[Missione] Una situazione rovente.

• Kirin •
certo che Kirin parlò in maniera animata e vivace, lui altrochè tranquillità, era abituato alla caotica compagnia di uno stormo intero di Pygmy più o meno giovani, tutto quello spazio libero in quell'arcipelago erano qualcosa di totalmente nuovo.
Il draghetto finito il racconto si zittì, e fece attenzione al turno di Dorum di spiegare, era parecchio curioso sul conto di questa famigerata pietra, non solo per il semplice fatto di appropriarsene, o di acquisire potere, o ricchezza tramite essa, anche solo scoprire dove si trovava, perchè era così importante, cos'avrebbe dovuto fare per raggiungerla, vederla... fu silenzioso nell'ascolto. Sembrò preoccuparsi nell'istante in cui sentì che il grande red non avrebbe potuto aiutarlo, si ravvivò invece sentendo che c'era chi poteva aiutarlo, ciò si notò dal movimento della coda, sensibile ad ogni variazione nel suo stato d'animo - wow! un altro Pygmy vive in queste isole?! - esclamò retorico, si corresse mentalmente, sarebbe stata una dragonessa, una crimson... ed a quanto pareva anche così non sarebbe stato così immediato ricevere il cosiddetto permesso, annuì per il resto, effettivamente nel momento in cui assaggiò quel muschio, be, tutto si aspettava fuorchè fosse buono, meglio così, lo buttò giù più in fretta e con sicurezza.
Interruppe comunque per educazione dato che Dorum voleva ancora chiarire una cosa, questa volta riguardo alla stanza del suo tesoro, Kirin era avventato ed a volte spericolato, ma a lui piacevano le avventure, non i furti, sebbene in qualità di drago amasse i tesori, magari un giorno gliel'avrebbe mostrato lui stesso, così, ora stava per andarsene, e mosso dalla gratitudine e dal suo inesauribile entusiasmo mosse le zampette in alcuni passi avanti per salutarlo -oh, d'accordo, puoi fidarti di me Dorum! grazie ancora per le informazioni, e per avermi tirato fuori dai pasticci, ehe... se mai avrai bisogno di aiuto, conta pure su di me!- impettendosi il giovane Kirin mostrò il suo giovane orgoglio, di certo non gli mancava il fegato, però era alquanto buffo pensare che si fosse appena offerto di venire in soccorso di un drago grande e vecchio almeno una decina di volte in più di lui.
Infine fu solo, e non restava che decidere che fare, kirin, non sarebbe rimasto a lungo con le zampe in zampa, gli effetti del veleno li sentiva ancora, ma sembravano almeno un pò mitigati, se quel che gli aveva detto Dorum era corretto fra poco avrebbe dovuto percepire dei miglioramenti, comunque, il Pygmy non voleva rischiare di restare vittima della nausea tutta la giornata, perciò abbastanza dritto andò dinanzi a quella parete della grotta umida dove crescevano i "licheni miracolosi" e dato che erano pure molto buoni, non si sprecò nel strapparne altri morsi, masticando e inghiottendo senza badare tanto all'odore. Il suo sguardo azzurro poi si mosse verso l'uscita della caverna, il suo desiderio era davvero quello di mettersi subito in viaggio, però una goccia cadde ed il suo rumore sulla pozza più in la attirò la sua attenzione, si domandò se era il caso di bere, solitamente evitava visto che con il cibo assimilava già l'acqua necessaria, ma in quest'arcipelago aveva trovato un pò arduo trovare prede adatte a lui, perciò si avvicinò all'acqua della risorgiva, decidendo se berne o meno dopo un breve esame visivo prima, olfattivo dopo, escludendola in caso di presenza sulfurea o tossica, solo poi sarebbe uscito fuori volando di già verso la sua nuova meta, l'isola orientale dell'arcipelago

