[Missione] Una situazione rovente.

Giocatore: Kirin

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    La pozza si allargò spaventosamente, lasciando un solco fumante nella terra nera dove passava. I cuccioli si strinsero tra loro, accavallandosi mentre cercavano di evitarla, ma continuando a fissarla pietrificati dalla paura.
    -presto! nh... dovete allontanarvi subito!-
    Il grido del giovane pigmy sembrò riscuoterli, tanto che presero a gridare e mugolare forte terrorizzati e con gli artigli scalarono in fretta la parete alle loro spalle allontanandosi maggiormente.
    Poi un'ombra coprì il nido.
    Con un gran fragore e l'aria che solleticava la faccia accaldata di Kirin una grande dragonessa nera con delle brillanti sfumature giallo e arancioni si posò sul bordo del nido, raccogliendo velocemente i piccoli con la coda e con le zampe per portarli in salvo e schioccando piano la lingua per rassicurarli.
    Alzò lo sguardo sulla salamandra morente e con disprezzo le soffiò contro un torrente di fuoco che accecò Kirin e ridusse ad un pazzo di carbone il suo nemico con una velocità impressionante. Alzò poi lo sguardo su Kirin e ringhiò nuovamente, ma nei suoi occhi vi era più confusione che rabbia.
    Un'altra ombra scura si delineò sopra di loro e atterrò alle spalle di Kirin, facendo tremare il terreno con la sua mole e il suo ruggito fu anche più terribile della femmina. La sua coda guizzò in aria e in breve colpi ridusse il cadavere carbonizzato a piccoli pezzetti irriconoscibili. Poi si volse verso Kirin con uno sguardo ancora furente e le venature scintillanti della sua carne che ardevano come lava e gli soffiò contro con forza, pronto ad ucciderlo.
    Tuttavia la femmina lo trattenne con un grido stridulo e lungo. Il maschio la guardò perplesso ed inclinò la testa mentre il loro evidente dialogo mentale continuava, pur escludendo Kirin dall'udirlo.
    Con delicatezza la femmina trasportò lontano nella notte i suoi piccoli, ma nello stesso istante anche una possente, ma gentile, zampa si chiuse sul pigmy e il maschio la seguì nella notte.
    L'aria fresca era un gran sollievo e le stelle alternavano il loro posto con i lucenti fiumi di lava, tanto che rosso e bianco si mescolavano in continuazione. Con un sobbalzo si fermarono non molto distante e Kirin fu presto a terra, circondando da 5 cuccioli di Ember felici e borbottanti che lo sospingevano piano col muso e lo annusavano.
    La femmina era sdraiata accanto a loro, coprendoli con la sua ombra e respirava lentamente a profondi sospiri senza mai levargli gli occhi di dosso.
    - Chi sei? - disse con tono profondo e attento, ma anche che non ammetteva errori.
     
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    o__o esiste la morte per attacco di cuore in questo gioco?

    Kirin
    Kirin col fiato sospeso vide allargarsi ancora quella pozza poco invitante, dai gorgoglii fumanti tutt'altro che rassicuranti, per fortuna gli altri cuccioli sotto suo avvertimento si spostarono... il Pigmy aveva il cuore in gola, ed il cervello gli sembrava ben più pesante di come se lo ricordava, l'odore forte ed acre di cenere e terra bruciata poi non lo aiutava affatto, unitamente al calore rappresentava davvero fastidioso.
    Ad ogni briciolo di equilibrio ne coglieva l'occasione poi per allontanarsi pure lui, dal momento che la salamandra era tutt'altro che morta, ed era piuttosto pericoloso perciò starle così vicino -ngh.. anf...- doveva riprendersi, e prima di quella bestia, poi la notte calò uh? ma cosa...? inorridì, non era la notte, ne una nube, era un'ombra, ed i rumori d'aria spostata uniti alla spiacevolissima sensazione di oppressione che si prova quando un drago enorme atterra proprio li vicino, ecco Kirin in un attimo si trovò senza fiato e boccheggiante dinanzi alla maestosa e letale presenza di una madre Ember, i suoi occhi non potevano scollarsi da quella figura, ma la viva paura che provava era forte al punto che rimase li dov'era impietrito oh... no!... incantato la fissò raccogliere immediatamente i propri piccoli, ma fu quando la vide dedicare la sua attenzione alla salamandra che veramente Kirin ebbe paura, improvvisamente il calore e la brillantezza della più grande fiammata che avesse mai visto lo fece catapultare a terra, manco potesse davvero sprofondare nei sassi stessi e nascondervisi al di sotto -waah!! ora muoio!!-.
    Alzò gli occhi azzurri è... è polvere!.. dire che l'aveva uccisa era poco, quando dalla salamandra rispostò gli occhi sulla dragonessa, e vide stavolta che la sua attenzione era dedicata a lui arretrò freneticamente di qualche falcata di zampe davvero impaurito -ahhn!! asp... etta!.. no- era quasi sicuro che ora fosse arrivato il suo turno, ma il momento in cui veramente si sentì senza alcuna via di scampo fu quando da dietro sentì il secondo tonfo, e voltandosi di scatto e tremante vide, ecco, papino... anche qui quando la sua ira si scaricò sui ceppi di carbone che componevano l'ormai defunta (forse povera) salamandra di fuoco, ecco Kirin anche qui si appiattì al suolo in preda alla paura, per poi squittire tremante quando con la coda dell'occhio, e pure con le orecchie si accorse di lui che, in preda al furore si apprestava a spazzarlo via.
    Kirin strizzò gli occhi, pronto a subire il suo destino immobile per favore! per favore! per favore! fa che sia veloce... nascondendo il muso sotto le zampe anteriori e facendosi scudo con le ali probabilmente sarà sembrato il più innocuo degli insetti a quei giganti, inspiegabilmente la fine tardava ad arrivare, li sentì nei loro versi, probabilmente confabulando su chissà che modalità per liberarsi del Pigmy, l'attesa fu atroce, ma alla fine, l'ombra calò su di lui, e facendosi piccolo piccolo si sentì raccolto, non schiacciato!! cos... dove? dove stiamo andando?... che paura cosa vogliono da me?! fu sicuro che volarono, non seppe bene quanto lontano, ma non doveva essere molto, alla fine si trovò di nuovo a terra.
    A quel sobbalzo, ed al sentirsi nuovamente per terra alzò la testa ed il collo sedendo, ogni movimento era meccanico e brusco, globalmente tremava come una foglia, rapidamente guardò i cuccioli di Ember attorno a lui, così vicini e così curiosi, lo volevano annusare, Kirin spaventato arrancò indietro un pò goffamente -ah... no, vi prego... non così vicino!...- voleva farsi diciamo da parte, ma la troneggiante figura della madre proprio li vicino a loro lo inchiodò a terra, specie le sue parole, le quali per forza lo costrinsero a fissare le proprie iridi azzurre dalle pupille dilatate per la paura verso quelli profondi e così tremendamente familiari di lei, gialli e fiammeggianti come nei suoi incubi peggiori... dopo qualche involontario squittio riuscì più o meno a risponderle -K..K-Kiri..n.. mi c-chiamo... Kirin..- quanto fu forte il desiderio di volare via, ma solo pensare a cosa sarebbe successo se ci avesse provato lo obbligò a restarsene seduto -.. per favore, non uccidetemi...- gli scappò la voce, assumendo un tono leggermente più acuto e stridulo, il cuore gli batteva forte, sarebbe sopravvissuto?

