[Missione] Sulla via della saggezza.

Giocatore: Mijix

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  1. Shadow Omega
     
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    Mijix
    Il paesaggio verdeggiante riprese a scorrere sotto a Mijix, che in volo stava dirigendosi verso Nord. Era concentrato sulla missione affidatagli da Galog e non prestava molta attenzione a tutti quelle nuove specie di piante. Ma qualcosa catturò al sua attenzione. Sulla sua rotta si trovò di fronte a cinque strane creature dal ventre tondo e gonfio e dai movimenti bizzarri e goffi. Ma che diamine sono quelle cose? Rimbalzavano giocosamente qua e la e Mijix sgranò gli occhi assumendo un'espressione sbalordita, quasi sconvolta, tanto erano strane e fuori dal comune quelle creature. Erano draghi poi? E per quale ragione si muovevano così? Ad un tratto si accorsero di lui e si ricomposero. A sua sopresa uno di loro gli chiese:
    -Straaaniero? Dove sei diretto? Desideri aiuto dal mio clan?-
    -Ehmm...sono diretto verso un clan di grifoni, a quanto mi hanno detto si trova da queste parti. Sapete darmi delle indicazioni?


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    -Ehmm...sono diretto verso un clan di grifoni, a quanto mi hanno detto si trova da queste parti. Sapete darmi delle indicazioni?

    Il Balloon che aveva parlato inclinò la testa di lato, imitato dai suoi compagni. Essi si misero a galleggiare nell'aria velocemente, evidentemente felici di aver trovato un nuovo svago.
    - Sì! Sono quaaa vicini! Devi solo procedere aaaancoraaa un po' più aaavanti, puoi infaaatti già vedere quel grosso pino grigio. La loro tana è sotto le sue fronde.
    Maa cosaa vaai a faare?? Sono difficili da vedere, quando ci vedono si nascondono sempre! -
    Un Balloon più piccolo arrivò saltellando per osservare lo sconosciuto. - Anche io voglio vedere i Grifoni! Sono una razzaaa nuovaa!-
    Il gruppo guardò incuriosito Mijix mentre molti piccoli e pacifici occhi scuri si posavano su di lui in attesa.
     
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  3. Shadow Omega
     
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    Mijix
    I balloon iniziarono a muoversi ancora con quel loro fare strano. Anche se Mijix si sarebbe impegnato con tutte le sue forze non sarebbe mai riuscito a considerarli una razza aggrassiva. Erano così buffi e simpatici che sarebbe rimasto volentieri con loro. Ma aveva un obbiettivo in mente ora.
    -Sì! Sono quaaa vicini! Devi solo procedere aaaancoraaa un po' più aaavanti, puoi infaaatti già vedere quel grosso pino grigio. La loro tana è sotto le sue fronde. Maa cosaa vaai a faare?? Sono difficili da vedere, quando ci vedono si nascondono sempre!- Avevano pure uno strano modo di parlare. Ma i pensieri del drago grigio si focalizzarono su ciò che gli aveva detto il balloon. Si nascondono? Il pink mi aveva parlato di loro come creature... ah sì, dalla mente accecata dalla rabbia. Ma prima che potesse rispondere, quel bizzarro gruppo di draghi gli si avvicinò ancor di più tanto che uno gli chiese:
    -Anche io voglio vedere i Grifoni! Sono una razzaaa nuovaa!-
    Mijix arretrò un momento, imbarazzato da tutta quell'improvvisa attenzione proveniente da quei draghi euforici. No, non si sarebbe lasciato seguire conoscendo i possibili rischi della sua missione.
    -Vi ringrazio molto dell'indicazione, ma sarebbe meglio andassi da solo. Mi hanno riferito di questa razza come delle creature aggressive - Spero che sia solo uno stupido pregiudizio... -Potreste correre dei rischi magari solo per colpa mia...
    Salutò quei strani abitanti della foresta... del cielo sopra la foresta, e continuò il viaggio.


