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  1. Tathlena
     
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    Mother of Dragons

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    L'Arpia
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    Non so se postarla su EFP... è un mio vaneggio su Dragon Cave a chi non gioca non capirebbe una cippa... XD però mi piacciono così tanto gli Elementari... ditemi che cosa ve ne pare per ora =)

    Dragon Cave: 1 primo capitolo.

    Il calore nella caverna aumentò insieme alla luce. Un ardente fuoco, posto all'entrata della cavità, illuminava l'aria densa di tensione, fino a portare un po' di chiarore fuori dalle fauci della grotta, a sfiorare la luce eterea delle stelle.
    Non un suono interrompeva il soffiare del freddo vento del nord, nessuno avrebbe osato manifestare la propria presenza davanti il rifugio di una di quelle creature... La bestia contrasse le zampe e gli artigli graffiarono la roccia con un suono stridulo da far accapponare la pelle. Uno sbuffo di fumo fece ondeggiare la fiamma, come se il fuoco temesse il suo stesso creatore.
    Ogni caverna abitata doveva mostrare una fiamma all'ingresso, per dimostrarne l'occupazione. Se un suo simile avesse voluto occuparla per prima cosa avrebbe dovuto sfidare l'attuale padrone spegnendo il suo fuoco... ma chi sarebbe stato così avventato da sfidare questo drago?
    Il vapore si alzava lento dalle macchie di muschio che costellavano la volta di roccia, così accogliente anche per le grandi dimensioni della creatura; qua e là alcune scaglie staccatesi con il tempo rimanevano incastrate nelle fessure calcaree, taglienti come lame nonostante il passare dei decenni. Il tempo... quanti secoli aveva vissuto? Il drago scosse la testa pensieroso. Probabilmente più del suo predecessore, più di suo padre.
    Piccole rocce rotolarono affianco ai fianchi possenti di Handrasha, respinti dal suo stesso respiro.
    Era un mese che la dragonessa stava covando il suo uovo. Al sorgere dell'ultima luna piena di quell'anno sarebbe nato suo figlio, la prossima guida del loro popolo.
    Che crudele destino dovevano subire i Richiamati. I tre draghi del consiglio che si erano dimostrati più forti e nobili avevano il diritto di evocare un Richiamato, un drago da un'altra dimensione astrale, più forte e più longevo di qualsiasi altro. Per una legge della Natura Arcaica il Richiamato era del sesso opposto al suo predessore, in modo che l'equilibrio del mondo non fosse alterato. Ma questo voleva dire che la Dragonessa aveva conosciuto un solo esemplare della sua specie fino a quel momento e suo padre era stato con lei appena il tempo che questi le insegnasse a governare, senza spazio per l'affetto.
    Handrasha era succeduta a suo padre Morwor, così come Morwor era succeduto a Selen, sua madre. Ora il ciclo di ripeteva impetuoso: dalla morte di suo padre Handrasha aveva guidato la sua razza nei periodi più bui o propizi e dopo mille anni del suo regno ecco che era pronta ad insegnare tutto ciò di cui era a conoscenza a suo figlio.

    Lo sguardo luminoso color diamante di un grande occhio si posò sull'uovo che proteggeva.
    Sarebbe stata sola. Nessun compagno, nessun conforto nel vedere un drago simile a lei che potesse volarle affianco... ricordi tormentati che la facevano infuriare, sentire prigioniera di un destino che non aveva scelto. Per un drago la morte era di gran lunga preferibile alle catene e questo valeva anche per lei.
    Un ruggito di frustrazione scosse la caverna e Handrasha si accovacciò con decisione sul suo uovo. Avrebbe protetto il cucciolo con zanne ed artigli, nulla era più importante del prossimo Richiamato. Aveva aspettato troppo tempo da sola! Ora che finalmente i draghi del Fulmine, del Ghiaccio e del Fuoco le avevano dato la possibilità di vedere un essere simile a lei... il petto possente della dragonessa si incrinò in un lungo respiro mentre le palpebre coriacee si stringevano in uno sguardo risoluto. Quel cuore che non aveva mai temuto una solo guerra, che era rimasto impassibile a stragi e conflitti ecco che si legava disperatamente a ciò che le era sempre mancato.
    La luna sorgeva lentamente. Ogni notte era più completa, più vivida e luminosa nel suo percorso. La grotta di Handrasha era sorvegliata da un rappresentate di ogni razza, a loro volta tenuti d'occhio dai Guardian, i più severi protettori tra le Stirpi.
    La nascita di un elementare era l'evento più importante che potesse accadere. Non partecipare alla sua venuta al mondo avrebbe significato tradimento, esilio e morte.
    Un'altra vampata del rovente fuoco di Handrasha rinnovvò il calore intorno a lei. Non soffriva il caldo come non sentiva il freddo, superiore a tutte le debolezze fisiche. Sentiva il proprio respiro infuocato lambire il duro guscio del suo uovo, aiutandolo a schiudersi. Non mancava molto.
    L'aria era piena di agitazione, i draghi fuori dalla sua tana sentivano la potenza maestosa della loro guida anche senza scorgerla: quale immenso potere potevano domare i Richiamati? Ogni drago ambiva saperlo. Con un balzo un temerario Wyvern si avvicinò all'imboccatura della grotta, per sbirciarvi dentro, ma non riuscì nemmeno ad atterrare prima che un colossale drago rosso gli sbarrasse la strada con un ringhio sordo.
    -Non avanzare Kurar. Dobbiamo attendere.
    -Osi forse darmi ordini? Se voglio vedere l'Uovo lo farò!
    Un altro ringhio questa volta di rabbia scosse il petto possente del drago e un soffio d'aria che odorava di zolfo investi in pieno il muso di Kurar.
    -Non mi ripeterò. Per il mio sangue ti ordino di fermarti.-
    Kurar ringhiò ancora, ma si ritirò, saltando agilmente con le muscolose zampe su una roccia poco lontana.

    Handrasha sollevò il capo appena lo spazio per sbirciare all'entrata. Quei draghi, per quanto anziani potessero essere, altro non erano che cuccioli rispetto a lei!
    -State al vostro posto- sibilò e la sua voce arcaica risuonò nella vallata come un vento tagliente. Un gelido timore invase le creature in ascolto, eccitandole allo stesso tempo per l'ammirazione che suscitava in loro.
    Il clima di tensione durò e aumentò finchè non si giunse all'ultima notte di cova. Ormai le montagne che circondavano il nido erano ghermite da ogni razza, decine di draghi di ogni dimensione e forma in attesa di un unico evento: la schiusa.

     
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19 replies since 2/8/2011, 21:43   275 views
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