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    L'ember adulta fissò Kirin con un sorriso malevolo. Quanto era piccolo, e fragile!
    -.. per favore, non uccidetemi...-
    -Ucciderti? ah! Sarebbe quello che dovrei fare con un drago tanto stolto da entrare nel mio nido con i miei cuccioli...-
    I cuccioli però capirono le sue parole e per tutta risposta si strinsero attorno a Kirin, circondandolo con le loro code e mugolando di protesta contro la loro stessa madre, la quale rimase prima sorpresa e poi ferita.
    - Mh... i miei cuccioli non sembrano d'accordo tuttavia... per quale ragione? Cosa gli hai fatto? Quando io ed il mio compagno siamo giunti al nido vi era una salamandra morente e tu sembri messo proprio male... mi chiedo inoltre cosa un piccolo pigmy giallo possa volere da queste terre. Non è casa tua, io credo!-
    Con delicatezza allontanò i cuccioli da Kirin con la punta della lunga coda.
    I suoi occhi brillavano di curiosità e attesa. Era grande e molto bella per gli standard di molte razze, la testa affusolata era posta su di un lungo ed agile collo. Il petto e così la pancia erano snelli e forti, si vedevano i muscoli guizzare sotto le squame fino ai suoi lunghi artigli lucenti che ticchettavano pazienti sulla roccia lavica.
    Tic, tic, tic...
    - Ci sono molte gemme in questo mio vecchio nido... non pensavo lo avrei riutilizzato, ci sono solo pietre che contengono troppa poca energia curativa per un drago della mia stazza. Io ho molta più resistenza di draghi piccoli e fragili come te, quindi non me ne faccio nulla, mentre tu... magari potresti trarne più beneficio. Staccò con l'unghia un brillante topazio e glielo lanciò. La sua voce era morbida e vellutata, sottile e letale.
    -Prova a cominciarci e ti guarirà, almeno un po'. Abbiamo molto di cui discutere... e tutto il tempo del mondo per farlo.- concluse con un sorriso ricco di promesse.
    Intanto il maschio tornò.
    - Jahara! Ancora qui è questo piccoletto? I nostri cuccioli lo hanno forse scambiato per uno di loro? Non fargli fare strane idee!- disse, lasciando cadere nel nido una carcassa di un animale marino, lungo e con una grande pinna sul dorso.
    I piccoli di precipitarono a mangiare affamati.
    - Non ti preoccupare Rotug, il nostro ospite sa bene qual'è il suo posto, non è vero Kirin?- disse divertita la Ember. Era chiaro che il terrore del pigmy la divertiva anche se si stava trattenendo dallo stuzzicarlo troppo.
     
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    Kirin voleva davvero guizzare via, fuggire alla massima velocità per nascondersi in qualche tana piccola e nascosta, ma sapeva di non poterlo fare, non se ci teneva a vivere, trattenere il panico gli era difficile, un brivido freddo gli scese lungo la schiena dalle lisce scaglie giallo/arancione quando sentì il tono quasi maligno della madre Ember parlare della sua eventuale morte, si sorprese però quando i cuccioli stessi si avvicinarono per attorniarlo, ma senza cattive intenzioni, Kirin incassò la testa socchiudendo gli occhi per la loro vicinanza uh... mi stanno forse... proteggendo?... si ricordò di averli tutto sommato aiutati, la cosa comunque gli parve strana, specie data l'ottica che aveva degli ember dragon.
    - Mh... i miei cuccioli non sembrano d'accordo tuttavia... per quale ragione? Cosa gli hai fatto? Quando io ed il mio compagno siamo giunti al nido vi era una salamandra morente e tu sembri messo proprio male... mi chiedo inoltre cosa un piccolo pigmy giallo possa volere da queste terre. Non è casa tua, io credo!-
    gli occhi azzurri di Kirin si ridrizzarono verso l'interrogatrice, non aveva smesso di tremare, anche se lei pareva relativamente calma la paura nei suoi confronti non era diminuita, spostò solo un momento lo sguardo verso gli altri cuccioli che vennero allontanati con la coda della madre, in un certo senso, ora era solo -ah... ehm... i-io n-non ho fatto p-proprio n-niente...- non andava bene, di quel passo ci avrebbe messo un'eternità a parlare, così con un paio di respiri più profondi provò a calmarsi prima di riprendere, si costrinse anche ad abbassare gli occhi per non sentirsi terrorizzato dai suoi occhi -.. non sapevo davvero dei vostri cuccioli!!.. c'era qualcosa che, non andava, ma quando mi sono avvicinato c'era quella salamandra!! e.. e-e io non volevo che loro morissero... ho provato a cacciarla via con tutta la mente, per questo mi sono fatto un pò male...- ed una parte era andata, almeno.
    Ebbe il coraggio di risollevare gli occhi, per quanto la dragonessa potesse essere oggettivamente affascinante, di certo l'attenzione di Kirin non era attirata da questo dal momento che si trovava in quella circostanza spinosa, l'artigliare la roccia da parte sua con quella ritimicità non aiutava per niente a farlo rilassare, ed in più non poteva fare a meno di sentirsi prigioniero.
    - Ci sono molte gemme in questo mio vecchio nido... non pensavo lo avrei riutilizzato, ci sono solo pietre che contengono troppa poca energia curativa per un drago della mia stazza. Io ho molta più resistenza di draghi piccoli e fragili come te, quindi non me ne faccio nulla, mentre tu... magari potresti trarne più beneficio-
    il modo in cui glielo disse gli diede un altro brivido, era umiliante tremare di paura in quel modo, ma davvero se fosse stato in grado di non dare a vedere come si sentisse, certamente l'avrebbe utilizzato, tuttavia questo era un aiuto, fisicamente poteva stare meglio, e non era saggio rifiutarsi, o meglio, aveva troppa paura di farlo, perciò si sollevò sulle zampe giusto per recuperare tremante quel topazio, ci pose sopra la zampa destra, alternando lo sguardo fra esso e la dragonessa -g-g..grazie- annuì un pò a scatti, non era molto convinto riguardo al cristallo, era davvero in grado di guarirlo? lo fissò un pò stranito, poi provò a fare come detto da lei, lasciandosi andare e per un secondo dimenticando di essere circondato da Ember, concentrando la mente sul cristallo.

    Folate di vento poi lo riscossero, erano colpi d'ala, boccheggiando per il timore alzò gli occhi Kirin quindi all'arrivo del suo compagno, che facendo cadere un grande e grosso pesce...forse... buttò giù un groppo a vuoto sentendo le sue parole verso la femmina, la quale sembrò rassicurarlo... Rotug... Kirin aveva la netta sensazione che il fatto che fosse ancora in vita dipendeva dal fatto che forse un draghetto un pò diverso dal solito e completamente in loro potere potesse essere divertente per qualche minuto... cercò di non pensarci -oh, si... si!- si affrettò quindi ad annuire alla domanda di Jahara, volendo anche aggiungere -...veramente... e-ero solo di passaggio... qui, e-ecco, per raggiungere un'altra isola... per ricevere il permesso.. di ottenere Kalerea... sono venuto per cercarla...- i suoi occhi azzurri si spostarono verso i piccoli che non attesero un secondo a fiondarsi sulla carcassa di cibo, Kirin si accorse in quel frangente di avere fame, tuttavia si affrettò a riportare gli occhi sulla dragonessa ed a dimenticare il suo stomaco -p-per favore... potrei andare?- aveva un pò paura a porre la domanda, quindi fu leggermente più flebile del resto del discorso, e piegò un pò in avanti il capo.