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    Il Balloon fece una capriola, un po' intristito, ma accettò suo malgrado la risposta e si allontanò, insieme al resto del gruppo.
    Solo il primo Balloon si fermò un attimo, anche se era desideroso di non separarsi dal suo Clan e quindi parlò in fretta - Essi non attaccano per primi solitamente, ma attento a non farli infuriare!- dopodiché si allontanò senza aggiungere altro.

    La foresta scivolò nuovamente placida sotto le sue ali, mentre il sole ormai a mezzogiorno picchiava con dolcezza sulle sue spalle. Quella temperatura non era minimamente paragonabile a quella della sua regione natia, ma al contempo era una bella sensazione da provare, sebbene un po' fredda. Mijix si chiese come sarebbe stato volare su di un monte con quella che chiamavano... neve.
    Nei pensieri degli altri draghi aveva tratto un'immagine bizzarra della neve. Essa era semplicemente sabbia bianca dal sapore dell'acqua? Non poteva saperlo fino a quando non l'avesse vista con i suoi occhi.
    Finalmente un enorme pino grigio gli si stagliò davanti, spiccando molto tra i suoi fratelli verde scuro.
    Era davvero un albero secolare, tanto che la cima riluceva come argento ed il tronco era grosso almeno il triplo di un drago di taglia media.
    Le sue radici sprofondavano nel terreno a tratti, compiendo grandi archi prima di rituffarsi nel sottosuolo, tanto che sembravano enormi serpenti di legno.
    Ma la cosa più sconcertante erano gli odori: freschi e antichi al tempo stesso. Il sottobosco marrone e verde per via degli aghi di pino e del muschio sembrava volerlo accogliere dopo il suo lungo ed estenuante volo.
    Con grandi giravolte il drago cominciò a scendere, planando tra gli alti tronchi del cuore della foresta.
    I richiami degli animali erano stranamente diminuiti, non vi era quasi alcun suono. Strane impronte tuttavia costellavano il terreno alla base del Pino d'argento, e ricordavano quelle di aquile e falchi. L'unico problema era che erano decisamente troppo grandi per appartenere a questi ultimi.
    Un verso rauco riecheggiò tra i rami, ed un altro vi rispose immediatamente, diversi metri più in là.
    Mijix tuttavia continuava a non vedere nulla.
     
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  5. Shadow Omega
     
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    Mijix
    I ballons capirono e si allontanarono. Mijix però sperava di rivederli ancora un giorno. Quando si stava già allontanando, uno di loro disse:
    -Essi non attaccano per primi solitamente, ma attento a non farli infuriare!-
    E Mijix replicò grato:
    -Grazie per la dritta! Lo terrò a mente!
    E riprese il volo. Il sole era a picco, scottava, sebbene non come nel deserto. Osservava l'ombra proiettata sulla chioma degli alberi e quando si trovò davanti a quel grande pino decise che era ora di scendere a terra e finalmente avrebbe conosciuto questi grifoni. Il pino era maestoso: grande e dal colore argenteo, secolare, quasi magico. Si ricordò di una storia raccontatagli dal padre, molti anni prima, di un albero enorme i cui rami erano le corna dei cervi che vi abitavano e le radici erano serpenti che cercavano invano di catturarli, senza riuscirci poichè incastrati sottoterra. Anche l'odore era nuovo, totalmente diverso da quello delle piante secche del suo luogo di nascita. Il terreno poi sembrava il manto di un animale altrettanto antico che ospitava l'albero e i suoi abitanti, incapace di muoversi per la sua pensantezza o stanchezza. Volava coi nervi tesi e i sensi alla massima allerta tra i tronchi degli alberi, sapeva che si stava introducendo nel cuore del loro territorio. E loro erano lì, sebbene non riusciva a vederli, sentiva la loro presenza e i loro versi. Un richiamo si alzò e si spense in un punto non bene definito fra i rami, e un altro fece lo stesso più avanti. Le impronte erano dappertutto sotto il pino, simili a quelle di un uccello rapace ma molto, molto più grandi. Mijix si decise a posare nuovamente le zampe a terra e proseguire a piedi. Forse avrebbe dato un'impressione migliore e meno aggressiva, cercando di far capire loro che non era lì per attaccare briga. Non riusciva a vedere nessuno. Avrebbero potuto attaccarlo da qualsiasi parte se lo avessero voluto. Quindi...
    -Sono stato mandato da Galog, - si affrettò a dire per attirare qualcuno con cui parlare faccia a faccia - sono un suo "messaggero"...
    Speriamo siano molto più ragionevoli di quanto mi hanno detto...


