[Missione] Sulla via della saggezza.

• Mijix •
-Io sono Funf, in ogni caso, Mijix, e lei è Silvana. Siaaaamo piuttosto aaabili nelle arti psichiche. Haimè! Aaaavere avuto un gruppo numeroso ci aaaavrebbe dato un enorme vantaggio... maaa così va il mondo! C'è chi vieeene e chi va e spesso è difficile aaallearsi con eeentrambi i gruppi- Una cosa che Mijix aveva imparato fin da cucciolo. Sempre in mezzo alle dispute, proprio come il grigio sta in mezzo tra il nero e il bianco. Ormai ci aveva fatto l'abitudine. I balloons furono sopra gli alberi più velocemente di quando il drago cinerino non si aspettasse, con il loro modo buffo di muoversi e rimbalzare, sembrava, sull'aria. La cascata era un punto brillante, lontano e perso nel verde. Il cielo non era terso: l'azzurro era macchiato dalle nuvole che si spostavano su di esso lasciando sulla terra zone d'ombra alterne a zone di luce. Il vento poi, era contro i viaggiatori, soffiando verso la Collina Ventosa alle loro spalle. Ma quello che disturbava di più, almeno Mijix, era la presenza di una creatura che volava più in alto e più avanti del gruppetto. Ne aveva abbastanza per ora di guai. Mijix l'avrebbe sicuramente tenuta d'occhio per tutto il viaggio.

• Mijix •
Quando giunsero a destinazione, il cielo si stava tingendo di rosso, e con esso anche le acque del lago dalla quale Mijix cercava di tenersi distante; osservando il lago piatto e ricordando le sue esperienze passate, un brivido corse lungo la schiena grigia e spinata. Fu però distolto dai suoi pensieri da un'oscuramento improvviso, un'mbra che passò sopra di loro, un drago che scendeva. Mijix osservò in lato e riconobbe il grande drago Pink con cui aveva parlato ore prima. Atterrò delicatamente nell'acqua.
-Sei tornato Drago Grigio e non da solo... suppongo che ci sarà un motivo della presenza di questi due Baloon.-
-Suvviaaa Heartloro! Non essere cosììì scontrosoo! Siamo amici di vecchiaa data tu ed io!-
A quanto pare il Balloon ed il Pink si conoscevano. Forse questo avrebbe potuto semplificare le cose.
- E' passato molto tempo Halam! Perdona la mia memoria. La tua presenza ora mi è di sollievo -
- Beneee! Porto infaatti molte notizie, ma credo che lascerò il piacere a Mijix per raccontarleee!-
Toccava a Mijix a parlare. E siccome erano un tantino a corto di tempo, era meglio evitare troppi giri di parole e adnare subito al centro della questione.
-I grifoni non c'entrano con gli attacchi, non hanno cominciato loro.- Guardando dritto negli occhi di Heartloro e assumendo un'espressione più decisa, specificò bene la questione.
-Quelli che vi hanno attaccato non erano grifoni, ma mutaforma con le loro sembianze, i Mutraris. Durante queste ore sono stato nel territorio dei grifoni ed ho potuto verificare con i miei stessi occhi che ciò che mi hanno riferito è la verità: loro non c'entrano e tutta la storia è stata un grande malinteso. Ora i grifoni si stanno organizzando per debellare la minaccia dei Mutraris, attaccandoli al loro nido. Avranno bisogno d'aiuto, quindi sono qui per invitarvi alla festa. Halam può confermare che ciò che dico è la verità.