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    I due Ember ascoltarono con attenzione le sue parole, mentre a tratti i loro occhi si illuminavano di stupore e curiosità.
    -p-per favore... potrei andare?-
    - Certo che no, giovane Kirin!- rispose la femmina di Ember
    - Come potresti sopravvivere nel tentare di attraversare in piena notte e da solo una terra che non conosci, specialmente se la terra in questione è quest'isola? Devi riposare.-
    - Esatto, non hai nulla da temere. Hai salvato i miei piccoli rischiando la tua stessa vita, e noi Ember apprezziamo molto la lealtà, sappilo.-
    In quel momento una forte scarica di calore pervase il corpo di kirin, il quale però più che sentirsi accaldato si sentì il cuore pieno di adrenalina ed il petto che era stato ferito dall'urto del colpo della salamandra smise improvvisamente di fargli male. La ferita si rimarginò velocemente e la testa smise di girargli. Per un attimo vide meglio intorno a sè... E la fame crebbe. Jahara notò il suo sguardo affamato.
    - Saziati e dormi. Hai uno strano odore addosso... non è che per caso hai mangiato uno strano tipo di muschio vero? -
    I cuccioli nel frattempo si erano saziati e dormivano a pancia all'aria con la lingua a penzoloni, felici come non mai. La paura della battaglia era già acqua passata, si sentivano più che al sicuro ora.
    - Kalerea. Questo nome è strano che venga pensato da un drago che non abita queste zone, sono sorpreso - disse Rotug - E ciò che più mi sorprende è che tu sia pronto ad affrontare tutto quel dolore pur di impossessartene... Non ti sei chiesto come mai anche qui nelle Isole del Fuoco sia così difficile trovare un drago che non ne sia già in possesso? Ci vuole molto coraggio a volerne mangiare una di quelle pietre!-
    - Oh, ma questo piccolo Pigmy si è già dimostrato molto coraggioso!- disse Jahara al marito, con la sua voce vellutata e densa come il miele - Hai addosso anche l'odore di Dorum, il Drago Rosso che ben conosciamo... Tutto ciò aumenta la mia stima verso di te, Kirin, sopratutto considerando quanto sia difficile avvicinare quel drago scontroso. Tuttavia ti consiglio di usare il giusto termine se vuoi avere la giusta pietra, Kalerea è solo il nome generale. C'è un nome diverso per ogni specie di drago, quindi ad esempio io so il suo nome come drago Western, ma i Two Head la chiamerebbero in tutt'altro modo, e così anche i pigmy... Chiamala con il nome sbagliato e te ne pentirai amaramente!-
    Detto questo il maschio si levò in volo, decidendo di sorvegliare un'ultima volta i dintorni (le Salamandre di Fuoco vanno sempre in giro in gruppo, disse a Kirin), mentre la madre dei cuccioli si acciambellò intorno ai suoi piccoli e senza badarci poi molto incluse nell'abbraccio della sua coda anche Kirin, guardandosi intorno guardinga e spiccando distrattamente pietre preziose dal loro incavo nella roccia.
     
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    penso di essermi guadagnato dei punti vita, ma me li addo solo se sono sicuro e vedo che lo tagghi zaph...

    Kirin
    Kirin era assolutissimamente disposto a correre il rischio pur di non essere a meno di un chilometro da anche un solo Ember, ma se lo tenne per se, tuttavia i toni della conversazione erano nettamente cambiati, incredibile, sembravano credergli! qual sollievo... ovviamente non smise di provare paura al loro cospetto, dinanzi a quella specie di rimprovero calò leggermente dunque lo sguardo dovendo comunque ammettere a se stesso quanto avessero ragione, lui in fondo sperava di non dover viaggiare durante la notte fonda, visto che sarebbe stato fin troppo pericoloso, risollevò gli occhi solamente quando gli venne riconosciuto il salvataggio dei cuccioli, anche se in quel momento sentiva di non aver poi fatto granchè -io.. io ehm.. io non so p-proprio cosa dire...- che strano, solo l'effetto della presenza ember poteva inibirlo in questo modo, lui trovava sempre quel che doveva dire!

    E tacitamente quindi acconsentì, dopotutto anche solo per pura paura avrebbe obbedito a qualsiasi cosa gli fosse stata imposta, quell'invito era senz'altro qualcosa di cui non lamentarsi, pur tuttavia non smise di sentirsi per questo a disagio, visivamente lo si vedeva ancora scosso da tremiti e non per il freddo di certo, teso ed un pò rannicchiato in se stesso, con la coda rigidamente fissata a terra attorno alle proprie zampe, tuttavia la graziosa gemma gialla e la sua proprietà curatrice lo fecero rilassare e sentire meglio, in tutto quel trambusto quasi non era rilevante la spossatezza fisica ed i dolori, specie al torace dovuti al brutto colpo ricevuto dalla salamandra, adesso sentiva il tutto alleviarsi, perfino la sua mente aveva smesso di frullare, ancora provata per l'eccessivo ed improvviso sforzo fuori programma, per un istante dimenticandosi di ogni paura, trasse un profondo respiro ad occhi chiusi -ahhn... che bello però...-

    Ora veniamo alla fame, Kirin si sentì meglio, ma non più pieno, per quanto non volesse davvero dar l'idea di trovare invitante la carcassa fresca pescata dal padre ember, quello era probabilmente il migliore se non l'unico pasto nel raggio di chissà quante ore di volo, ore che non sarebbe riuscito a sostenere senza mangiare, i suoi occhi scattarono verso Jahara come sull'attenti, ancora lo inquietava -oh... quindi.. davvero, posso?!.. non vorrei... è gen-eroso.. molto!.. g-razie! uh?.. oh, si del muschio, è una storia.. lunga, anche voi lo conoscete?- probabilmente si, comunque Kirin era molto nervoso per via di quelle domande, anche se erano amichevoli lui non poteva non dare a vedere quanto si sentisse la preda in mezzo ai predatori in quell'occasione, e se era così rigido era anche per allontanare dalla propria mente eventuali brutti flash di quand'era cucciolo.
    Come suggerito dunque da Jahara Kirin adocchiò la carcassa semi-divorata dagli altri cuccioli, i resti, ed alzandosi sulle quattro zampe con molta tensione negli arti si mosse verso di essa, andandoci istintivamente piano, ed annusando girandole attorno con estrema cautela, occhieggiando l'ember come ad essere al cento per cento sicuro di vedere il suo consenso nel suo sguardo fiammeggiante davvero non ci credo a quello che sta succedendo, e se questo è un brutto sogno spero di svegliarmi al più presto!! e quindi... quando si cominciò a parlare della famigerata pietra del fuoco, timidamente Kirin aveva iniziato a saggiare le carni della bestia marina, provando da uno dei punti dove i cuccioli ember si erano fermati, le fasce muscolari della zona del ventre presumeva fossero le più nutrienti, perciò iniziò ad addentare e strappare alcuni brandelli relativamente grossi, per poi ridurli a pezzetti più piccoli e mangiabili aiutandosi con le zampe anteriori, sicuramente si sarebbe imbrattato di sangue.

