba cominciò a rosseggiare il mare ed il disco del sole fece capolino all'orizzonte tingendo l'aria di rosa ed arancio Kirin potè distinguere a malincuore che in lontananza una sagoma rosata volava in circolo, verso ovest. Probabilmente era il Flamingo, ma da quella distanza non poteva esserne certo se non espandendo la propria mente per sondare con cautela le creature intorno a sè, cosa che però lo avrebbe esposto ad un rischio notevole. Le ali cominciavano ad essere molto stanche, volare di soppiatto contrastando le correnti marine non è cosa da poco, ma finalmente la costa cominciava a vedersi ed il sole splendeva appena più forte, ridando colore alla terra riarsa. Nella penombra mattutina il rosso vivo e iridescente della lava che fluiva lenta in mare davano a Kirin un ulteriore punto di riferimento: probabilmente le sue supposizioni erano esatte e il territorio degli Ember non doveva essere lontano.
    Mentre teneva lo sguardo fisso sulla spiaggia un rumore alle sue spalle echeggiò sotto la superficie dell'acqua. Spuma, schizzi e gorghi turbarono il mare, il quale si apriva e si sollevava come quella volta in cui il Flamingo era emerso all'improvviso, cercando di cacciarlo. Una sagoma scura ed enorme si avvicinava veloce e sinuosa verso l' alto, a circa 30 metri alle spalle di Kirin. Il giovane pigmy potè intuire dalla sua vicinanza che probabilmente si trattava di un drago.
     
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    Kirin ben presto si trovò in volo, e così cullato a tratti da correnti d'aria, in altri momenti sospinto diversamente, in altri ancora ostacolato dal vento contrario, il Pygmy dovette far fronte a tutto ciò mantenendo un basso profilo, il che era stancante, ma non voleva proprio essere ancora colto di sorpresa... così spostando il proprio volo seguì le onde, le increspature spumose del mare offrivano una certa protezione visiva, così procedette in silenzio per il resto della nottata, di tanto in tanto quando necessario sbattendo le ali quando la corrente veniva meno.

    E perciò si fece mattina, era meraviglioso vederla spuntare cacciando le tenebre e riscaldando con i raggi del sole le scaglie del draghetto, ora si vedeva anche meglio, ma questa non fu totalmente una buona notizia "hmpf! quella viverna è ancora a cercarmi? che fastidio..." constatò con una smorfia, ma come aveva previsto prima di partire il drago che vide spiralare in lontananza era più ad ovest rispetto a dove sarebbe approdato lui, perciò se si fosse mantenuto a debita distanza non ci sarebbero stati problemi, magari non era nemmeno il Flamingo, in fondo era tanto distante che solo ora riusciva a scorgerlo appena... ma tanto bastava per convincerlo a non rischiare per scoprirlo.
    Volare lo stava stancando, in effetti, i battiti delle sue ali risultavano leggermente più macchinosi adesso dopo svariate ore volando all'erta, un'altra leggera smorfia testimoniava l'indolenzimento che cominciava a sentire, i suoi occhi azzurri però si focalizzarono sulla costa li davanti a lui, che apparve proprio come un punto di appoggio adatto a riposarsi un pò "uhf... queste traversate sono proprio spossanti!... oh, vero, non mi sono ancora fermato un attimo da che l'umano ci ha mandati a caccia.." e sospirando ripose le sue speranze dunque sul suo imminente arrivo sull'isola per un bel riposino... ma... -uh?-.

    Un rumore diverso da quello dei soliti flutti che si sono susseguiti per tutto il tempo fece capolino, ed essendo dietro di lui l'istinto fu quello di volgere il capo, vide l'acqua sollevarsi, una sagoma scura molto grande, e sentendo i gorghi ed i rumori che dalle profondità parvero avvicinarsi e salire sentì un brivido - ah! accidenti!- esclamò allarmato cogliendo il pericolo lasciò perdere il fattore basso profilo, sbattendo le ali si spinse verso l'alto per staccarsi il più possibile dalle acque del mare contemporaneamente a qualche spirale atta a salire più velocemente, virando per guadagnare più velocità e quindi una volta assunta una posizione più aerodinamica appiattendo le zampe e distendendo meglio le ali si diresse a tutta velocità via da li, verso la costa.