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    I rumori intorno a lui si fecero più incalzanti e presto Mijix capì che lo avevano accerchiato.
    Un grifone adulto, dall'aspetto maestoso e con delle grandi penne di un caldo marrone che sfumavano fino al bianco si fece avanti. Le sue ali maestose erano enormi e se aperte lo rendevano grande quanto un drago di taglia media. Le zampe erano strane, quelle posteriori infatti erano da leone, forti e scattanti come indicava anche la lunga coda da felino che ondeggiava irrequieta dietro di lui. Le zampe anteriori invece erano dotati di notevoli artigli ricurvi, come quelli di un'enorme aquila. Esse erano fatte per afferrare e dilaniare e non c'era da mettere in dubbio la loro pericolosità. Gli occhi piccoli erano molto luminosi e sovrastavano un becco adunco e tagliente, decisamente resistente ad un primo sguardo.
    - Sono stato mandato da Galog, sono un suo "messaggero"...-
    Il grifone raspò con gli artigli il suolo e rispose mentalmente a Mijix
    - Non conosco Galog. Pericolo? -
    Dal modo in cui si era espresso, con pensieri torbidi e tentennati si poteva capire che i grifoni avevano notevoli difficoltà a comunicare con le altre creature, sebbene ne comprendessero il linguaggio a grandi linee.
    Acuti versi accompagnarono quella risposta secca, rimbalzando di ramo in ramo. Ora si potevano vedere le loro forme indistinte accovacciate su i rami intorno a loro: vi erano almeno altri 3 grifoni che osservavano dall'alto, muovendo agitati la coda e scuotendo il grosso collo coperto di piume. Alcuni tendevano la testa per vedere meglio lo sconosciuto appena giunto, incuriositi dalle sue parole. Anche l'anziano fece qualche passo avanti, inclinando la testa di lato.
    - Non vogliamo problemi, vi sono già molti nemici e la mia famiglia è stanca di combattere. Vai via.-

    Erano visibilmente nervosi ed era palese che non gradivano la sua presenza nella loro tana.
     
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  7. Shadow Omega
     
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    Mijix
    Finalmente vide il grifone. Era quasi come se lo era immaginato ascoltando i racconti. La parte posteriore del corpo somigliava in tutto e per tutto a quella di un leone, mentre quella anteriore era ricoperta di piume e le zampe erano quelle di un uccello rapace come il becco e lo sguardo acuto. La figura che aveva ora di fronte era quella di un grifone adulto e maestoso. In un primo tempo Mijix ne fu intimorito. La classica sensazione di timore mista all'insicurezza che provoca la vista di qualcosa potenzialmente pericoloso per la prima volta. Ma poi quando vide che il grifone poteva benissimo comunicare, anche se in modo molto confuso e rude si tranquillizzò.
    -Non conosco Galog. Pericolo?-
    La faccia del gray assunse un'espressione di sconforto e di rassegnazione. Cominciamo bene. I grifoni non sapevano di chi Mijix stava parlando. E come avrebbe fatto ora a spiegargli tutto? E poi gli avrebbero creduto, avrebbero creduto ad un guradiano della foresta? Sicuramente Mijix doveva muoversi con cautela e non dar loro l'impressione che li stesse minacciando. Era circondato. Distingueva ora le figure di altri tre creature rapaci attorno a se, sui rami degli alberi. Il grifone che prima aveva parlato lo osservò da capo a zampe inclinando la testa di lato e si avvicinò al drago dal colore della cenere che teso fissava i suoi occhi.
    -Non vogliamo problemi, vi sono già molti nemici e la mia famiglia è stanca di combattere. Vai via.-
    -Non sono qui per creare scompiglio. Come ho detto sono stato mandato qui per fare le veci di Galog. Galog è il guardiano di questo angolo della foresta e pertanto ha il dovere di mantenere ordine a pace.- Mijix fece una breve pausa, cercando di intuire che cosa pensava il grifone riguardo a ciò che gli aveva appena detto.
    -Gli sono arrivate alle orecchie gli scontri che avete sostenuto contro un clan di pink e purple...
    No, forse non doveva andare diretto subito al sodo.