    Il discorso via via si fece di certo interessante, Kirin aveva già buttato giù qualcosa, ma si volle poi fermare a quelle informazioni non del tutto rassicuranti, preoccupato alzò gli occhi azzurri alternandoli verso di loro -uh?.. io... io sapevo solo che q-uesta pietra può rendere il fuoco di un drago m-molto più fort-te!... e che solamente un altro mio simile può darmi il permesso...- loro riconobbero l'odore di Dorum su di lui, Kirin scosse il capo rapidamente sentendo che si conoscevano, forse erano suoi amici! -conoscete Dorum?!.. mi ha salvato la vita!... e mi ha detto di cercare Sora... una Crimson Flare... stavo volando verso il suo territorio...- un pò la tensione era scesa, al punto da poter parlare con relativa facilità, ma dava comunque a vedere di aver paura di loro, il fatto che invece di essere aggressivi e malvagi come si sarebbe aspettato lo stessero invece trattando in quel modo, dandogli addirittura il lusso di nutrirsi nel nido dei loro stessi piccoli, questo non poteva far altro che mandarlo in confusione, non era il concetto di Ember che aveva in mente per l'esattezza.

    Pur tuttavia, restavano dei dubbi -...però non sapevo davvero t-tutte queste cose su Kalerea... o.. voglio.. ehm, dire, su come dovrei chiamarla... che significa che dovrò affrontare del dolore?!- aveva ricominciato ad agitarsi, nervosamente muoveva la testa, anche la coda e il non sapere queste cose, condito dalla situazione in cui era accresceva quel senso di disagio provato.

    Alla fin fine sarebbe toccato loro riposarsi, era notte fonda, il padre Rotug era di ronda, ed i cuccioli dormivano da un bel pezzo, Kirin non se la sentiva tanto di dormire, ne vicino alla cinquina di pargoli ember, ne proprio in quel nido, tuttavia dovette accettare la cosa, Jahara inoltre lo incluse in quella sorta di abbraccio protettivo, il Pigmy si era spostato di poco rispetto ai cuccioli, lasciando giusto un metro o due, così quando si adagiò a terra tremolante e spaventato, gettando lo sguardo attorno a se verso l'immensa fortezza di scaglie costituita dalla madre degli ember, avrebbe dovuto sentirsi protetto, ma si sentiva invece sgradevolmente in trappola, ingabbiato nel suo incubo più temuto, aveva paura a chiudere gli occhi, non seppe quanto tempo rimase semplicemente sdraiato e completamente acciambellato su se stesso con la testa fissa a tenere gli occhi aperti, si sa solo che ad un certo punto gli eventi della giornata ebbero il sopravvento, pesando come macigni sulle sue palpebre fino a farlo cadere in un sonno profondo, fatto di stanchezza fisica, mentale ed emotiva, di certo non sarebbe stato senza sogni
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    Infatti, scusa ma mi ero dimenticata di segnarlo: Recuperi 3 PF grazie alla gemma e grazie al fatto che dormi finalmente l'antidoto fa completamente effetto e recuperi anche quelli mancanti per tornare a vita piena.
    Come ho già detto devo scrivere un background per questo mondo dove è ambientato il GDR. Sappi per ora che ogni zona del mondo ha un Guardiano, di solito un drago molto potente che si incarica di sorvegliare e tenere la pace su una zona sacra o importante. Mijix ad esempio ha già incontrato un Guardiano, il Copper verde Galog.
    Non solo tu, ma anche io e gli altri abbiamo sbagliato una piccola cosa: usa il grassetto quando parli e la scrittura normale per il narrato, così si distinguono meglio le frasi)


    - oh... quindi.. davvero, posso?!.. non vorrei... è gen-eroso.. molto!.. g-razie! uh?.. oh, si del muschio, è una storia.. lunga, anche voi lo conoscete? -
    - Certamente, tutti nella zona lo conoscono anche se cresce in pochi posti. Sappiamo tenerci alla larga dall'isola Velenosa e nel caso sappiamo come curarci. Tuttavia l'antidoto non fa effetto completamente finchè non dormi ed essendo già difficile da curare la tossina è davvero pericolosa perchè ti lascia pure in balia degli eventi per diverse ore durante il sonno. Non è sicuro dormire allo scoperto e senza difese in questo regno.-
    Nel frattempo Kirin mangiava, portando un sorriso sul volto di Jahara
    -Eri proprio affamato! Non è un pesce, ma un mammifero come il cervo. E' la preda più comune in queste zone, le salamandre ed i granchi di fuoco oppongono decisamente più resistenza e non sono altrettanto buoni, per quando siano quasi del tutto commestibili. -
    Tuttavia lo spaventatissimo pigmy sembrava aver ritrovato quel poco coraggio sufficiente ad interessarsi ad un discorso in particolare
    -uh?.. io... io sapevo solo che q-uesta pietra può rendere il fuoco di un drago m-molto più fort-te!... e che solamente un altro mio simile può darmi il permesso...conoscete Dorum?!.. mi ha salvato la vita!... e mi ha detto di cercare Sora... una Crimson Flare... stavo volando verso il suo territorio...-
    - Certo che conosciamo Dorum, anche se pur andando d'accordo preferiamo tenerci a distanza. Siamo draghi solitari e Dorum è piuttosto territoriale, anche se prende molto a cuore le creature di queste isole. Credo che per quanto non lo voglia ammettere sia un aiutante del nostro Guardiano. Per quanto riguarda la pietra invece... chi lo sa? Noi conosciamo solo il nome che la nostra razza può sapere. Qualsiasi altro modo per chiamarla, a parte il nome generale Kalerea che serve per capirsi tra le varie specie, non potremmo nè pronunciarlo nè ricordarlo. Quindi fai bene ad andare da Sora... noi conosciamo anche lei...-
    Qui entrambi gli Ember sbuffarono infastiditi, come avevano fatto quando Kirin l'aveva nominata la prima volta.
    -E' piuttosto eccentrica... buona fortuna con lei, magari visto che sei un Pigmy ti accoglierà in modo diverso...-
    -che significa che dovrò affrontare del dolore?!-
    Vedendolo agitarsi i due di guardarono negli occhi, comprensivi.
    - Non penserai che una cosa tanto potente come Kalerea possa venire divorata senza difficoltà! C'è sempre un prezzo per una magia così potente, ma non temere, te ne preoccuperai a tempo debito.-
    E vedendolo cadere addormentato tra i loro cuccioli, per quanto quella situazione fosse bizzarra e lievemente sgradevole anche per gli stessi Ember, lo lasciarono stare, seguendo con la coda dell'occhio i suoi movimenti agitati durante il sonno.
    - Secondo te come mai è tanto terrorizzato? Questo drago è strano Jahara, guarda come si è addentrato nel nostro territorio così allo sbaraglio come se non temesse nulla e poi non riesce nemmeno a fare una comunicazione mentale tranquillamente con noi... da cosa può essere dovuto questo terrore?- chiese Rotug in un dialogo mentale separato e indirizzato solo alla compagna
    - Non saprei... per quanto mi faccia una certa impressione vederlo dormire con i nostri cuccioli è anche vero che è grande quanto loro... voglio dire... che male potrebbe mai farci? E' indifeso e fragile...-
    -Ha ucciso una Salamandra del fuoco... Non mi sembra così innocuo! Sei stata troppo impulsiva ad accoglierlo in questo modo!-
    Jahara snudò i denti, ringhiando piano, offesa da quella osservazione. Chinò il mento minacciosa.
    -Questo Kirin ha salvato i nostri cuccioli...e la Salamandra era solo un esemplare molto giovane! Non sei riconoscente Rotug? Io si! Per sta sera lo terremo con noi e poi lo manderemo per la sua strada. Ti ricordo che anche Dorum lo ha aiutato-
    -Secondo le sue parole... - borbottò Rotug. Tuttavia dopo aver lanciato un'ultima occhiata sospettosa al pigmy lasciò cadere l'argomento e si accoccolò anche lui nel nido.-
     