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    Dall'acqua che ribolliva sotto di se Kirin potè vedere con chiarezza un'enorme testa di un blu profondo spezzare il velo d'acqua ed emergere dalla superficie del mare per guardarsi intorno lentamente. Era un enorme Water, ma non sembrava avere cattive intenzioni, anzi, espanse la sua coscienza per poter parlare con Kirin. - Giovane Dovarum, dove sei? Ti chiedo venia per la mia improvvisa apparizione, desidero solo porgerti una domanda - continuava a guardarsi intorno senza puntare il muso verso l'alto. evidentemente il collo massiccio e ricco di pinne dorsali e membrana non era abituato a muoversi verso l'alto anche perchè un drago senza ali non vola nell'aria, ma nell'acqua dove nulla ha il suo vero peso e ci si fonde con l'immensità liquida del mare. I movimenti dovevano per forza essere diversi, come ci si sente a galleggiare in un' aria densa che sostiene equamente il tuo corpo senza sforzo? E la pressione che schiaccia come una montagna non appena ti inabissi?
    Il grande drago marino mostrava ampie branchie ai lati del collo ed una sinuosa linea di spine sul dorso. Era lungo e serpentino e presto Kirin vide emergere dietro di lui le altre parti del suo corpo che si alzavano e si rituffavano in mare in continuo movimento. Aveva diverse piccole pinne lungo il corpo, più quattro posizionate dove solitamente per i draghi terrestri ci sono gli arti. La lunga coda terminava in un'ultima grande pinna caudale, trasparente, che lasciava trapelare i raggi del sole e brillava come un diamante coperta com'era da infinite gocce d'acqua.
    Il profumo dell'aria salmastra e della terra s mescolavano, la spiaggia doveva essere vicina. L'aria era pregna dell'odore di alghe, terriccio, conchiglie, sabbia calda e scura. I fiori gialli che in passato avevano dato protezione a Kirin si mescevano a quell'insieme aggiungendo un'essenza inebriante e dolciastra.
    Mancava poco alla sua meta, valeva la pena fermarsi proprio ora mentre le ali dolevano?
     
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    Kirin non se la sentiva certo di rischiare a starsene li a vedere che cosa sarebbe uscito dalle acque, vide comunque che non c'erano dubbi sul fatto che un altro Dovarum era proprio a poca distanza ormai, lo vide uscire fra schizzi e spruzzi violenti per via della sua mole notevole, il draghetto giallo aveva già messo un pò di distanza di sicurezza quando questo si guardò attorno... tuttavia sorpresa fu per lui notare, almeno per il momento che il Water che l'aveva quasi colto alla sprovvista in realtà non aveva cattive intenzioni... a dargli l'indizio il fatto che avesse aperto ed espanso la sua coscienza per raggiungerlo, ma non per scopi malevoli, piuttosto per comunicare e domandargli aiuto, forse.

    -uhh?...- un pò col dubbio ed un pò titubante a fidarsi a quelle parole volse il capo all'indietro, prendendo a piegarsi sul lato destro, così da virare mantenendo il volo e riducendo la velocità, così da avere tempo per guardarlo e capire cosa sarebbe stato più sicuro fare, aveva chiesto scusa, forse non si era accorto del draghetto e non intendeva fargli un agguato, Kirin notò che seppur cercandolo l'altro non l'aveva ancora trovato, forse a motivo della sua natura, notandone la forma serpentiforme e massiccia, priva delle ali che lui in quel momento sentiva così stanche ed appesantite, fu per Kirin uno sforzo anche solo girarsi per fare quel controllo, e fece una smorfia, però rispose -Dovarum grande, devo ammettere che mi hai fatto preoccupare!!- iniziò in tono concitato - una domanda? mi piacerebbe proprio risponderti! però devi sapere che non sono di queste parti, ecco... e sono un pò stanco, sai? volevo arrivare sulla costa in fretta... - aggiunse con tono sempre come suo solito abbastanza attivo, però intaccato dalla stanchezza, a quella distanza infatti poteva percepire bene gli odori che provenivano dalla sua meta, addirittura i fiori gialli che gli avevano offerto protezione sulla spiaggia scura, il tutto gli faceva davvero desiderare un forse meritato riposo... tuttavia quel drago non sembrava avere cattive intenzioni, e non se la sentì di snobbarlo.

    - annf.. cosa volevi chiedere?- finì semplicemente per dire, mentre sbattendo faticosamente le ali tornò indietro quel tanto che bastava per essere a metri sufficienti dal dragone da poter conversare e vedersi chiaramente, ma anche con una certa distanza perchè il Pigmy avesse la possibilità di fuggire se fosse stata solo una tattica... e poi chiaramente si abbassò, arrivando a neanche un paio di metri dal pelo dell'acqua, visto che pareva in difficoltà il Water nel guardare in alto.


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