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    Il gifone lo ascoltò attentamente. Si vedevano i suoi muscoli tesi, pronti a scattare se qualcosa non fosse andato come doveva.
    - Gli sono arrivate alle orecchie gli scontri che avete sostenuto contro un clan di pink e purple... -
    Il grifone lanciò un grido e raspò a terra, rispondendo mentalmente con un certo tono di disgusto e rabbia.
    - Hanno attaccato loro per primi! Ci hanno costretto a fuggire. Infami draghi! Abbiamo bisogno del lago, è una zona ricca e la mia compagna presto avrà i cuccioli! - Trasmise tutto questo con immagini e sensazioni. Da quello che si poteva capire il Grifone aveva una mentalità piuttosto tribale, evidentemente era anche il più anziano tra tutti perchè Mijix potè cogliere con chiarezza che il suo interlocutore parlava come una creatura che ha vissuto molte esperienze.
    - Loro attaccano senza guardare, nè sapere, nè ascoltare -

    Un acuto grido di un altro grifone giunse nuovamente da dietro il tronco, a circa 100 metri da Mijix ed il grifone anziano, era però un verso strano, come distorto: sembrava come quello che avrebbe fatto un animale che cerca di imitarne un altro.

    Il grifone anziano urlò furibondo e si volse verso Mijix con gli occhi fiammeggianti di rabbia.
    Indietreggiò, perdendo ogni intento di trattare - I Mutraris! Li ha condotti da noi! E' uno di loro! - dopodichè si voltò lanciando un ultimo sibilo e corse velocemente verso la fonte del rumore.
    I tre grifoni sugli alberi attaccarono simultaneamente Mijix, uno di loro si lanciò in picchiata con gli artigli protesi ed era a circa 30 metri da Mijix, mentre gli altri due planarono velocemente, agitando le ali e urlando il loro rauco verso fino ad atterrare a circa 50 metri dal drago.
     