• Mijix •
Mijix percepiva sulla sua pelle la sensazione di fastidio per l'errore commesso del pink. Come era nei suoi piani, la faccenda fu confermata da Halam. Probabilmente se fosse tornato solo con le sue parole, il Klan non gli avrebbe creduto. I due draghi stavano ancora parlando ma Mijix era distratto dall'arrivo del capoclan, un grande drago purple accompagnato dalla balloon e da altri tre suoi simili, poco più grandi del drago grigio e tre pink fra i quali Mijix riconobbe Hiroben.
- Entrambe le nostre parti hanno le loro ragioni. Non possiamo permettere che i Mutraris restino così vicini al nostro territorio, potrebbero attaccarci in qualsiasi momento. Al contempo però a nessuno del nostro Klan va bene che agiamo come sottoposti di una razza così diversa come i Grifoni. Pertanto agiremo a metà via, ho deciso.
I Pink voleranno insieme a Mijix per unirsi ai Grifoni, mentre i Purple aggireranno la destinazione, in modo da circondare il nemico. Heartloro a te affido il compito di guidare il gruppo di purple da lontano, inviaci immagini e direzioni da seguire.-
Fece una gran impressione, poichè le sue parole sembravano irremovibili e Mijix non ci pensò nemmeno a metter bocca facendo notare al Purple che non sarebbero stati sottoposti ai grifoni... solamente Malok voleva le loro scuse. Senza aggiungere altro prese il volo e partì per il luogo dello scontro. Un suo messaggio gli arrivò quando era già lontano.
-Grazie per ciò che hai fatto, sbagliammo a dubitare di te.-
-Dovere.
Ancora una volta diviso in due. Da una parte tranquillo, perchè vedeva una possibilità d'accordo tra i grifoni e i draghi. Dall'altra teso e dispiaciuto perchè comunque qualcuno sicuramente sarebbe uscito leso dallo scontro, che siano Mutraris, Grifoni o draghi. Ogni pensiero tornava su quello. E poi doveva combattere in una disputa che non gli apparteneva e stava chiedendosi continuamente perchè si sentisse tanto coinvolto.
-Voi cosa farete? Seguirete i Pink e i Purple?
Chiese ai due balloon.
Per l'ora sucessiva i draghi passarono il tempo a prepararsi. La zona del lago, che prima sembrava tanto tranquilla ora dava al drago cinereo una sensazione di trambusto e di fermento. Mijix aspettò la partenza riposandosi e girando attorno al lago. L'attesa lo stava uccidendo, era ansioso di partire per sistemare presto la questione e di allontanarsi velocemente da quel luogo bagnato da laghi.

• Mijix •
- Seguiremo te ovviaaamente e siccome devi conduuuure Hiroben, Heartloro e queste due giovaaani e belle Pink dai grifoooni la nostraaa scelta è già presaaa. -
Mijix scosse lievemente la testa con un sorriso sarcastico. Che strana razza di draghi.
Toccò a Mijix portare lo strano gruppo fino alla tana dei grifoni. Secondo lui avevano tempo per arrivare allo scadere del giorno concesso da Malok e perciò era inutile sprecare tante energie volando velocemente. Heartloro stava raccogliendo informazioni sulla collina ventosa trasmettendole poi al grande Purple.
Anche l'immortale curiosità di Mijix ora si stava annoiando. La foresta, sotto le ali dell'eterogeneo gruppo di draghi, era sempre uguale: alberi, rami, qualche piccola radura, quelche fiume o ruscello, qualche roccia, di tanto in tanto qualche abitante che li osservava stupito. Ormai il drago grigio percorreva per la quarta o quinta volta un tragitto simile. Tuttavia il sole si stava coricando a Ovest, alle loro spalle, e il cielo si stava oscurando sempre di più. Presto sorse la luna, non ancora piena, a raffreddare tutto il paesaggio che fino a poco prima era riscaldato dal sole. Poi, una ad una, si accesero in cielo le stelle. Mijix non 'aprì bocca' per tutto il viaggio con gli altri. Anzi, avrebbe pure rischiato di cambiare direzione mentre osservava il cielo, se non fosse stato per Halam che lo rimise prontamente in rotta verso Est. Subito riconobbe tutte le costellazioni che gli erano state insegnate. Dove le vedessero quelle figure lui non ne aveva la più pallida idea. Molto spesso non sapeva come definirle. Dove stavano in realtà? Erano lontane, vicine, appese al cielo... erano diamanti sulla volta di una caverna? Ma alla fine le vedeva per ciò che erano secondo lui e secondo suo padre: gli occhi curiosi di esseri antichi che osservavano un mondo che non apparteneva più a loro. E spesso si lasciava guidare da esse. Oggi gli infondevano coraggio e allontanavano la solitudine, anche se in fondo, solo non era, a seguirlo c'erano due simpatici balloon e quattro pink. Alla fine anche la notte era giunta al termine. E il sole spuntò di nuovo davanti a loro tingendo il cielo di rosa e accecando Mijix, che non lo sopportava quando gli stava in faccia. Troppo bene si stava di notte, fresco, buio, stelle. La luna fu l'ultima a scomparire.
Ormai dovevano esserci. Il sole saliva sempre di più, ed era quasi a picco quando giunsero finalmente il nido dei grifoni. Mijix cominciò a scendere, seguito dagli altri.
-Ci siamo! I grifoni sono la sotto, tra i rami di quegli alberi!
Disse rivolto ai Pink con qualche fugace immagine del posto.
Atterrarono e il viaggio terminò... per ora.