• Kirin •
Kirin mentre si muoveva per la grotta non poteva comunque fare a meno di notare quanto fascino gli suscitava, gli occhi erano vaganti per via di ogni dettaglio che poteva incuriosirlo, dal colore delle rocce ai vari rumori che rimbombavano dentro, causati da fuori, per via di massi probabilmente che rotolavano a motivo della forte attività vulcanica. Il draghetto così potè bere, sorprendentemente acqua fresca, e sperò che questo più il muschio di cui si era nutrito potessero pian piano farlo sentire nuovamente in forma, per il momento sembrava non avere troppi problemi a camminare, se la prese comoda comunque, giunse all'ingresso, ed il suo occhio rimase colpito particolarmente per quelle statue in pietra fusa scure tanto da sembrare in ossidiana, ne restò a bocca aperta -ohh! ma la tana di Dorum è fantastica!- esclamò, poteva sentirne il forte russare e sorrise fra se e se "certamente avrò anch'io una tana degna di un grande drago!" già faceva progetti, ed all'idea s'impettì.
Era proprio li davanti con il muso inclinato verso l'alto per contemplare una delle due statue, e senza problemi si sarebbe rimesso in viaggio, ma in quel momento un ruggito lo scosse fin dentro le ossa, sussultò visibilmente e come una molla si tuffò con un guizzo dietro a quella scultura di roccia fusa, improvvisamente colto dalla paura più grande... squittì impaurito e si rannicchiò li dietro tremava come una foglia e solo riuscì a dire balbettante -Em..Ember..r- in un lampo Kirin si ritrovò a provare la stessa sensazione di panico di molti anni fa, quando casa sua venne improvvisamente attaccata da un drago di quella stirpe, ed il ruggito che aveva sentito era tremendamente uguale, se lo ricordava, come se fosse successo ieri. Nella sua mente si affollarono mille pensieri, se era così frenetico e vivace a voce e in un clima allegro, figuriamoci adesso e nella sua mente! "oh no, no nono no non va bene così!... lo sapevo che non dovevo venire e adesso che cosa faccio?!.. Dorum! magari può parlarci...- mezze delle cose che gli frullavano in testa non avevano molto senso, e ci andò un paio di minuti a riordinare un attimino le idee, chiamare il drago in quel momento addormentato non era una buona idea, ed oltretutto non era più un cucciolo, oramai era adulto, ed in questo viaggio lo avrebbe dimostrato.
Fu comunque con grande timore da parte sua che Kirin riuscì a scollarsi da dietro quella roccia nera a forma di dragone, con passi cauti se ne uscì e guardò timoroso oltre l'ingresso della grotta, non poteva restare li per sempre, realizzò... doveva uscire, doveva trovare ciò per cui era venuto, doveva affrontare le sue paure... non oggi però, oggi le sue paure erano ancora più grandi di lui ed il suo coraggio, forse... poteva contare di non essere notato, magari se effettivamente si aggirava un Ember poteva essere occupato, o non interessato ad un piccolo Pygmy... poteva provarci, avrebbe fatto in fretta! si disse.
Respirava affannosamente, e ad occhi sgranati fissava l'uscita, i muscoli tesi ed il batticuore -uffaaa!! proprio ora che sembrava che tutto andasse per il meglio! humpf..- commentò frustrato -d'accordo allora... eh, in fondo, sono veloce, eh.. eheh... posso farcela- ridacchiò più che nervosamente, ma almeno riuscì a sbloccarsi un poco, intanto cercò da li senza esporsi all'esterno di individuare in base alla luce dove che fosse l'est, visto che era la sua destinazione, fatto ciò si decise!
-via!- buttò giù il groppo alla gola, e correndo fuori, si librò in volo come una freccia, correggendo subito una volta fuori per puntare ad est, doveva arrivare a quell'isola, trattenne il respiro... pregando in cuor suo di non sentir tuonare sopra di lui quel ruggito.