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  9. Shadow Omega
     
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    Mijix
    Il grifone ascoltava. Quando però Mijix arriva toccare gli scontri coi draghi la sua espressione cambiò in rabbia, e raspando a terra rispose furioso:
    -Hanno attaccato loro per primi! Ci hanno costretto a fuggire. Infami draghi! Abbiamo bisogno del lago, è una zona ricca e la mia compagna presto avrà i cuccioli! Loro attaccano senza guardare, nè sapere, nè ascoltare-
    E così Mijix si trovava di nuovo al punto di partenza. I grifoni ora accusavano i draghi. Il drago capì in fretta che non c'era modo di sbrogliarla con la diplomazia: alla fine una delle due parti se ne sarebbe dovuta andare. Mentre Mijix formulava la risposta in una maniera tale da non far infuriare ancor di più il grifone un grido di un altro, diverso, volutamente modificato. Un allarme! Pensò il grigio, voltandosi verso la direzione dalla quale era arrivato quel suono. Intanto il grifone furibondo verso Mijix, che si tirò di qualche passo indietro, temendo un attacco; il grifone però indietreggiava e fece apparire chiara l'intenzione di non volerne più sapere di quello che diceva il giovane drago che aveva davanti.
    -I Mutraris! Li ha condotti da noi! E' uno di loro!-
    -I chi? No, aspetta! Chi sono, io..
    Ma fu vano cercare di capire, di capirsi, di chiarirsi. Era proprio come gli avevano riferito. L'anziano che aveva avuto di fronte fin'ora se ne andò verso quell'urlo e i tre che stavano prima sugli alberi si buttarono su Mijix. Uno cadde in picchiata verso di lui, mentre gli altri atterrarono poco più distante. Era giunto il momento cruciale di quell'avventura, era l'ora di mettere in pratica ciò che aveva imparato nel deserto: combattere. Ok. E' il momento... calmo, come sempre e attenzione alle mosse false. Quello viene in picchiata. E' più vicino degli altri, sarà meglio sistemarlo per primo. In un attimo cancellò tutti i pensieri inutili della sua missione e si concentrò sulla battaglia. Era la prima vera e propria sfida che affrontava e l'emozione rischiava di mandare tutto a monte, se Mijix non fosse stato in grado di controllarla. Ora esistevano solo lui e quei tre grifoni. Il cuore batteva forte in preda all'adrenalina e i nervi fremevano pronti a scattare sotto il comando del drago. Si concentrò per un momento e poi corse. Corse verso la direzione di quello in volo, per avvicinarsi al grifone che scendeva in picchiata, con quelle lame che erano i suoi artigli pronti ad afferrare Mijix. Si avvicinò di quindici metri e quando l'altro era ancora in volo sopra di lui, il cinerino puntò, inspirò, contrasse i muscoli del petto e soffiò il suo raggio nella speranza di colpirlo. Il soffio di Mijix era particolare. Discendente dai Gray, i quali controllano l'elettricità presente spesso nell'aria, era in grado di, letteralmente sputare un fulmine. Un raggio elettrico di una luminescenza bianca in grado di stordire o di uccidere.


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    Il fulmine di Mijix colpì in pieno il grifone quando questi era a soli 5 metri da lui ed ovviamente questo lo rallentò dando modo a Mijix di cercare di spostarsi dalla sua linea diretta, ma ormai la picchiata era divenuta troppo irrefrenabile. Riuscì ad indietreggiare per fortuna ed il danno fu ridotto di molto!
    La bestia gli rovinò addosso, scalciando con gli artigli direttamente sul muso, mentre degli spasmi involontari provocati dalle scosse elettriche gli facevano tremare visibilmente le zampe. Il colpo l'aveva ferito molto e le penne erano tutte arruffate. Con un gemito di dolore capace di far rabbrividire anche la più dura delle creature il Grifone abbassò il capo e non appena toccò terra raspò il terreno cercando di reggersi in piedi. Con uno slanciò concentrò le sue ultime forze e cercò di allontanarsi per riprendersi mentre una larga ferita gli si apriva sul petto.
    Intanto gli altri due grifoni vedendolo in difficoltà si precipitarono sul luogo dello scontro correndo al massimo delle loro possibilità. Con stridii acuti si lanciarono sull'avversario e si fermarono a circa 20 metri da Mijix. Lanciarono assieme un urlo pischico spalancando le bocche in un suono che tuttavia sentì solo Mijix: perforante e acutissimo.
    Fu come una lancia gelida nelle tempie. Una sgradevole sensazione di freddo invase la schiena del drago e la testa pulsava dolorosamente. Più tempo avrebbe concesso loro di invadergli il pensiero e più gravi sarebbero stati i danni, sopratutto alla vista che rischiava di riempirsi di puntini luminosi.