• Mijix •
Subito i grifoni si mostrarono al gruppo. Malok spuntò alla testa di un gruppo di altri 10.
-Stavamo giusto per partire, un piccolo gruppetto è partito in anticipo per ogni evenienza, ora non ci resta che raggiungerli. Siete arrivati davvero per un pelo. La sua espressione era gelida e di sfida verso i due pink, Hiroben e Heartloro.
- Ebbene? Non avete nulla da dire?-
Il momento delle scuse. I nervi di Mijix erano tesi come le corde di un violino, in attesa della risposta dei due. Sapeva benissimo che i draghi erano orgogliosi, e secondo lui non avrebbero chiesto scusa tanto facilmente. Ma, per sua sorpresa, non fu così.
- Siamo qui per aiutarvi a cacciare un nemico comune, non per porvi più omaggi di quel che meritate.-
- Stai attento a come parli, Pink. Voi ci avete attaccato per primi.-
- Si ma in seguito ad un inganno!-
Heartloro intervenì opponendosi anche a Hiroben.
- Hanno ragione loro. Vi porgo le nostre scuse. Il fato fu clemente nell'evitare perdite sia per noi che per voi.-
Hiroben, indignato e irritato prese il volo e li aspettò in cielo, pronto a partire.
Sembrava risolto. Senza tante storie il pink si era scusato con Malok e ora tutti quanti stavano in volo alla volta della collina ventosa. Anche durante questo volo, Mijix leggermente in disparte non parlò. Era solo con i suoi pensieri riguardanti ciò che lo aspettava sul quel colle. Avrebbe dovuto andare lì a sterminare mutaforma. Non era d'accordo e la sua natura si ribellava a ciò. Tuttavia non c'erano molte altre soluzioni per far convivere grifoni e draghi e i Mutraris, che, a quanto gli era sembrato, non erano Sharam dediti all'ascolto e alla comunicazione pacifica... poi un pensiero gli balenò in testa. Come avrebbero fatto i grifoni, i draghi, a riconoscersi in caso un mutaforma avesse preso le loro sembianze? Avrebbero rischiato solo di uccidersi a vicenda nel dubbio, come era successo a Mijix dopo lo scontro del giorno prima. La lotta si sarebbe trasformata in un macello. Serviva un riconoscimento, qualcosa che distinguesse i Mutraris dagli altri. Mentre ci pensava su e mentre mancava ormai pochissimo alla destinazione, un pink, con un ruggito di stupore attirò l'attenzione di tutto il gruppo. Era la femmina, e una pianta, ramo, radice, un qualcosa che Mijix non riuscì a definire, se la stava portando a terra, avvolgendola per la zampa. Quello era un albero, un albero spaventoso dal colore viola scuro, foglie grigie e vene rosse e nere. Inoltre sui rami erano cresciuti dei funghi dalla quale usciva un fumo nero e puzzolente.
La pink era trascinata fino a terra, dove anche le radici iniziavano a stritolarla, senza che la sua preda potesse fare nulla per liberarsi. Mijix stava per scendere in picchiata, ma altri rami salirono da quella pianta infernale verso il gruppo. Per fortuna nessuno fu preso o ferito, ma la Pink doveva essere liberata.
-Fermatevi! Dobbiamo aiutarla!
Chiamò gli altri e subito Mijix scese in tutta velocità. In un moemnto si dimenticò di tutto il resto, si dimenticò di chiedersi che diavoleria fosse quell'albero, che sembrava la nemesi di quello visto nei pressi del nido di grifoni, e pensò come fare. Non si avvicinò di molto: atterrò ad una decina di metri dalla pianta; doveva mantenere le distanze, se si fosse avvicinato troppo avrebbe corso il rischio di rimanere in trappola pure lui. Ma come fare? Non conosceva nulla di quel nemico vegetale e non ne conosceva le debolezze e le caratteristiche. Così provò a colpirla con un soffio, debole e mirato al tronco dell'albero.