• Kirin •
Kirin era davvero spaventato, un pò si era ripreso dagli effetti stordenti delle tossine, almeno quel che bastava da non patire troppo il mal di testa e pericolose perdite d'equilibrio, ma l'idea di trovarsi a tu per tu con l'Ember era terrificante per lui, ragion per cui s'involò senza guardarsi dietro, rigido e teso, in cuor suo sperava con tutto se stesso di passare inosservato, fortunatamente, successe proprio questo.
Ansimò rompendo il suo stato di apnea non appena udì ancora quell'inquietante ruggito, ed alle proprie spalle vide, in contrasto con la luce di un sole ormai morente e semicoperto da densi fumi sulfurei, ecco la sagoma tanto temuta di quel grande predatore, lo vide volare nella direzione opposta alla sua, lo guardò solo qualche secondo torcendo la testa, fu sollevato e non poco, infine riportando in avanti il capo rallentò ad un'andatura normale, sospirò calando il testolino e distendendo i vari muscoli -aanf.. meno male che paura.. dai, forza adesso, devo trovare Sora...- si disse per farsi forza, già solo quell'esperienza non era facile da metabolizzare a livello emotivo, era contento però di non esser stato visto, perciò potè riflettere meglio sul percorso che avrebbe deciso di fare per raggiungere la tanto attesa destinazione.
hmm... mi conviene fare il giro largo? o quello corto?... non vorrei davvero trovare altri Ember, accidenti... però... presto farà buio... ci ragionò su con espressione pensierosa, intanto volava alla velocità standard sopra le pianure cineree in direzione dell'entroterra, per la costa sarebbe stato sufficiente deviare e avrebbe sicuramente corso meno rischi di incontri strani... forse.
Alla fine prese la sua decisione -hey! cos'è questa vigliaccheria?! come posso pensare di vivere grandi avventure e vedere tuutto il mondo, se mi faccio intimorire così perchè potrei incontrare qualche Ember? mhhh- scosse il capo adesso abbastanza imbarazzato al ricordo di come si era comportato prima, certo, ora il pericolo non sembrava più esserci, era facile fare i coraggiosi! - strada corta! e non vedo l'ora di scoprire dove si trova questa "Kalerea"- e dunque con spirito nuovo puntò per bene lo sguardo davanti a se e continuò a volare sulle pianure spoglie e desolate, avrebbe tagliato attraverso l'isola vulcanica contando sull'appoggio della luce calante per mantenere un basso profilo nel farlo... almeno avrebbe guadagnato tempo, e forse non sarebbe rimasto totalmente al buio prima di arrivare alla meta.

• Kirin •


kirin si sentiva ancora il cuore battere accelerato per via di quell'ember, fortunatamente ora era tutto a posto, perciò piano piano mentre volava si rilassò definitivamente, l'aria calda facilitò ogni cosa, volare era davvero uno scherzo ed in altre circostanze si sarebbe magari fermato a divertirsi un Po; sul far della sera quel paesaggio era suggestivo a dir poco, lasciandosi alle spalle un vulcano davvero niente male con colate laviche che sicuramente avrebbero illuminato la notte, si era ufficialmente fatta sera, e pure le coltri sulfuree ci si mettevano ad oscurare il cielo con buon anticipo.
Kirin gradiva poi quel sordo rombare, rumore di lava che ribolle e roccia fusa che avanza placidamente, o che viene spruzzata dalle cime di quei monti così grandi; non faceva caso ai vari rigagnoli luminescenti, finché non ne sorvolò uno bello grosso, ed a bassa quota, la vampa di aria calda era tanto forte da spingerlo a salire velocemente, non era abituato ad un caldo simile, e che sorpresa dunque avvistare addirittura un drago in mezzo a quel magma! -wow! Hey, ma come fa?!- stupefatto lo guardò dall'alto muoversi nel sonno -chissà se per lui è calda...- si domando curioso, meglio non svegliarlo; fu così che dovette scegliere hmm potrebbe valere la pena esplorare un pochino qui, sembra promettente ragionò, per un momento si lasciò sedurre dall'idea, virò facendo un cerchio con gli occhi ancora fissi sul drago, soppesò l'idea, ma poi preferì rimandare -mph, magari domani, sono troppo curioso di incontrare Sora!- già, in fondo c'è sempre un certo cameratismo all'interno della stessa specie, anche se Dorum aveva parlato di una Crimson... E di fare attenzione...

