Per Non Dimenticare

27/1/2012

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    Mother of Dragons

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    Il Giorno della Memoria


    Leggi se vuoi ricordare, leggi se sei consapevole di volerlo.



    Oggi Io, Ghiraldelli Francesca celebro il Giorno della Memoria con chi di voi vuole, con chi di voi veramente si impegna a pensare cosa vuol dire Shoa, in ricordo di tutte quegli uomini, donne, bambini, anziani, ebrei, omosessuali, affetti da Handicap, dissidenti politici e molti altri che furono sterminati, usati e distrutti nell'animo e nel fisico per la follia che un unico pazzo riuscì a diffondere nemmeno un secolo fa.

    Oggi scrivo queste parole senza copiarle da qualche giornale, ma dicendole con sincerità, e posso farlo perchè ho un volto, ho un nome, ho una volontà. Posso dire che io sono Francesca, posso dire che sto bene, a casa mia davanti al pc con una tazza di thè alle labbra. Posso farlo perchè ho un'identità che a circa 6 milioni di persone è stata strappata, umiliata, cancellata.

    Pensiamo sempre allo spaventoso numero di persone morte nei campi di concentramento, mitragliate nei ghetti, bruciate nei camini. Pensiamo al numero di persone, ripeto, perchè davvero questo abominio è riuscito a cancellare tutto quello che quelle persone erano, riducendole a un banale numero senza volti e senza nomi.

    Chi ha letto Se questo è un uomo mi capisce quando dico che quelle persone dopo aver superato il disperato bisogno di sopravvivenza che le ha fatte soffrire oltre ogni immaginazione, hanno cancellato l'importanza della loro vita ai loro stessi occhi.
    Il dolore, e le atrocità vissute hanno corroso la loro anima, e le loro grida sono rimaste inascoltate, disperse insieme alla cenere nel vento per ben dieci anni dopo la chiusura dei campi.

    Io tremo nel pensare a quelle donne a cui è stato ordinato di scegliere un figlio da tenere tra due o più e gli altri mandarli a morire. Io piango al pensiero di quei bambini sui quali sono stati fatti esperimenti genetici del tutto inutili, orribili e sadici.
    Mi disgusto al pensiero che gran parte dell'Europa è rimasta indifferente pur sapendo. E quante medaglie al merito a quegli ufficiali così bravi da impegnarsi nella cremazione dei corpi e nella selezione per le camere a gas. Quanti ringraziamenti per i forni crematori più grandi e più efficienti.

    In Francia, in Inghilterra, in Italia gli ebrei e tutti quelli considerati strani, come chi aveva un brutto viso (Teoria della fisiognomica) venivano allontanati come appestati, si appendevano manifesti su quanto fossero brutti, quindi stupidi, quindi nemici dello stato. Manifesti che ritraevano gli ebrei come uccisori di bambini per la loro pasqua e usurai.

    Gli ebrei furono costretti a costruire due, forse più, campi di concentramento in cui poi morire, si scavarono la fossa da soli. Usarono le lapide delle loro tombe per pavimentare la strada. Su di esse facevano l'appello per ore, nella gelida mattina di luglio e nella buia sera d'inverno, dopo una giornata di lavori forzati e chi si sedeva veniva abbandonato là.

    Dobbiamo ricordare per temere la xenofobia odierna. Dobbiamo ricordare per capire cosa voglia dire essere invisibili, un problema per il mondo, probabilmente come si sentono i bambini scheletrici che vediamo alla tv, tra una pubblicità di profumo di marca e una di scarpe.

    Noi dobbiamo ricordare perchè tutto ciò non avvenga più, dobbiamo ricordare non perchè ci dicono che è giusto e che bisogna, ma perchè vogliamo impedire che accada ancora.
    Primo Levi si uccise dopo aver resisto così a lungo nei campi, essere sopravvissuto e liberato, aver scritto un libro. Si uccise perchè il suo libro aveva fatto solo un successo letterario, che l'uomo aveva preso come un bellissimo, inutile fiore da appendere al taschino.



    I russi avevano rubato delle rape dal magazzino e se le spartivano tra loro. Io li guardavo dalla mia branda senza potermi alzare quando uno di loro si avvicinò e mi diede mezza rapa. Mezza rapa è nulla per noi oggi, ma allora in quel contesto era un tesoro. Ringrazio ancora oggi da allora quel ragazzo russo. Grazie per avermi regalato un po' d'umanità.

    Un ragazzo scappò dal campo ad ottobre. quando una persona scappava 10 ne venivano estratte e uccise come monito. L'ufficiale passava tra i ranghi silenziosi e a tratti il suo grido spaccava l'ara con una sentenza decisiva: FUORI.
    Per 10 volte risuonò nell'aria gelida. Tra i dieci prescelti uno piangeva disperato strappandosi i capelli e invocando la moglie e i figli.
    Un uomo allora si fece avanti, sfidando il comandante semplicemente per aver osato avvicinarsi, guardarlo negli occhi e addirittura parlargli. Disse di essere un sacerdote polacco, avrebbe preso il posto dell'uomo che piangeva perchè lui non aveva nè moglie, nè figli. Il generale incredibilmente accettò. Quell'uomo e gli altri dieci morirono in una cella piccolissima dopo due settimane senza cibo nè acqua e con iniezioni di acido. Il sacerdote cantò fino alla fine.


    Ci sarebbe così tanto da dire, Io non ce la faccio a parlare di più, a un certo punto le parole muoiono in gola e non si sa più muovere la lingua abbastanza bene da esprimere i propri pensieri. Un nulla freddo e silenzioso oltremodo acceca e assorda i nostri sensi.


    Questo accade dove Orrore diventa il perfetto aggettivo per l'uomo.



    Questo è un topic serio, lascio la possibilità di rispondere, ma non voglio vedere le solite frasi di circostanza, voglio vedere delle parole di persone che hanno capito.
    Non abbiamo mai sofferto così, non possiamo capire cosa voglia dire, ma possiamo almeno sapere quando qualcosa di colpisce davvero o semplicemente sia di ripiego.
     
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  2. Jully98
     
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    ... Una vergogna. Usare i BAMBINI che non hanno colpa, così come non la hanno gli altri Ebrei
    Che scrivo con la lettera maiuscola non perchè indica una razza ma perchè in questo minimo modo posso, in un certo modo, scusarmi per quello che hanno fatto gli italiani

    E solo perchè erano Ebrei venivano uccisi, maltrattati e mandati a morte, come se fossimo ritornati nel 11° secolo, NEANCHE!
    E la cosa assurda è che oggi c'è gente che dice che tutto questo non sia MAI successo è che sono soltanto dicerie... Proprio quando sotto i loro occhi, quelli che sono sopravissuti fino ad oggi, raccontano le loro agonie e i documenti di Ebrei BRUCIATI VIVI e MALATI a causa degli ESPERIMENTI lo provano.
    TUTTO QUESTO è ACCADUTO DAVVERO, NON SONO LEGGENDE!
    Inoltre vorrei ricordare Anna Frank, dove nel suo diario racconta come viveva clandestinamente e come è morta nel campo di concentramento. La vita di quel tempo vista da una adolescente in piena fase di vita.
    Lascio agli altri i restanti commenti... Sempre se si trovano le parole...
     
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1 replies since 27/1/2012, 18:48   59 views
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