• Mijix •
A quanto pare né draghi e tantomeno i grifoni conoscevano quel tipo di pianta. E non ci si poteva comunicare. Più il tempo passava e più la purple sembrava venire inghiottita e sepolta sotto le radici della pianta e non riusciva a liberarsi, nonostante si dimenasse e urlasse. I grifoni, appollaiati sui rami degli alberi seguirono Malok che intanto si gettò su una radice. Non servì a nulla, e quell'albero infernale continuava a muoversi e tentò di colpire Malok, che però balzò via.
-Non date fuoco! Rischieremmo di condannare Darima!-
Nonappena il soffio di Mijix toccò l'albero, questo si fermò per un istante, paralizzato. Anche Darima sembrò però subire il fulmine, anche se priva di sensi. Mijix rimase immobile, in attesa di quel che sarebbe successo. Dopo cinque secondi circa quel maledetto iniziò dinuovo a muoversi, ancora più forte e i rami ora si dirigevano sopratutto su Mijix. Anche se si era tenuto a distanza, fu facile per la pianta raggiungerlo e la sua reazione inaspettata avevano sconcentrato il drago grigio che non fu abbastanza veloce a schivare tutti i colpi. Quello che gli venì addossò lo prese in pieno e iniziava ad arrampicarsi sulla sua zampa sinistra. Il primo istinto fu quello di lasciarsi trasportare fino alla pianta, per poi colpirla, ma quella non era la coda di un drago e non poteva usare le stesse strategie a cui aveva fatto ricorso molte volte nel deserto; altri rami e radici gli sarebbero piombati addosso in poco tempo e sarebbe finito come la dragonessa. Sentendosi stringere e tirare, iniziò a far leva sulle zampe posteriori, ancora libere per evitare di essere trascinato via e indietreggiò lievemente. Bloccò il ramo a terra con la zampa destra, cercando di tenerla ferma a terra con tutta la forza possibile in quel momento e cercò di allentare la presa avvitando a destra e sinistra la zampa imprigionata e di sfilarla da quella "spirale" lignea. Se non ci fosse riuscito avrebbe utilizzato ancora una volta il soffio, sperando di essere immune alla trasmissione delle scosse elettriche dalla radice.

• Mijix •
I tentativi di Mijix di fuggire furono vani e intanto anche altri due draghi furono presi alla stessa maniera. Come se non bastasse un altro ramo spinato si stava avvicinando pericolosamente a Mijix e la Purple veniva pericolosamente trascinata verso il tronco, ora aperto in due, dalla quale uscivano denti neri in una mostruosa bocca. In tutto erano sette draghi, quattro dei quali sotto stretto attacco e cinque grifoni, in volo e alle prese con i rami che cercavano di difendersi roteando pericolosamente. L'unico sistema che fin'ora sembrava essere efficace contro la pianta era il soffio del grigio, che bloccava il nemico.
Hiroben gli gridò:
-Presto Mijix! Usa il tuo soffio elettrico su di esso! Ci darà il tempo per colpirlo!-
Esortato dal grande Pink, Mijix lasciò perdere il ramo che si arrampicava su per la sua zampa e si concentrò per colpire. Doveva dare energia in modo tale da tenere l'albero bloccato il tempo sufficiente perchè tutti fossero liberi, Darima in primis. Fissò le iridi cerulee sulla bocca irta di denti neri dell'albero, mirandola; puntò le zampe, inspirò e incanalò tutta l'energia possibile in un unico raggio, prolungandolo al limite delle sue forze. Quel che ne uscì fu un fulmine chiarissimo, diretto alle fauci vegetali, che durò sei o sette secondi.

• Mijix •
Il fulmine raggiunse il bersaglio. Subito il tronco, i rami e le radici, furono attraversati dalla scarica di Mijix e l'albero smise di muoversi e si fermò. L'immobilità durò per una ventina di secondi durante i quali la pianta sembrava avesse degli spasmi. La situazione sembrò congelarsi, senza i rami che si torcevano e attaccavano il gruppo dei draghi, tutto sembrava tranquillo. Il breve periodo di tempo in cui il nemico vegetale si fermò e con esso la sua presa letale si addolciì e s'allentò, fu sufficente ai due draghi per liberarsi e fuggire. Inoltre, prontamente, Heartloro e Hiroben accorsero in soccorso a Darima che riprese conoscenza e uscì dalle grinfie dell'albero. Tutti ora erano liberi. Solo Mijix era ancora lì, fermo come l'albero, per riprendere fiato dopo il colpo forse più violento della sua vita (alemno fino a quel momento..). Ma se non voleva snocciolarne un altro doveva sbrigarsi e togliersi dal raggio d'azione dei rami e da quella radice fastidiosa che gli si era arrampicata sulla zampa. La sua presa era notevolmente diminuita e Mijix potè ritentare la fuga. Indietreggiò e tirò la zampa pigiando la radice a terra, cercando di agire il più velcoemente possibile, prima che l'albero riprendesse a muoversi.