• Kirin •
continuò il suo volo Kirin, certo, fosse stata un'altra occasione, un'altra circostanza, avrebbe bighellonato in giro alla ricerca di tesori, o chissà, magari qualche strana avventura, ma quando si decideva di portare a termine un compito niente poteva più distrarlo... a parte qualcosa di veramente interessante... o divertente... o una farfalla.
Passarono dunque i minuti, che si trasformarono in ore, il volo si era semplice e leggero da sopportare vista l'abbondanza di correnti calde, tuttavia cominciava a sentirne il peso arrivati a questo punto, Kirin poteva definirsi abbastanza abile in volo, un pò meno in fatto di resistenza e coriaceità, senz'altro fra un pò gli avrebbe fatto comodo un pò di riposo... e magari uno spuntino. Il paesaggio non era molto vario, dunque fu un pochino monotono, però qualcosa di interessante ci fu, ad esempio se la vista non lo ingannava quello la sotto era stato un nido, almeno una volta, ormai abbandonato da tempo evidentemente da qualche dragone del posto, giusto per precauzione la cosa gli ricordò di guardarsi attorno, ma nulla, non sembravano esserci visite indesiderate imminenti -ghh.. però forse lungo la costa avrei trovato meno fumo puzzolente.. coff, che nausea, chissà come fa Dorum...- già, spesso non rappresentava un problema, ma già da un pò le nubi solforose si erano intensificate nell'entroterra, e non essendo abituato il draghetto ne aveva i polmoni pieni di puzza di uova marce, come se il veleno dei fiori di quel giorno non gli fossero bastati.
A ravvivare la serata ecco qualcosa di piacevolmente interessante! -uh? un altro nido? hey! ma... sembra vuoto! mhh..- già già, sembrava libero, ed i suoi occhietti azzurri vispi non avevano mancato di cogliere un gradevole (ed irresistibile) luccichio associabile solo a qualche cristallo/pietra preziosa, e si sa, che i draghi ne van matti, perciò incuriosito aveva già piegato il busto virando dolcemente ed abbassandosi un pò per avvicinarsi, ma giungendo più vicino notò qualcos'altro, del movimento humpf, ecco, lo sapevo che non poteva essere di nessuno.. fu il suo primo pensiero, la pacchia dormendo nei nidi altrui per un Pygmy era senz'altro l'ampia disponibilità di spazio, dal momento che la stragrande maggioranza degli altri draghi li superavano in dimensioni di un minimo di dieci volte... -oh, aspetta però, che sta succedendo? non è un drago quello...- o almeno, sarebbe stato troppo bizzarro, seppur somigliante, si muoveva in maniera strana, ed il buio non aiutava a distinguere bene, comunque i rumori che sentiva potevano fargli capire che si stava confrontando con qualcos'altro, eppure da li non vedeva chiaramente, scese dunque per avvicinarsi, ma accelerò quando ciò che udì ricordava un gemito familiare, doveva andare a vedere! -hey hey! con chi se la sta prendendo?- si disse fra se, e facendo manovra si diresse verso la scena, voleva accorciare le distanze, ma senza essere visto, quindi per scrutare la scena vi avrebbe girato intorno, senza dubbio avrebbe avuto modo di avvicinarsi a sufficienza senza esser notato viste le sue piccole dimensioni ed il vantaggio dell'ignoranza altrui

• Kirin •
Kirin si era riuscito ad avvicinare senza farsi notare, alla fine era sceso e quel che vide da dietro al bordo lavico di quel nido lo lasciò senza fiato, i suoi occhietti azzurri si fissarono su quella scena agghiacciante, in verità quella salamandra se la stava prendendo con dei cuccioli di drago, non fiatò chiaramente, anzi per molti secondi restò in apnea, quel che vide gli ricordò troppo quello che anni prima lui stesso aveva vissuto in prima persona - oh no... li divorerà di sicuro!- esclamò pianissimo fra se, vedere poi con quanta crudeltà il predatore si stesse divertendo poi, già solo quello lo portò a desiderare moltissimo aiutare i piccoli, ma...
-...Ember...- fermò la zampetta che stava per portarlo ad esporsi oltre al nascondiglio, alcuni dei draghetti più grandi provarono a mordere la coda alla salamandra, il che, non sembrava funzionare, ma l'avvicinarsi alla fiamma della sua coda permise a Kirin fuori da ogni dubbio di riconoscere che nidiata fosse, buttò giù il groppo con crescente tensione e quasi panico oh no, no.. no no, non posso proprio avvicinarmi no... dove sono andati i genitori?!!!!! guardò attorno frenetico, stava tremando, non c'erano, e questo toglieva ogni dubbio, sarebbero sicuramente morti... davanti ai suoi occhi.
Kirin si ritrovò in quei pochi secondi attanagliato da due desideri fortissimi, quello di accorrere in loro aiuto, e quello di fuggire via il più rapidamente possibile, per non sentire le urla disperate di quando avrebbero cominciato a morire... poi alla fine tutto di colpo ed improvvisamente si decise, e questo non voleva assolutamente dire che non fosse terrorizzato da ciò che lui stesso stava facendo, improvvisamente scattò come una molla correndo oltre il bordo del nido, rapidamente ridiscendendolo verso il centro, intento a frapporsi fra la grossa salamandra di fuoco ed i cuccioli, cercando nella maniera più assoluta di non soffermare il proprio sguardo sugli ember, ma di focalizzare le sue iridi azzurre sul predatore, una volta giunto li avrebbe spiegato le alette ruggendogli contro soffiando (se di ruggito si possa parlare, nel caso di un Pygmy) -Rrawwrr!! hsffff... vattene da qui!!- gli intimò minaccioso, mostrando i denti e cercando di attirare l'attenzione così su di se, voleva davvero che la salamandra lo guardasse bene negli occhi, sperava di intimarlo quindi ad andarsene