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    ah ho capito allora, effettivamente col grassetto dovrebbe andare meglio

    Kirin
    Kirin mentre mangiava ascoltò dunque ciò che gli venne detto dalla temibile Jahara, ovviamente continuò ad occhieggiarla, non si trovava tranquillo a consumare il loro cibo, anche se con il loro chiaro permesso, a quanto pareva dunque era stato proprio fortunato a trovare aiuto, dato che invece lui sull'isola velenosa ci era andato proprio tranquillamente, fremette al pensiero di quello che aveva passato a causa di quell'errore -hmmh... g-già! .. hm, è molto spiacevole.. ehe..mh- ridacchiò pure, ma nervosamente e con il battito accelerato, non ce la faceva proprio a parlare normalmente, già era sua abitudine parlare velocemente, figuriamoci a balbettare davanti agli Ember. Una volta finito si allontanò dal pasto, un divoratore di carogne non poteva che essere abituato così, dal momento che non si aspettava di natura mai nulla di buono nell'avvicinarsi alle prede degli altri, continuò perciò stando inchiodato in posizione seduta, rigido con solo alcuni tremori lievi -ah... ecco, n-non ne avevo m-ai visti...- e nemmeno di granchi, meglio non conoscerli a quanto detto da lei, buffamente il Pigmy tentava inutilmente di non dare a vedere la sua paura provando a dialogare normalmente rispondendo a ciò che gli diceva... ora scoprì qualcosa di nuovo su Dorum, Kirin scattò lo sguardo da Jahara a Rotug nel momento in cui si parlò di Sora, l'unica che potesse aiutarlo nella sua ricerca, a dirla tutta trasalì addirittura quando sbuffarono per il fastidio -ah... si, è-è vero è stato m-molto buono... hn, spero... d-dopo tut..ta questa strada.. eheh...- anche qui ci riprovò, ma niente, non riuscì a smorzare un pò della tensione che provava, calò poi gli occhietti azzurri per la brutta notizia invece.
    -hmm... - non rispose qui, ma dentro di se ci pensò be, di certo dopo tutto questo non me ne posso tornare indietro senza aver concluso nulla!! mhh... spero solo mi lascino andare domattina io qui non resisto più!! si sforzò davvero di non mostrare il panico tenendolo sotto controllo, non avrebbe fatto bella figura se fosse scoppiato in lacrime e guaiti come un cucciolo. fine, si addormentò ignaro delle riflessioni dei due draghi. Voleva solo arrivare a domani il più presto possibile.

    non seppe quando il sonno si trasformò in sogno, non se ne accorse come talvolta passa inosservato l'abbassarsi della nebbia sul far della sera, Kirin stava dormendo, ne era convinto, tuttavia come vedendosi dall'esterno ne era consapevole, sapeva di essere al sicuro, sapeva che intorno a lui c'era la sua famiglia a proteggerlo da ogni cosa, si sentiva molto piccolo in mezzo agli altri corpicini dei fratelli e sorelle tutti vicini in un accogliente tepore, più grande poi, a circondarli con il suo corpo, la coda, e ad abbracciarli con la sua rincuorante ala c'era la loro mamma, suo padre sicuramente non distava molto.
    un profondo e lontano ruggito lo svegliò, la paura lo prese, si sentì di nuovo, questa volta più vicino, Kirin subito inorridì, non se lo spiegava, erano al sicuro nella loro tana, eppure era certo che quel mostro terribile stava venendo proprio per loro, forse per lui addirittura, sentì poi i battiti regolari e sempre più udibili di ali grandi e possenti, altri versi poi, era sicuramente un drago, sicuramente un Ember, sentiva i suoi fratellini fremere e squittire impauriti, la loro madre si era stretta a loro, la veloce sagoma di Kedarav invece sgusciò veloce dal buio ed uscì passando oltre in silenzio, Kirin si scoprì non riuscire ad urlare, ne a dire alcunchè, era terrorizzato.
    Poi potè quasi sentire il fiato terrificante del drago gigantesco, che senz'altro saggiava la tana con i suoi artigli e l'olfatto, senz'altro li aveva trovati, ed ora li avrebbe uccisi tutti, se lo sentiva... in quel momento stesso con un rombo assordante la terra sopra di loro si aprì, in contemporanea un ruggito spaventoso scosse sia loro che la terra stessa, Kirin alzò la testa con occhi spalancati dinanzi alla visione terribile, i fumi riempivano il cielo e sembrava esso stesso essere lambito da fiamme tutt'attorno, centralmente un Ember enorme ruggiva furioso torreggiando su di loro, i suoi confusi dei gemiti della cucciolata, il rumore di lontani sordi boati, e del grande drago che furioso li aveva scoperti, i suoi occhi fiammeggianti si fermarono proprio su Kirin, ma sebbene lo stesse guardando, e stesse provando la più grande paura che potesse immaginare, i suoi connotati ed il suo aspetto non attecchivano nella sua memoria, era come guardarlo, ma non vederlo, non ricordarsi del suo muso.
    A quel punto, quando tutto sembrava perso e sapeva che sarebbe finita, Kirin osservò sorpreso che l'ember in realtà non attaccò come immaginava, lo fissò, sollevando poi la testa e ghignando malefico come notando qualcosa di malignamente divertente, gli fece un cenno con la grande testa cornuta, Kirin si affrettò dunque a voltarsi, abbassò gli occhi, e sconcertato vide i suoi fratelli scomparsi, al loro posto si trovò in mezzo ad altri cuccioli che non conosceva, erano Ember anche loro - cosa c'è Kirin...- il draghetto si voltò ancora, in preda al terrore, anche sua madre non c'era più, a troneggiare su di lui c'era Jahara! la quale con una malvagia risata concluse - di cos'hai paura? ... ahahahah-
    .
    A quella vista Kirin si svegliò di soprassalto, con uno scatto inconvulso, alzò la testa che aveva il fiatone, le pupille dilatate ed un'espressione spaventata... gli scappò qualche verso intimorito in quel momento, ma se gli altri fossero stati addormentati difficilmente li avrebbe potuti svegliare, non sembrava ancora giorno, si guardò attorno, poi capì che si trattava di un sogno ahn... ahn... no, no, che brutto incubo... che paura... perchè non è già domani?... non voglio tornare a dormire!... era spaventatissimo, rimase li a terra, ancora comunque assonnato e dai pensieri annebbiati, appoggiò la testa sulle zampe serrando gli occhi, pianse piano, non voleva essere sentito, non seppe quanto andò avanti, ne se si fermò prima di addormentarsi di nuovo, questa volta nel sonno profondo senza sogni di cui aveva bisogno...
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    ah, e per quanto riguarda il sogno vorrei chiedere scusa se fa un pò pietà, non sono molto pratico di role di questo tipo ^^"
     
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    Invece mi è piaciuto molto il sogno, bravo! Ora se vuoi andare avanti descrivi pure fino a quando arrivi alla costa (perchè ti ricordo che un personaggio puo fare qualsiasi cosa nelle sua ruolata, per assurdo tu ora potresti anche nasconderti ed attendere la notte per uccidere i cuccioli. Ciò che voglio dire è che non hai un progetto fisso da fare, la storia si evolve come vuoi tu oppure segui il filone principale che ho in testa io.)
    *cacciare la testa nel nido di scorpioni! = modo di dire draconico che sta per mettersi volontariamente nei guai.