    Oltre il tronco stava infuriando un altro combattimento. Un drago Gray a quanto sembrava tra le fronde, che ingaggiava una lotta violenta con il grifone anziano. Le immagini erano confuse dai rami e dalla velocità, ma vedere il suo simile fu alquanto sconcertante, non gli assomigliava solo, ma addirittura sembrava un suo gemello!


    Mijix ferito dall'attacco del grifone in picchiata (riduce i danni subiti grazie alla sua agilità di schivare il colpo): 8 danni
    Mijix ferito dall'attacco psichico di 2 grifoni: 6 danni
    Grifone 1 si allontana momentaneamente di 10 metri.
     
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  11. Shadow Omega
     
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    Mijix
    Il colpo andò a segno, ma non produsse gli effetti sperati da Mijix. Il grifone non arrestò il volo, rallentò solamente. Oh no... ho fatto male i conti!Era troppo tardi per spostarsi e così Mijix si prese il colpo in pieno. Tuttavia il suo avversario era ferito e urlando e gemendo cercava di allontanarsi dal drago. Il grigio intanto pronto per sferrare l'ultimo colpo fu frenato da un grido, un attacco mentale proveniente da quegli altri due. Era come se la mente fosse trapassata da un dardo gelido e di rimando anche tutto il resto dei nervi furono scossi. Ahhh! Ma che diamine è questa cosa...! Mijix emise un gemito sommesso e chinò il capo in preda al dolore. Cercando di non badare al fastidio alla testa continuò l'attacco e soffiò nuovamente contro il grifone ferito. Senza curarsi del colpo e dei danni provocati si voltò e si avvicinò al grifone che aveva alla sua destra, correndo, di una decina di metri.
    C'era qualcosa, aldilà degli alberi, che attirò l'attenzione di Mijix. Vedeva se stesso combattere contro il grifone di prima! Ma no, non poteva essere... sicuramente doveva essere un altro drago della sua stessa razza. Eppure era identico a lui! Qualcosa lo spingeva ad andare a vedere quel che succedeva, ma lo scontro e gli avversari lo tenevano fermo e con le zampe saldate lì dov'era, sconfiggendo persino la sua curiosità sovrannaturale.


    Usato: Soffio (elettricità)
    Soffio (15 m) = 32
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    Edited by Shadow Omega - 13/2/2014, 15:32
     
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    Il Grifone che gli stava dando le spalle cadde a terra definitivamente, scosso da terribili tremiti.
    - Non combatti lealmente, mostro!- urlò telepaticamente. Ma insieme al messaggio trapelò anche il suo dolore e la sua rabbia. Si allontanò a stento di altri 5 metri prima di cadere ansimando e cercando di fermare i tremiti.
    Il grifone alla sua destra vide arrivare Mijix e si impennò furibondo artigliando l'aria con le zampe affilate per poi compiere un grande balzo e lanciarglisi addosso,beccandolo selvaggiamente in un corpo a corpo che avrebbe impedito al drago di prendere fiato a soffiare un altra volta. L'altro invece si voltò e raspando il terreno si lanciò verso il compagno ferito per vedere come stesse e per aiutarlo a fuggire.

    L'altro Gray intanto inseguì il Grifone Anziano che stava compiendo una ritirata verso la radura iniziale. L'animale avea il fianco con un lungo squarcio che perdeva sangue in abbondanza.
    Il Gray non si accorse nemmeno di Mijix e con un verso decisamente poco da drago cercò di artigliare nuovamente il Grifone. Il capo della tribù urlò con rabbia e rispose, piantando con forza il becco nella zampa del nemico, fino a fargli perdere del liquido bluastro.