• Kirin •
Kirin aveva di certo il cuore che batteva all'inpazzata, aveva deciso di concentrarsi unicamente sulla salamandra, se avesse badato agli ember non sarebbe riuscito a reagire in alcun modo, era un rischio perchè anche se erano solamente dei cuccioli, probabilmente quei cuccioli specialmente in quella situazione potevano anche attaccarlo, non si accorse quindi del soffio da parte di uno di questi, ma bensì della rapida zampata ricevuta dalla salamandra quando questa si accorse finalmente della sua presenza.
-ahh!- ruzzolò dolorante sulla roccia liscia e scura, accovacciandosi poi per il tremendo soffiare di quel predatore che ora lo minacciava, le sue ali tremarono fortemente di fronte a quella reazione oh no, lo sapevo, sono morto! vide le fauci tremendamente vicine, meno male davvero che uno dei piccoli colpì nel posto giusto, distraendo nuovamente la bestia, ma per poco.
Kirin si rimise in piedi, scrollando la testa per il colpo subito, vide il coraggioso fra i cuccioli esser sbalzato via violentemente, e gli altri ora erano in pericolo! -ahn.. no, vai via...- annaspò quasi, questa volta strinse i denti, in fondo non gli serviva necessariamente un contatto visivo, ma correndo si posizionò di lato a loro, in modo che potesse concentrare gli occhi azzurri sul muso di quella salamandra, a quel punto senza trattenersi in alcun modo diede alla propria voce mentale tutto la forza che riuscì a trovare - ho detto.. VATTENE!!- gridò esplodendo contro la testa della salamandra il suo attacco a livello mentale come se fosse stato forte boato accompagnato da vibrazioni altrettanto violente, ispirandosi agli scoppi sordi e preoccupanti dei vulcani a cui aveva assistito lungo tutto il tragitto, arrivò ad usare tanta energia da provar dolore alla testa, ma doveva a tutti i costi scacciarlo da li

• Kirin •
Kirin di certo non badò a spese, ma sembrò funzionare... fin troppo! ngh.. non appena notò che la salamandra cominciava ad accorgersi dell'attacco mentale la prima tentazione fu quella di fermarsi quando la vide agitarsi spasmodicamente, non obbedì assolutamente a quella tentazione mantenendola attanagliata in quella morsa finchè non si accasciò a terra, a quel punto la cosa essendo insostenibile anche per lui si fermò, ansimava e barcollava - gh... ahh..- probabilmente quel tizzone che si fissò su di lui era lo sguardo carico d'odio della creatura, al momento però il pigmy stava davvero combattendo l'improvviso svuotamento che provava, accompagnato da vista appannata, mancanza di equilibrio, ed anche un pò di nausea... a dirla tutta quel nido lo vedeva ballare tutto, era già tanto che stesse in piedi oh mamma mia... perchè l'ho fatto?... era tutto un pò confuso, dei vulcani sembravano eruttare attorno, così quando una pozza prese ad allargarsi verso i cuccioli, dall'apparenza pericolosa e di produzione della salamandra stordita, ecco acciaccando alcuni passi verso i cuccioli di Ember (non granchè visibili e perciò non così spaventosi) cercò di avvertirli -presto! nh... dovete allontanarvi subito!- alzò la voce anche per sovrastare il fischio che sapeva di udire solamente lui in conseguenza a quell'improvviso sforzo. Avrebbe voluto fare qualcosa, ma l'unica cosa che gli riuscì fu di finire ad appoggiarsi ad una piccola roccia così da non cadere, sbattendo le palpebre e scuotendo il capo voleva tornare a padroneggiare i suoi sensi.