    L'alba sorse rossa su di un mondo color cenere, allungando le dita di luce sul terreno arido e screpolato.
    Quando la prima di esse colpì la grande Jahara la dragonessa si sveglio sbadigliando vistosamente, mentre tendeva le ali per sgranchirle. Il suo compagno presto la imitò e dopo un breve cenno di intesa una fugace immagine di una preda si levò presto in volo, scrollandosi come per lasciare dietro di sè il sonno.
    La dragonessa sollevò delicatamente l'ala per vedere i suoi piccoli, dimenticando per un attimo che c'era anche un estraneo tra essi.
    Quando vide il pigmy ebbe un lieve sobbalzo prima di ricordarsi perchè fosse là. Poi però scuotendo la testa fece dei versi gutturali per svegliare i cuccioli e il suo ospite.
    - E' sorto il sole e vostro padre è uscito a caccia- disse la giovane madre ai cuccioli che ancora non erano in grado di risponderle - questo vuol dire che è giunto il momento per te di partire, Kirin. Siamo creature riconoscenti e leali, ma non molto pazienti.
    Alzandosi per stendere anche le gambe si guardò intorno, fiutando l'aria intorno a sè. Diede tempo a tutti gli occupanti del nido di svegliarsi.
    -Non credo che incontrerai altri ostacoli, stai invece attento alle caverne e alle fenditure di questa pianura rocciosa, sono tana di molti feroci Saharam.-
    Passando poi lo sguardo sul nido inclinò la testa mentre offriva un ultimo accordo - Se mai riuscissi a trovare Kalerea voglio che torni a farmi vedere le sue potenzialità! Noi Ember non sentiamo il bisogno di cercarla perchè il nostro fuoco è già molto potente, ma voglio vedere cosa può fare in un pigmy. Fallo e ti donerò delle pietre preziose per il viaggio di ritorno perchè sono franca: sembra che tu abbia un debole per cacciare la testa nel nido di scorpioni!-
    I cuccioli rotolarono in giro per il nido, azzuffandosi debolmente tra loro e rincorrendosi. Uno di loro aveva i bozzi delle ali più sviluppati dei suoi fratelli e già cercava di prendere la rincorsa per svolazzare, ma senza risultati. Il tonfo suono che faceva ogni volta che ricadeva a terra era accompagnato da uno sbuffo imbronciato.
    -Buona fortuna, insospettabile Kirin.-
    Detto questo la dragonessa si fece da parte per farlo passare, indicando con l'ala ed un paio di immagini mentali la direzione da prendere.
    Molto in lontananza si vedeva il mare luccicare sotto il sole.
     
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    oh be, grazie, si, sarebbe piuttosto assurdo l'assurdo che hai menzionato, metterei la testa nel nido degli ember... si dice anche fra i draghi?
    comunque faremo evolvere la storia nel modo più credibile e coerente che le circostanze prevedano :)


    Kirin
    Kirin quella mattina venne svegliato da alcuni versi e movimenti attorno a lui, sbattè le palpebre alcune volte riaprendo gli occhi azzurri che nei primi momenti dovettero abituarsi alla luce seppur flebile del giorno, di certo le fumate sulfuree ed i vapori non rendevano il cielo terso e limpido come nelle foreste ricche di natura e laghi dei territori della sua colonia, nello svegliarsi uscì a Kirin qualche verso della gola, quindi si sollevò dalla roccia del nido distendendo e ripiegando el ali alcune volte uh... mattina..
    La voce di Jahara sopra di lui e degli altri piccoli poi lo riportò totalmente alla realtà, il gigantesco corpo che vedeva attorno a se ed il gruppo di cuccioli estranei poco più in la gli ricordarono che in realtà l'incubo spaventoso di cui si ricordava a tratti della sera passata, non era poi così lontano dalla verità che lo attendeva da sveglio, nervosamente e non a suo agio il Pigmy si voltò dunque per alzare gli occhi verso la madre Ember, nonostante la familiarità che c'era stata la sera precedente, e la fiducia che gli era stata dimostrata, il loro trattamento nei suoi confronti, continuava ad avere paura di loro, in più benchè la sua voce fosse pacata al suo indirizzo, stentava ancora a restituirle lo sguardo per paura di sentire di nuovo nella sua testa ancor parzialmente assonnata, quell'agghiacciante risata che faticava a cacciare dalla testa - partire...?- accipicchia se quella frase lo rincuorava, forse era meglio non darlo a vedere, ma per Kirin andarsene da li era davvero un sollievo troppo grande da celare completamente, infatti non vi riuscì -d-davvero?!.. oh, grazie davvero.. per o..gni cosa...- diverse volte piegò la testa, sia entusiasta da una parte, che riconoscente dall'altra, che intimorito dalla dragonessa in primis. La ascoltò mentre a stento si manteneva calmo, qualche tremore lo colse, un pò di agitazione oh non ci penso proprio più di entrare in qualche caverna per un pò! -mh... farò m-molta attenzione d'ora in poi...- e già, ma bisognava vedere se una volta lontano da Ember avrebbe mantenuto i suoi buoni propositi da draghetto prudente.
    Infine una richiesta inaspettata, Kirin non potè fare a meno di spalancare un pò di più gli occhi arretrando col capo oh no.. tornare qui?! non ci penso proprio lo sguardo in quel momento si mosse verso i restanti cuccioli per brevi attimi, che intanto si stavano svegliando, gli dispiaceva in un certo senso pensare così, e una vaga smorfia sul muso mostrò un pò di combattimento da parte sua su cosa avrebbe fatto, aveva sentimenti molto contrastanti. Rimase poi sorpreso di sapere che Jahara non aveva il potere di Kalerea, ricordò che soffio incredibile il giorno prima... e se normalmente avrebbe ribattuto all'osservazione spinosa nei suoi confronti, che quasi sempre scatenava le sue proteste, be ora non se la sentiva tanto con chi aveva davanti -mhh.. davvero? non avete il suo potere anche voi?... hum, allora.. c-ci penserò, eh?... sempre... se riuscirò a trovarla per davvero, eheh- domanda retorica e tono di voce nervoso, Kirin si premurò per bene di evitare che gli scappasse qualcuna delle immagini o sensazioni che avrebbero potuto dare a vedere quanto davvero aveva paura di lei.
    Spostando lo sguardo di nuovo ora notò ben più attività da parte dei piccoli, che si erano svegliati totalmente e giocando mostravano la loro indole cucciolosa, aprendo leggermente la bocca Kirin si sorprese a ripensare ad anni ormai passati, quando quella scena si ripeteva in lui ed i suoi fratelli e sorelle, il pensiero che non ci fosse differenza in questo gli fece scendere un brivido lungo la schiena... poi fu il momento di salutarsi, ed alzando gli occhi colse le indicazioni di Jahara -grazie Jahara... anche a voi...- salutò i piccoli con lo sguardo, poi fissò il cielo oltre il grande drago Ember, e correndo sulla roccia lavica fino al bordo del nido lo superò con un salto, e spiegando le alette il pigmy si lasciò andare alla gioia incontenibile della libertà di volare via, lontano da li il più speditamente possibile, fu rapida l'ascesa per prendere quota poichè grazie alle correnti che per via del giorno prendevano a scaldarsi maggiormente gli bastò virare in alcune curve ampie per salire in alto, poi non si trattenne dallo sbattere le ali per andare più veloce, la vista del mare da lontano unita all'aver appena lasciato il nido di Ember, be... pianse dentro di se, muovendo la testa un pò su e giù gemette con qualche mugolio adesso che nessuno poteva sentirlo... non era un comportamento molto da adulti, nemmeno molto da lui proprio, però davvero aveva bisogno di scaricarsi.
    Ci andò qualche minuto, ma poi fu pronto e con l'aiuto di qualche respiro finalmente tornò a ragionare come sempre ed a parlare come sempre -anf... finalmente, libertà!! pensavo davvero che sarebbe stata la mia fine... hey! se dopo tutta questa fatica riuscirò davvero a trovare questa Kalerea sarà fantastico!!...- eccitato ed in visibilio già sognava ad occhi aperti, finalmente stava raggiungendo la costa, davanti a lui quel mare blu che si stagliava era come l'uscita di una buia caverna verso radiosa luce, certo, senza le fumate ed i violenti geyser a vivacizzare il tutto ovvio -hmm mi spiace proprio per Jahara, ma se pensa che dopo tutto questo tornerò indietro temo proprio che rimarrà delusa!! eh eh eh... certo, ora se la ride pure, troppo facile a chilometri di distanza
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    Mentre si lasciava il nido di Ember alle spalle i cuccioli si sporsero, alzando la testa oltre il bordo per vederlo partire. Erano tristi nel vederlo andare via, ma presto ripresero a giocare. Solo Jahara si soffermò a seguire la piccola forma giallo ambra fino a che essa non si fuse con il paesaggio. Era sinceramente colpita da quel giovane Pigmy.
    Ma ormai Kirin volava lontano, libero, inspirando a pieni polmoni l'aria sulfurea che d'un tratto pareva avere il sapore della libertà. L'aria scorreva fresca e pulita sotto le sue ali tese e così anche il suolo ruvido e sconnesso, qua e là decorato da un intricato rivolo di lava rosso sangue.
    I Geyser non furono un problema, anzi, riscaldarono l'aria intorno a lui facilitandogli il viaggio. Era mezzogiorno quando improvvisamente una forte corrente d'aria proveniente dal mare investi Kirin con il suo forte profumo di sale, facendolo arrestare a mezz'aria.
    Sotto di lui ora si stendeva una lunga spiaggia di sabbia nera dai grani molto piccoli. Scheletri di piccole creature marine spiaggiate creavano un forte contrasto con il bianco delle loro ossa. Qualche decina di metri prima il territorio era stato coperto da arbusti bassi e resistenti, cespugli ricchi di rovi, alberi secchi e molte ginestre di un giallo uguale alle piccole scaglie del Pigmy.
    La scarsa vegetazione indicava che comunque c'era vita in quel posto desolato, come anche indicavano le orme sulla sabbia di conigli, topi ed uccelli marini. Ma era il mare ad attirare Kirin.
    Le sue acque erano limpide e fredde solo a guardarle ed erano anche piuttosto inusuali per quel luogo. Lungo tutta la costa infatti vi erano spesso rivoli di lava scura che scendevano in alto, creando cortine di vapore e indurendosi sott'acqua, facendo ribollire il mare all'infinito. Questo posto invece era tranquillo.
    La distesa marina tra le due isole non era molto estesa, tuttavia il vento era contrario e molto forte. In acqua alcuni delfini saltavano giocosi tra le onde, veloci ed eleganti.