    (Mijix ferito dal becco del grifone: - 6 punti)
     
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  13. Shadow Omega
     
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    Mijix
    -Non combatti lealmente, mostro! Disse il grifone cadendo dopo esser stato colpito dal soffio di Mijix, che per tutta risposta disse:
    -Parli di lealtà quando combatti in tre contro uno solo?
    Il grifone che ora il drago stava attaccando si impennò e cominciò una serie di beccate che ferirono l'avversario, che non riusciva a prendere fiato per soffiare ancora. Anche se ferito nuovamente, deciso a vincere il grifone rispose ai colpi; all'ennesimo movimento del grifone Mijix si scansò di lato e con la punta della coda, dalla forma appuntita, con tutta la forza possibile cercò di colpire la testa della creatura alata all'altezza degli occhi, e una volta colpito, la stessa cosa dalla parte opposta. Terminata l'opera corse via, allontanandosi di una decina di metri; si ricordò però del suo scopo e del perchè era giunto lì, di quello che gli aveva detto Galog, i pink e pure il grifone. Ora stava creando anche lui scompiglio fra i grifoni. Rivolto al gfone che aveva appena colpito disse:
    -Ok, basta, finiamola qui. Questo scontro è inutile ed ha già causato troppi danni, a me, a te, al tuo amico laggiù... - riferendosi e spostando un attimo il capo verso quest'ultimo. Poi tornato ad osservare il grifone continuò - non ero venuto qui con l'intenzione di combattere.
    Avrebbe tuttavia soffiato di nuovo, da quella distanza, se proprio fosse stato necessario, cosa che il drago cinerino s'aspettava.
    Intanto l'altro Gray e il grifone anziano arrivarono a scontrarsi anche nel luogo dove i tre grifoni e Mijix stavano concludendo gli "affari". L'anziano aveva il fianco squarciato mentre il Gray, appena colpito alla zampa, perdeva sangue...blu. A Mijix non risultava che i draghi avessero il sangue blu. Tenendo d'occhio il grifone, cercò di comunicare mentalmente con il suo clone.
    -Chi sei?
    Attese una risposta, cercando di controllare sia l'avversario sia il dolore.


    Usato: Attacco fisico
    ATK F: 30 + 15 Punti Potere
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    Edited by Shadow Omega - 13/2/2014, 19:12
     
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    Il grifone fu costretto ad interrompere i suoi attacchi in seguito alle frustate e cercò di ripararsi con le ali, senza però fermare di molto i colpi di Mijix, il quale si stava davvero sforzando al massimo nella mira e nella forza, senza risparmiare alcun danno.
    Il secondo grifone fu in fretta alquanto malconcio, anche se la vicinanza impediva a Mijix di dargli il colpo di grazia, visto il poco spazio tra i due infatti il drago non poteva compiere grandi spostamenti del corpo.
    Con un ringhio anche il secondo grifone si ritirò, alzandosi in volo e scappando più in fretta che poteva verso i suoi compagni.
    Mijix però non gli badò, e si interessò piuttosto al suo simile -Chi sei?-
    L'altro drago per tutta risposta emise un verso rauco e decisamente poco draconico, osservandolo con la testa inclinata. I suoi occhi erano completamente bianchi, privi di iride e pupilla. Il grifone anziano intanto stava indietreggiando per recuperare le forze per il prossimo attacco, approfittando della distrazione del suo avversario.
    Una strana luce azzurrina avvolse il drago grigio, i contorni del suo corpo presero a tremare come se fosse stato colpito da un gelo improvviso. Mosse con forza le ali senza prendere il volo e sempre producendo quello strano verso i suoi contorni cominciarono a tremolare e sfocarsi, come visti attraverso una lastra di ghiaccio sporco.
    La coda si ritrasse, le ali ripiegarono su se stesse con un suono orrendo, come se venissero accartocciate. Il muso si schiacciò leggermente, mentre il collo si accorciava. Le zampe divennero tozze e basse e le squame lasciarono posto ad una pelle flaccida e molle. Una creatura disgustosa prese il posto del drago uguale a Mijix, aveva l'aspetto di un cinghiale senza peli e con la pelle davvero flaccida e molla, che a ogni suo movimento sobbalzava.
    Ripetè il verso ancora una volta, e non vi era rimasto nulla di draconico.
    Tutto questo era durato pochi secondi ed il Grifone Anziano ne era rimasto distante, allarmato e disgustato. Tuttavia poi la creatura tremolò ancora e mutò nuovamente.
    Le gambe si allungarono, crebbero artigli e pelo. Il collo si riempì di piume grosse soffici, lucenti come il becco affilato. Assunse le esatte sembianza del grifone a capo della tribù e scappò, velocissimo nella foresta, come solo le ali di un grifone o di un drago che conosceva la zona avrebbero potuto eguagliare.
    Il grifone anziano sospirò pesantemente e guardò con astio Mijix.
    - Hai detto che questo scontro è inutile ed ha già causato troppi danni al mio branco... ma non è rifiutandoci di combattere che riusciremo ad essere al sicuro dai Mutraris! Essi assumo la forma di ciò che vogliono, qualsiasi creatura, e ci attaccano costantemente... ma tu sei uno di loro, lo hai condotto qui! Tu sai tutto questo, infame mutaforma! -
    Tuttavia non attaccò, ma senza distogliere gli occhi da Mijix si allontanò arretrando lentamente fino alle immense radici dell'albero secolare.
     