    mappa posto attuale (indicato dalla freccia gialla)


    Edited by Zaphira Serafine - 7/4/2014, 21:11
     
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    avrei nuovamente scordato di postare volo u.u yehee

    Kirin
    fu molto comodo il volo, dove viveva lui non c'erano così tante correnti ascensionali calde, volare qui era davvero semplice e piacevole, questo non potè che rassicurare ancor più Kirin di tutto lo stress accumulato il giorno prima, e l'obiettivo di trovare Sora per continuare le ricerche della fantomatica pietra del fuoco Kalerea lo aiutò a distrarsi, il suo tragitto rettilineo era corretto unicamente per seguire maggiormente dove le correnti parevano più vive e favorevoli, fu all'arrivo sulla zona marittima che le cose cambiarono -uh... che brezza marina...- constatò il giovane drago venendo pressato a tal punto dal vento contrario in arrivo dal mare, da fermarsi li in cima, le ali spiegate e il capo rivolto verso il basso a scrutare una spiaggia mai vista prima, composta da una specie di sabbia nera piena delle ossa di pesci e altri abitanti del mare... il tutto era molto affascinante, si fermò qualche istante anche per assaporare quel nuovo odore, così diverso da quello assorbito nelle molte ore precedenti trascorse nell'entroterra -hey ma qui cresce qualcosa!- esclamò sorpreso di vedere arbusti ed altre piante basse, aveva un brutto ricordo comunque della vegetazione in quel bioma...
    Per qualche secondo quindi osservò quel luogo, era sicuro che quello doveva essere un buon posto per trovare Rachin per il suo stomaco, comunque, c'era da dire che desiderava davvero arrivare a destinazione, ed in più si era rifocillato la sera prima, guardò avanti ma c'era da dire che il vento non gli avrebbe reso vita facile mmmh così ci metterò una vita ad attraversare questo tratto!... così provò virando a destra a fare un giro ampio, tornando un pò indietro con l'intenzione di spiralare salendo di quota, per poi riprovare a volare con forza e spingendo energicamente i muscoli alari per passare verso il mare e raggiungere l'altra isola, magari più su avrebbe evitato quel vento contrario
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    Mentre Kirin saliva agilmente di quota e puntava deciso verso l'isola davanti a sè un forte suono gli arrivò stridulo nelle orecchie, portato dal vento. Era il fischio di un delfino, seguito da quello di molti altri. Improvvisamente essi presero a saltare fuori dall'acqua spaventati, in modo scomposto e affrettato. Una grossa bolla d'aria intanto cominciava ad affiorare in superficie, tenendola come una cupola azzurra e facendo ribollire il mare prima calmo. Una creatura stava evidentemente per emergere e siccome l'acqua si tingeva di sangue rosso intorno ad essa non era da prendere come un buon presagio... I delfini scapparono intanto verso il mare aperto, richiamandosi a vicenda spaventati.
    Il muso di un Flamingo Wyvern apparve improvvisamente tra le onde, spezzando la ribollente distesa del mare tra spruzzi e schiuma. Kirin era molto più in alto, a circa 300 metri dal grande drago color carminio ed era spostato sulla sua destra per cui non fu subito notato perchè nell'emergere il Flamingo dovette tenere gli occhi chiusi per qualche istante.
    Scrollandosi di dosso l'acqua il drago emerse dal mare, trascinando con sè un grosso calamaro. Era davvero grande, leggermente più di Dorum stesso. La sua cresta nera luccicava splendida al sole, mentre le ali sbattevano forte contro il vento, contrastandolo facilmente. Salì anche lui di quota, dando le spalle a Kirin che potè vedere lunghe cicatrici di morsi e artigli indubbiamente draconici. Il vento soffiava contrario a Kirin, e sebbene lui si stesse allontanando più veloce che potesse il suo odore veniva trascinato inesorabilmente indietro, verso le fauci sempre affamate del Flamingo Wyvern.
    La grande viverna però aveva altro tra le zanne in quel momento e si portò a riva per consumare il suo pasto.
    Mentre divorava la sua preda il grande drago improvvisamente tese di scatto la testa verso il cielo, annusando l'aria avidamente in direzione di Kirin. Un lungo ruggito di caccia rimbombò nell'aria anche a quella distanza.
    Il pigmy ormai aveva un buon vantaggio, ma sarebbero bastate le sue piccole ali per mantenersi distante per un' altra mezz'ora di volo teso e veloce? Il suo odore lasciava un'inequivocabile scia dietro di sè, sottolineata anche da quella di cuccioli di ember. Sotto di lui il branco di delfini affiorava a malapena, preferendo restare nascosto sotto acqua ed emergere solo quel che basta per prendere un rapido fiato nella loro fuga. Il mare avrebbe coperto la loro presenza.
    Anche il forte profumo dei fiori gialli, così simili a Kirin da poterlo nascondere perfettamente permeava l'aria marina, ma tornare a nascondersi tra essi avrebbe voluto dire tornare verso l'isola centrale e verso il flamingo.
    Il Flamingo intanto aveva consumato il suo pasto e con una forte spinta delle zampe posteriori che lasciò profondi solchi sulla sabbia si alzò in volo, sbattendo con forza le ali verso Kirin.