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  15. Shadow Omega
     
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    Mijix
    Gli occhi del drago... della sua copia... facevano spavento, completamente privi di iride, e la risposta della creatura era un suono confuso e rauco e per Mijix fu impossibile comprendere quel che diceva. Ad un tratto poi si illuminò, sembrava poi che si stesse sciogliendo. Apparve al suo posto una creatura orrenda ricoperta di pelle molle che cambiò nuovamente forma. Ora era uguale identico al capotribù. Mutaforma... Mijix fu spiazzato dalla cosa. Si aspettava magari un'illusione o qualche strana magia, non una creatura di quel genere. Il mutaforma corse via nella foresta. Mijix voleva parlare ma si trovava bloccato... il mutaforma l'aveva usato per attaccare i grifoni. Un senso di odio iniziava a pervaderlo. Come aveva potuto! Per colpa sua i suoi piani di diplomazia erano andati a monte. Si sentiva come uno strumento, capitato a fagiolo a quell'essere disgustoso per compiere le sue malefatte. Un sentimento che aveva provato poche vlte nella sua vita. Avrebbe dovuto stare più attento. L'anziano lo osservava irato.
    -Hai detto che questo scontro è inutile ed ha già causato troppi danni al mio branco... ma non è rifiutandoci di combattere che riusciremo ad essere al sicuro dai Mutraris! Essi assumo la forma di ciò che vogliono, qualsiasi creatura, e ci attaccano costantemente... ma tu sei uno di loro, lo hai condotto qui! Tu sai tutto questo, infame mutaforma!-
    Una luce si accese nella mente di Mijix. Qualsiasi creatura? Anche un drago... anche un Pink, o un Purple, un grifone... e se fossero questi mutaforma a creare scompiglio? Dopotutto i grifoni accusano i pink di aver iniziato... i draghi accusano i grifoni. Se il ragionamento del drago quadrava allora si trovavano tutti dentro un grandissimo malinteso, un pasticcio causato da degli esseri che possono essere qualsiasi cosa.
    -Mutaforma! Se io fossi uno di loro pensi sul serio che mi convenga usare questa forma di drago... un giovane drago poco esperto, di piccole dimensioni... per combattervi? Non pensi piuttosto che assumerei la forma di un bestione enorme? E poi guarda i miei occhi e quelli di quella creatura... per non parlare della comunicazione!
    Urlò al grifone che si stava allontanando.
    -Hai detto che i pink vi hanno attaccato, senza ascoltarvi, senza sentire ragioni. E se quei draghi fossero solo mutaforma?
    Mijix sperava di trovare la risposta a quel disastro. E, in cuor suo, c'era una certa certezza di essere sulla pista giusta. Se era così allora sperava anche di trovare nei grifoni dei validi alleati.


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