    Da una costa all'altra ci sono 1050 metri. Tu ne hai percorsi 150. Te ne mancano 900 (che puoi fare 6 turni). Siccome il Flamingo è un drago grande e per di più nel suo ambiente costiero ti può raggiungere in 3 turni.
     
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    e Kirin stava proseguendo, non essendo però facile contrastare l'aria visto che la corrente era contraria, ci sarebbe voluto un pò, tuttavia non c'erano molte alternative, se non che il gruppo di cetacei al di sotto, nelle acque marine presero a fare un bel baccano, il draghetto giallo per curiosità gettò il suo sguardo verso il basso e notò i loro movimenti frettolosi ed allarmati -eh? che fanno i delfini... stanno scappando- e si non c'erano dubbi, ma da cosa?
    La risposta non tardò ad arrivare, li in mezzo all'acqua potè vedere che qualcosa di grosso stava venendo su, un predatore, il sangue non lasciava dubbi -mm mi piace poco...- commentò mentre volava, poi tutto fu chiaro quando sbucò dal mare la testa di un Dovarum, non era un Ember, e nemmeno una specie che avesse visto finora, ma certamente era molto grande ed era a caccia -oh... mamma mia qui si caccia!...- non era cosa buona restare nei paraggi, quindi dopo l'attimo di sorpresa iniziale spinse abbastanza per togliersi di li, fortunatamente Kirin era molto in alto e perciò non fu notato, le ali si mossero più rapidamente per spingerlo più avanti meglio andarsene finchè è alle prese con la Rachin!! commentò mentalmente fra se, tuttavia non era affatto facile contrastare il vento, e gettando in avanti lo sguardo mentre l'altro si andava a rifocillare si rese conto di una cosa oh ma ... questo vento!... deglutì poco tranquillo al pensiero che quel dragone così grosso e apparentemente feroce potesse recepire il suo odore! istintivamente si sforzò di più assumendo un espressione impegnata.
    Il ruggito che seguì tolse ogni dubbio anche al drago giallo, che per quel potente verso si agitò un pochino nel volo, sapeva cosa voleva dire -oh no! mi ha avvistato!- voltò la testa e preoccupato lo vide alzarsi in volo con forza e fin troppa facilità, dapprima il Pigmy provò a seminarlo, voleva raggiungere l'altra isola, tuttavia dopo due o tre volte che gettando gli occhi azzurri all'indietro, notò che quel Dovarum si avvicinava fece due più due mannaggia a questo ventaccio!! quello mi raggiunge prima che arriviamo la!! humpf... e no, doveva pensare a qualcosa d'altro.
    Colse nell'aria l'odore dei fiori costieri, accipicchia riempiva l'aria marina anche a quella distanza, si fermò in volo sospeso mentre batteva le ali per mantenersi in quota, voltandosi potè vedere ancora meglio quanto fosse grande il predatore che l'aveva preso di mira -hey!! che cosa vuoi da me, non ti è bastata la Rachin?!- adesso si era irritato, improvvisamente glielo gridò mentalmente, non essendo un Ember, non lo terrorizzava al punto da farsi cacciare senza protestare ecco... grugnendo però riconobbe che questo non avrebbe cambiato nulla, perciò giunse all'unica conclusione possibile accipicchia devo levarmelo di torno, ma devo tornare indietro uffa! mgnn...non è che gli piacesse, ma guardando un momento indietro, verso la sua meta, non reputava proprio di potercela fare a seminarlo in mare aperto, così con decisione riprese a volare.
    Questa volta Kirin puntò lateralmente, sicuramente la corrente lo avrebbe spinto verso riva, ma lui non voleva andargli fra le fauci, perciò volando e spingendo alla velocità che le sue ali potevano dargli si mosse per diciamo aggirare l'avanzata della grande viverna, gradualmente virando per rientrare verso la zona costiera, ovviamente con gli occhi azzurri non poteva non tenerlo d'occhio, perciò sbattendo velocemente le sue alette, ed allungando la testa per assumere una posizione di volo più aerodinamica appiattì per bene le zampe sotto il busto, e così ebbe inizio l'inseguimento se raggiungo quelle ginestre che ho visto a riva lo frego in due secondi aha!
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    Punti vita: 22
    Punti Potere rimasti: 30

    FOR: 10
    RES: 10
    INT: 12
    VIT: 6
    AGI: 12
    VOL: 10
    ATK F: 32
    DIF F: 30
    ATK M: 36
    DIF M: 32
    VEL: 30


    un pò come lo status sentenza in final fantasy u.u
     
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    Il giovane pigmy sospinto dal vento alle sue spalle prese velocemente a volare di nuovo verso riva ad una velocità folle. Ora aveva il vento a favore e senza difficoltà vide la terraferma arrivargli in contro mentre volava agilmente tra le raffiche. Sfrecciò affianco alla viverna senza nemmeno sfruttare al massimo le sue forze perchè tanto ci pensava già il vento a spingerlo.
    I lflamingo torse il collo mentre il pigmy gli passava affianco, ma lo mancò di pocò ed anche se Kirin sentì sopra il grido del vento le zanne schioccare con forza, ciò che lo colpì maggiormente fu la risposta cavernosa e dal tono lievemente folle della viverna -TUTTO PER ME E' RACHIN! E tu verrai punito in modo esemplare per esserti avventurato impunemente nel mio territorio!!!-
    Nel dire questo si era già voltato per inseguirlo, ma la sua mole rendeva più lenti movimenti e quando guardò in direzione di Kirin lui era già troppo vicino ai fiori per essere distinto con facilità.
    Ruggendo di rabbia si diresse verso la sabbia nera, raspando la banchina con gli artigli. Il vento intanto non la smetteva di agitare la bassa vegetazione presente sulla spiaggia, trascinando ovunque il forte profumo di fiori gialli.


    hai un turno in cui non ti vede. E se usi le azioni come VOLO, devi dirmelo T_T se lo avessi fatto adesso avresti avuto due turni per agire non visto.
     
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